La situazione è così grave che una parola in più – e, magari, anche fuori contesto – può fare solo danni. Così, come introduzione a questo articolo pensato per segnalare alcuni locali che hanno la possibilità di sfruttare spazi all’aperto, riportiamo la notizia della campagna di METRO Italia, partner dell’Horeca e dei professionisti della ristorazione, #fuorisicuri, portata avanti con APCI, Associazione Professionale Cuochi Italiani, per la tutela dei professionisti danneggiati dalla situazione dell’ultimo anno. La campagna ha l’obiettivo di evidenziare sia l’importanza di questo momento tanto atteso dal settore, sia l’apprezzamento verso le istituzioni che hanno permesso di raggiungere il risultate di riaprire i ristoranti, sia pure con non poche limitazioni. La campagna #fuorisicuri è un appello a tornare a consumare fuori casa, ma a farlo in sicurezza, rispettando le norme che le istituzioni emanano e che i gestori esporranno ai loro clienti, tutto per far sì che il prima possibile si torni alla “normalità”.
“Con #fuorisicuri invitiamo tutti, professionisti del fuori casa e consumatori, a tornare alla convivialità, a ritrovarsi in pausa pranzo, a cena con gli amici o per un aperitivo e a farlosempre rispettando con attenzione le disposizioni di sicurezza ”, afferma Tanya Kopps, CEO METRO Italia “Da più di un anno ormai supportiamo i nostri clienti e ne amplifichiamo leistanze, in questo momento di soddisfazione quindi vogliamo evidenziare l’importanza del rispetto delle norme al fine di garantire un’apertura efficace”. Con Sonia Re, direttore generale di Apci che aggiunge “È necessario restituire dignità e prospettiva a un settore che in questi lunghi mesi è stato tra quelli più penalizzati. Siamo contenti di queste prime riaperture, ma speriamo che ne seguano presto altre. Siamo pronti a lavorare in totale sicurezza e chiediamo maggiore fiducia e anche impegno nel superamento dei limiti ancora attivi. In particolare per le riaperture degli spazi interni dei locali e per il superamento dell’orario di chiusura alle 22.00”.
METRO Italia e APCI colgono questo momento per ribadire l’importanza del dialogo con le istituzioni e per chiedere di: condividere un calendario delle riaperture stabile, anche progressivo per maggior cautela, ma certo. E che porti a un’apertura a pieno orario e stabile nel tempo. Questo consentirà ai ristoratori di pianificare il lavoro, gestire i rapporti con i fornitori, organizzare i turni del personale, in altri termini non sprecare risorse economiche e umane e rispettare il lavoro di tutti, risparmiare ai ristoratori le imposte COSAP e TOSAP per l’intero anno 2021, in considerazione del fatto che mangiare all’aperto sarà un obbligo almeno inizialmente e probabilmente la soluzione più richiesta dai consumatori; lavorare con le amministrazioni per cercare soluzioni insieme a quei locali che non hanno la possibilità di sfruttare spazi esterni;
lavorare con le istituzioni per trovare una soluzione concreta e stabile per permettere di ripartire anche a tutti gli operatori del catering e banqueting; ottenere garanzie dalle amministrazioni circa i controlli “anti-assembramenti”, vera spina nel fianco dei gestori di esercizi pubblici che somministrano cibi e bevande. Il ristoratore o gestore di un locale non può vigilare, non ne ha il potere.
