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Ho preso il treno di prima mattina per andare da Milano a Roma e vedere con i miei occhi la fontana “Venezia sposa il mare” che si trova nel lussureggiante giardino di Palazzo Venezia a Roma, scelta dall’azienda Rigoni di Asiago come terza tappa di un percorso di restauri di opere d’arte iniziato dall’azienda veneta nel 2015 e che ha già dato nuova vita all’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso Palazzo di Brera a Milano) e alla statua di San Teodoro nel Palazzo Ducale di Venezia. Il progetto è stato presentato durante una conferenza stampa che è valsa decisamente il viaggio, innanzitutto per la presenza di Andrea Rigoni, persona bellissima, di quelle che ci rendono tutti orgogliosi di essere italiani e sicuramente per la magnificenza della location.

Scollegate il cervello da tutti i ricordi storici su Palazzo Venezia, ora vi voglio parlare solo di arte, della quale questi muri sono saturi, oggi questo complesso architettonico è un museo nazionale del Polo Museale del Lazio ed è talmente ricco di opere di vario genere, dagli affreschi, ai dipinti, alle porcellane e altri oggetti d’arte, dai lampadari, ai soffitti in legno e decorati, fino ai pavimenti originali in cotto e mosaici che stordisce letteralmente i visitatori sensibili al bello. La fontana in giardino fu costruita nel 1730 dallo scultore Carlo Monaldi ed è stata scelta da Rigoni proprio perché simboleggia la tanto cara Venezia nel cuore della Capitale, di stile Barocco quindi potente ma dolce, sinuosa ed espressiva, rappresenta la Serenissima in una statua con il corno dogale sul capo e in atto di gettare l’anello nuziale per lo sposalizio con il mare. Intorno putti, tritoni, pesci e conchiglie e l’immancabile leone alato di S. Marco.

Il restauro, che terminerà a luglio, sarà sia estetico che strutturale, lascerà visibile la patina del tempo e sistemerà i problemi causati da precedenti restauri non precisi e dai danni dell’acqua calcarea romana. Un cantiere didattico e trasparente, come ha spiegato Enrico Bressan presidente di Fondaco Italia: “Posizioneremo una webcam che consentirà di seguire H24 tutte le fasi dei lavori anche da casa, grazie alla piattaforma Skyline Webcams, i social di Rigoni di Asiago ed il sito di Fondaco Italia”. Oltre all’Amministratore Delegato Andrea Rigoni e a Bressan, erano presenti Edith Gabrielli, direttore del Polo Museale Regionale del Lazio, Sonia Martone, Direttore di Palazzo Venezia e Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto dell’On. Franceschini presso il Ministero dei Beni Culturali che ha espresso grande gioia per questo progetto che può essere un moltiplicatore e un esempio per altri imprenditori privati. E’ quello che auspica anche Edith Gabrielli che supervisionerà personalmente i lavori, mentre Sonia Martone ha ricordato come il motto della Rigoni di Asiago “La Natura nel cuore”, si gemelli perfettamente con il giardino di Palazzo Venezia che da sempre è un’oasi di natura nel cuore di Roma.

“Fare bene le cose che facciamo fa parte del nostro modo di esprimerci” è stato l’intervento conclusivo di Andra Rigoni “Ricordo il nostro impegno nel biologico che, come il prendersi cura dell’arte, è una strada che ci rende consapevoli di poter cambiare nel tempo in meglio il nostro territorio. Io ho scelto di fare qualcosa di buono, che sia anche sano e che aiuti il bello”.

www.rigonidiasiago.com

 

Articolo di: Clara Mennella

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