Un’ipotesi vuole che il pompelmo sia giunto in Europa non già dall’Asia, ma dall’America Centrale: in Italia si è diffuso recentemente, solo ai primi del 1900, ma la sua crescita è in costante ascesa. Esistono 3 varietà di pompelmo: il pompelmo rosa, con la buccia sottile e un inconfondibile gusto dolce e delicato; il pompelmo giallo, color giallo pallido o verdino, dal sapore leggermente più amaro; il pompelmo rosso, con larghe venature rosso scuro e il sapore dolcissimo. Quando si sceglie un pompelmo è preferibile optare per i frutti più pesanti, perché sono più ricchi di polpa e più succosi; se la buccia presenta delle imperfezioni non è un problema, purché non sia molle o raggrinzita, indice di scarsa freschezza. Non solo crudo, spremuto o gustato al naturale, ma si può consumare anche cotto, per preparare salse, dolci o accompagnare piatti a base di pollo, gamberi, anatra o maiale. Si conserva in frigo fino a 10 giorni.
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile
Proteine: 0,6 g
Lipidi: 0 g
Carboidrati: 6,2 g
Fibre totali: 1,6 g
Valore energetico: 27 kcal
Il pompelmo è ricco di vitamina C ed è una buona fonte di potassio; si trova da metà autunno a fine aprile.
Il segreto
In Malaysia, in concomitanza col nuovo anno cinese, il pompelmo è offerto come dono in quanto si ritiene che porti fortuna e sia un frutto di buon auspicio.