I locali di Milano città
Al Mercato Steaks & Burgers
Il paradiso dei meat lovers, riapre e inaugura un nuovo dehors, sia a pranzo sia a cena. Un dehors caratterizzato da comode sedute affacciate su Corso Venezia. In occasione dell’apertura, a partire da lunedì 26 aprile lo Chef Eugenio Roncoroni presenta un nuovo menù con nuovi tagli di carne e verdure di stagione. Fra le novità, le proposte di carne “vegetale” di HeuraFoods: patè di verdure en croute, un classico della cucina Francese classica, composto principalmente da una crema di broccoli con all’interno funghi cardoncelli, carote nere, cavolfiore. Il tutto avvolto in pasta briseè e cotto in forno, servito con una salsa ristretta di verdure arrostite e tartufo nero; Smoked Baked Potatoes: piatto tipico dei BBq, al posto delle patate classiche vengono utilizzate le patate novelle di stagione, che vengono cotte al forno e poi affumicate, finite sulla brace e servite con delle patate soufflè ripiene di una fonduta diformaggio di capra; Tomahawk (costata con osso intero), caratterizzata da marinatura liquida a base di salsa Teriyaki e pepe nero. Questo taglio è consigliato per la condivisione e viene servito con trufflefries.
Corso Venezia 10
Cantine Milano (foto 2)
Il quartiere Isola è avviato ad essere uno dei luoghi dove si potrà scegliere il ristorante preferito tra un’offerta molto ampia e davvero interessante. Un esempio è il Wine&Restaurant, con l’insegna Cantine Milano, oltretutto un locale che a Milano mancava intanto per eleganza e raffinatezza e poi per l’originale proposta gastronomica che, generalmente, parte dal vino. E, infatti, le etichette di vino disponibili, potrebbero rappresentare la base per la creazione di un futuro museo del vino. Una bella enoteca, un ristorante dal design ricercato con arredi originali di alto artigianato in legno noce canaletto, tavoli in marmo verde guatemala e ferro grezzo nero cerato, tutti da fotografare. E, al piano di sotto, la “Wine Secret Room” con tavola imperiale e cantina a vista che custodisce le bottiglie più preziose. Per godere di questi piaceri bisognerà aspettare ancora un po’, perché dal 26 aprile la “vita” di Cantine Milano è tutta all’estero – comunque accogliente, anche per la piacevolezza di via Taù, una strada breve ma ampia – ma con la professionalità dei fratelli Angelo e Daniela Altieri e Gianni Viola, che per la loro passione per il vino e l’amore per la buona cucina, hanno pensato ad un modo nuovo di fare ristorazione, partendo dal vino per arrivare alla proposta gastronomica. Il menù vanta uno straordinario e innovativo abbinamento tra i piatti della cucina mediterranea e il vino che fa da patron. Per la riapertura all’aperto, ci sarà il cavallo di battaglia di Cantine Milano e cioè il polpo su cacio e crema e filetto di porro croccante ma, anche, il tagliolino tartufato cu crema di parmigiano stagionato e perlage tartufo, il cheeskac scomposto dello chef nonché la fresella gourmet oltre a piatti che sono ormai classici Baccalà mantecato su cialda di polenta croccante e petali di cipollina fermentata, Gnocchetti dello Chef allo zafferano con Cod Fish 71, polvere di liquirizia e crumble di mandorle tostate nonché Trancio di salmone crispy su patata montata profumata alle erbette e Pak-Choi.
Per prenotare tel. 02.66802819 – 329.5432992
Via Traù 1 – Milano
Ciz Cantina e Cucina
Ciz è il soprannome di Vincenzo Gautieri, gran conoscitore di vini – il suo motto è “il bere trionferà sempre sul male” -, che ha creato questa fantastica e accogliente tavola moderna con un’appendice sul marciapiedi – con gran soddisfazione di quanti non possono fare a meno di godere i piaceri assicurati da questo bel locale con una elegante sala, tappezzata di gran belle bottiglie – le etichette disponibili sono 1.500 – per consumare il pranzo o la cena in un’atmosfera veramente unica.
Per la riapertura Vincenzo e lo chef Andrea Sconfienza, propongono due menu – mare e terra – probabilmente per offrire una sintesi della selezione di quanto hanno di buono in casa. Insomma, piatti imperdibili come caciocavallo irpino alla piastra con miele e frigitelli, crostini con alici siciliane e stracciatella, il risotto alla milanese e gli spaghetti con gamberi rossi di Mazara e arance di Calabria nonché polpo del naviglio e costoletta alla milanese. In attesa di poter spaziare anche su Tonno al coltello su letto di tarassaco con stracciatela e capperi; Trancetto di ricciola a pelle croccante con fieno di carciofi fritti; Tuorlo d’uovo ‘alla milanese’ su purea rebochon; Tagliatelle fatte in casa con ragout di cervo; ‘Porcospino’ di filetto Irlanda Black Angus con patate eros.
