Skip to main content

Ha appena aperto al pubblico, al primo piano di Palazzo Morando, la mostra, che piacerà molto alle signore: “Ricami di luce. Paillettes e lustrini nella moda di Palazzo Morando 1770-2004”; un viaggio centrato sulla tecnica del ricamo con paillettes e lustrini, tra metalli nobili e luce per ammirare l’evoluzione di questa particolare tecnica dal 1770 al 2004.

Attraverso una selezione di circa venti preziosi abiti, degli oltre 4.000 pezzi della collezione civica conservati a Palazzo Morando, si ripercorre la storia degli straordinari “dischetti” e della loro lavorazione che, negli oltre duecento anni di storia della moda, hanno subito numerose varianti: dall’utilizzo del metallo nei secoli passati alla gelatina animale, la cellulosa e il PVC o materiali sintetici dei giorni nostri.

Ma come nascono le paillettes? Decorare e impreziosire gli abiti cucendovi sopra monete d’oro è una consuetudine molto antica. Ecco perché, a partire dal Trecento, accompagnano l’evoluzione della moda e del costume.

Aprono il percorso alcuni abiti settecenteschi da donna e da uomo che dimostrano quanto si abbondasse nell’uso dei ricami e dei preziosi dischetti di metallo, d’argento, argento dorato o rame, a simbolizzare ricchezza. Mentre nell’abbigliamento maschile la consuetudine viene lentamente abbandonata, paillettes e lustrini diventano irrinunciabili negli abiti delle donne, soprattutto in quelli di corte, come si può vedere nella veste esposta che si ritiene sia appartenuta a Elisa Baiocchi, sorella di Napoleone.

Il secolo più rappresentato è il Novecento a partire dai ricchi abiti della Belle Époque, per proseguire con i raffinati anni Venti o gli spumeggianti anni Cinquanta. Col passare del tempo e con i nuovi modelli sociali, a partire dagli anni Sessanta, l’uso delle paillettes e del ricamo diventa più ironico e leggero, si predilige una femminilità più esile e dinamica, e gli abiti diventano più vivaci e colorati. Un percorso che appare ancor oggi estremamente ricco di suggestioni, ben illustrato dall’abito di Roberto Cavalli, donato al Museo nel 2011, e quello di Giorgio Armani prestato al Museo dalla Casa di moda milanese in occasione della mostra.

Sempre a Palazzo Morando, al piano terra, prosegue fino al 12 febbraio la bellissima mostra fotografica “Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione”.

 

 

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine

Via Sant’Andrea 6, Milano – primo piano, Sale espositive

A cura di Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma

15 dicembre 2016 – 2 luglio 2017

Ingresso: con biglietto del Museo

Orari: da martedì a domenica: ore 9-13 e 14-17.30

Info.: +39 02 884 65735 – 46056 | www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Catalogo: Galaad Edizioni

Di questo Autore