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Il ristorante Tancredi  a Sirmione, sul lago di Garda ha riaperto nella tarda primavera dopo un importante restyling e tante novità.

 

Non poteva che sorgere in uno dei luoghi più suggestivi del lago di Garda, davanti alla “baia del Tancredi”, come la chiamano i locali per il cantante lirico Tancredi Pasero, uno dei bassi più importanti del Teatro alla Scala di Milano che era solito trascorrere le vacanze nella sua villa affacciata sulla grande baia. Il ristorante, nel nome, rievoca tempi passati ma è una realtà contemporanea sia nell’ambiente sia nella cucina.

 

Tancredi è incastonato in uno scrigno di fiori e piante rare e rigogliose degradanti sulla terrazza che si adagia direttamente sul lago; ľesclusività dei pieds dans ľ eau, come direbbero i francesi, un plus sia per il pranzo che gode di una vista a 360 gradi del panorama sulle acque azzurre del Garda, sia per la cena resa unica dalle sfumature del tramonto (foto 1). Anche ľarredamento di design contemporaneo curato nei minimi dettagli che riporta ai toni azzurri, verdi e grigi chiari del lago, contribuisce a creare un´ atmosfera tranquilla e suggestiva.

 

La cucina del Ristorante Tancredi è capitanata dal 2019 dallo Chef Roberto Stefani, che vanta esperienze nelle cucine del Maestro Marchesi all’Albereta di Erbusco e dello Chef Antonio Guida al Ristorante del Resort Il Pellicano di Porto Ercole e al Ristorante Seta dell’Hotel Mandarin Oriental di Milano. Con lui, per la pasticceria la consulenza della pastry chef Annalisa Borella e in sala il patron Arnaldo Damiani, perfetto padrone di casa, cultore della Francia nei calici, autore di una carta vini molto ricercata con 500 referenze che spaziano dai migliori vini italiani alle preziose etichette francesi (Borgogna sopra tutte), e curatore della nuova carta dei super alcolici per aperitivi o after dinner.

 

Omaggio al Mediterraneo è il leitmotiv della cucina dello chef Roberto Stefani (foto 2), a cui si mescolano perfettamente anche ingredienti del territorio, ci svela: “Parto sempre da una sensazione, la sperimento, la valorizzo con l’obiettivo di creare qualcosa che piaccia a me e a chi è seduto a tavola”. Una proposta che esce dagli schemi e crea un Mediterraneo armonico, elegante e al contempo goloso, con salse degne di nota. Una cucina che valorizza la materia prima senza snaturarla, che esalta, con profondità, le caratteristiche di ogni ingrediente a cui si aggiungono le eccellenze locali come il formaggio Bagoss di Amerigo Salvadori di Bagolino, lo zafferano di Pozzolengo, il tartufo nero della Valtenesi, la farina di mais di Bedizzole e tanti altri prodotti locali provenienti da piccole aziende agricole a conduzione familiare. I piatti dello chef Stefani sono eleganti, golosi, in un perfetto equilibrio di sapori ben distinti e contrasti. Omaggio al territorio, alle armonie del Lago di Garda e alle sue atmosfere che incontrano i colori caldi e i profumi intensi del Mar Mediterraneo.

Nel menu, da non perdere: il Signature Dish King Crab, bellissimo anche alla vista è servito in una ciotola blu, il granchio gigante dell’Artico adagiato su crema di patate viola, avvolto in un’aria di Champagne è adornato con caviale di aringa affumicata, ha un sapore delicato, fresco e molto goloso (foto 3).

 

I ravioli all’uovo glassati alle erbe, salmone e mosto d’uva e ripieni di zabaione, hanno una piacevole consistenza al palato e soprattutto un ottimo contrasto tra le riduzioni dolci e la sapidità del caviale di Salmone (foto 4).

 

Il doppio risotto con Riso Acquerello invecchiato 7 anni, da gustare alternando il gusto dell’astice a quello del basilico e limone (foto 5).

 

Tra i dessert: una golosità assoluta è la spuma di yogurt con gelatine di cetriolo e menta, gelato al cetriolo e granita alla mela verde o il limone del Garda, con erbe aromatiche, gelato al timo e aria di cappero (foto 6).

 

Da assaggiare assolutamente gli amuse bouche finali come il dates cake glassato al caramellato, e i marshmallows flambati.

Di questo Autore