Anche nel dehors, come nella sala, Vincenzo sarà dappertutto per rispondere a qualsiasi desiderio dei suoi ospiti, come per dire seduti ai tavoli del ristorante e tutt’altra cosa.
Per prenotare tel. 02.23189915
Viale Premuda 44
Classico Trattoria Contemporanea & Cocktail Bar
E’ stato aperto a settembre scorso questo locale che punta tutto sulla qualità delle materie prime e sulla valorizzazione delle ricette italiane, voluto dalla famiglia Murray – nota per l’impegno nel mondo della ristorazione – che ne ha approfittato dell’ampio dehors presente nel cortile appartato in stile “Vecchia Milano” del palazzo che ospita la Trattoria, per riaprire i battenti a partire dal 26 aprile. Qui, la sinergia tra cucina e cocktail bar, le due anime di Classico, è un po’ il tratto distintivo, perché i drink lover troveranno una cocktail list in cui ogni miscela è legata al titolo, al testo, oppure all’autore di una canzone. In cucina l’executive chef Achille Esposito, ischitano, che grazie alla sua esperienza legata alla cucina regionale, da Classico propone sapori netti che rimandano alla tradizione gastronomica mediterranea con quei tocchi di freschezza che non stravolgono, bensì esaltano i gusti dei singoli ingredienti, assecondando le esigenze di un pubblico alla ricerca di una cucina leggera e allo stesso tempo gustosa. Come, per esempio, il Risotto alla milanese con jus di vitello e polvere di liquirizia ma, anche, la Faraona con la sua pelle croccante, accompagnata da vegetali di stagione lasciati al naturale per assicurare note vegetali al piatto. Senza sottovalutare la Minestra di pasta mista napoletana, mantecata con crema di fagioli e crema di cozze oppure il Fusillone di Gragnano con stracotto di coda alla vaccinara e ricotta dura di capra, che evidenzia la passione di Esposito per la cucina laziale.
Via Marcona, 6
Tel. 02.49449135
Cocciuto
Da lunedì 26 aprile i tre locali (via Bergognone, corso Lodi e via Melzo) del brand di ristorazione milanese dove ricercatezza del design e accoglienza convivono con l’attenzione alla qualità, tornano alla carica con un nuovissimo menù a base di piatti autentici fatti con ingredienti freschi e di stagione nonché leggeri, digeribili e farciture ricercate che portano alla cucina d’autore. Per la riapertura la proposta gastronomica si arricchisce di pizze stagionali come la Rosso di Mazara con crema di rucola, fiori di zucca, stracciatella e gamberi crudi, piatti dal twist internazionale come i calamari fritti accompagnati da maionese al mango e nuove versioni di piatti iconici, fra cui i gustosissimi “cocciutelli”, ciambelline di pasta fritta che si tingono di verde pistacchio
Tutto all’aperto, pranzi e le cene, con Crocca, che ha riportato la pizza bassa e croccante a Milano. Cioè, quella di una volta, tonda, generosa e con i sapori forti e semplici dell’Italia anni 70 e 80. Crocca soddisfa la voglia di cibo vero ed autentico, quella di una pizza sottile e goduriosa, guarnita di ingredienti semplici, tutti italiani, sempre con l’aggiunta di un tocco creativo e l’utilizzo di materie prime eccellenti e seguendo procedure di lavorazione accuratissime. Ci sono la pizza Carbonara, quella Parmigiana o ancora Capricciosa, salsiccia e friarielli e con scarola e alici ma anche i super brunch del weekend, rigorosamente con omelette e uova strapazzate.
