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Un testo che descrive una particolare professione, poniamo personal chef e tutti i suggerimenti per svolgerla al meglio si acquista se si ha un qualche interesse per quella professione, ovviamente.

E un ricettario si acquista se si ha interesse per la cucina e si intende cucinare, altrettanto ovviamente.

Ma se un uomo di mare italiano scrive delle peripezie vissute in prima persona quale private chef a Dubai i potenziali lettori non sono solo aspiranti personal chef o quasi in trasferta, né appassionati di ricettari. Soprattutto se non si tratta di un manuale per addetti ai lavori, o un ricettario, ma di fatto di un romanzo che presenta un mondo talvolta per alcuni versi più vicino alle favole, che alla nostra quotidianità.

Ci riferiamo a Private chef in Dubai di Maurizio Pelli. La lettura di questo libro è da subito coinvolgente, e di fatto ogni cena, e si tratta di esclusivi Dubai’s Deluxe Dinner Party, è ricca di curiosità, talvolta di elementi di fascino, tal altra è un’esperienza avventurosa.

E diventa divertente mettersi nei panni dell’autore quando spiega come in una città multietnica come Dubai sia difficile organizzare un banchetto tenendo in considerazione che gli arabi arrivano con 2 ore di ritardo e non mangiano carne di maiale e non bevono alcol, gli indiani non mangiano carne di manzo, e magari sono presenti vegani e vegetariani… Considerando inoltre che è in partenza problematico preparare una cena italiana laddove le materie prime reperibili non sono sempre quelle “nostrane”.

Ma Pelli queste difficoltà le narra con il sorriso sulle labbra. Ci tiene a precisare, come premessa, la differenza esistente tra “personal chef” e “private chef”, professioni talvolta confuse:
“Il personal chef è colui che cucina per una persona oppure per una famiglia a
tempo pieno, è un dipendente e spesso segue il suo datore di lavoro anche durante
i viaggi e gli spostamenti. Viene regolarmente assunto, salariato e retribuito
mensilmente.
Il private chef è colui che cucina per un evento, una funzione, un pranzo oppure
una cena privata. È un libero professionista indipendente ed è retribuito a
prestazione”.

E Pelli è un private chef. La sua storia è avventurosa, ma basterà dire che nella sua casa di Dubai cucinava cene su cene italiane sin quando, per compiacere la moglie stanca di tanto trambusto, cominciò a organizzare le cene italiane fuori casa e il suo da hobby, cucinare, divenne un lavoro retribuito. Pelli, però non è un cuoco improvvisato, e nel libro spiega il suo percorso culinario. Dubai è una realtà molto diversa da quella italiana e Pelli racconta delle mille difficoltà he si possono incontrare anche per le richieste stesse dei committenti che pur chiedendo una cena all’italiana vorrebbero abbinare agli spaghetti l’insalata. Ogni cena è un racconto compendiato dalle ricette realizzate per l’occasione. I committenti sono i più vari. Una volta una facoltosa signora presidente di un’associazione di donne di Dubai di una fondazione, si è rivolta a Pelli per organizzare una cena di sole donne, sedici, con per ospite la presidente mondiale di tale fondazione, famosa V.I.P. internazionale del mondo cinematografico hollywoodiano nonché grande appassionata di cucina ed esperta di vini italiani.

Quando Pelli andò a visitare la casa dove avrebbe organizzato la cena in trasferta trovò una:

“Villa spettacolare sulla Palma, una Rolls Royce bianca con autista in attesa sul viale d’ingresso fuori dal garage e una Bentley GTC azzurro carta da zucchero posteggiata nel garage aperto. Una signora molto chic mi venne a ricevere, subito mi mostrò con orgoglio la sua bellissima cucina tedesca Bulthaup e un sontuoso, lungo tavolo di cristallo nella sala da pranzo, attorniato da splendidi quadri fiamminghi. Nel salone aspettava schierata la servitù”.

Non vogliamo anticipare altro di questo libro istruttivo e divertente al tempo stesso.

Maurizio Pelli
Private chef in Dubai e-book formato MOBI
su Amazon € 12,27
lo trovate anche  sul sito dell’autore The Culinary Clinic

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