via Fiamma 4
Eataly All’Aperto
Riapre anche Eataly All’aperto, il ristorante “en plein air” in Piazza XXV Aprile firmato dal grande store della catena Eataly. Si tratta di una vera e propria oasi urbana attiva sette giorni su sette, dalla colazione alla cena, che invita i milanesi a tornare a rivivere la città. La proposta gastronomica prevede alcuni cavalli di battaglia come la pizza al padellino, con diverse farciture e impasti (originale soffice e gustoso; integrale croccante e profumato), le farinate e la patata croccante di Avezzano, nonché una selezione di piatti freschi e stagionali e ancora di grandi classici della tradizione estiva italiana: dalla gran impepata di cozze alla catalana di tonno, dal fritto di totani e verdure al filetto con patate croccanti, dalla gran cotoletta alla costata di fassona piemontese. Un menù variegato e adatto a tutti i palati accompagnato da una vasta gamma di birre artigianali, cocktail, gin italiani e internazionali, senza dimenticare le bollicine e i vini della cantina di Eataly Smeraldo, con oltre 25 proposte al calice.
Piazza XXV Aprile, 10
Un dehors per le pizze golose di Giolina e gli hamburger di Mio Cugino Alfredo. Giolina è la sorellina dandy rock di Gelsomina, una napoletana golosa, elegante e singolare con materie prime rare che sono micro eccellenze italiane, dalle novità stagionali come la Capricciosa Gialla con Passata di pomodoro ciliegino giallo, fior di latte d’Agerola, prosciutto cotto artigianale, carciofi arrostiti, funghi chiodini e olive, all’intramontabile Giolina con crema di melanzane violette, provola d’Agerola affumicata, pomodorini del Piennolo del Vesuvio rossi, melanzane al forno e cialde di Parmigiano Reggiano 30 mesi. Da pochissimi giorni nel menù anche gli speciali hamburger di “Mio Cugino Alfredo”, il cugino di Giolina arrivato a Milano per il secondo compleanno della celebre pizzeria. Solo materie prime selezionate, tutte di altissima qualità e rigorosamente stagionali. I bun, le salse e le chips artigianali in accompagnamento sono homemade e le carni sono scelte tra le migliori in Italia. Le preparazioni spaziano dai grandi classici agli abbinamenti creativi, passando per i sapori veraci della cucina del Centro-Sud
via Bellotti 6
02 7600 6379
La GūD Milano è il NON-format di GūD Milano capace di declinarsi in modo differente a seconda della location in cui si trova con il comun denominatore di fare stare bene chi lo frequenta. La proposta – studiata dallo chef Stefano Cerveni – delle GūD Poke Bowl, salutari bowl di riso cotto all’orientale ma condito con twist mediterraneo (un’evoluzione tutta made in Italy del poke hawaiano) e delle focacce classiche o gourmet, a lunga lievitazione, condite con ingredienti di prima scelta e disponibili anche in porzione mini per fungere da snack in accompagnamento a qualsiasi drink. Bowl e focacce sono presenti sempre, mentre proposte ad hoc caratterizzano le diverse location, che sono ben 7.
Vediamole.
CITYLIFE, il kiosko negli Orti Fioriti di City Life inaugurato nell’estate 2018 e diventato un must milanese, è una rilassante spiaggia urbana tra i grattacieli dell’omonimo quartiere, luogo d’incontro perfetto a partire dal lunch fino all’imbrunire.
GūD Milano EUSTACHI si trova il piacere di colazione, pranzo, aperitivo e dopo cena nel dehors, con atmosfera da “bar di quartiere” dove fermarsi durante l’intera giornata.
GūDMilano DARSENA è il posto di Fish & Chips e Tacos fritti abbinati ad una lista di Gin & Tonic da consumare direttamente sul molo del mare milanese.
A questi tre locali, dallo stesso concept di base ma declinati diversamente in ogni indirizzo, si aggiungono GūD Milano IDROSCALO con GūD BEACH, la spiaggia estiva con lettini e affitto canoe sulla costa Est dell’Idroscalo. Plus dell’Idroscalo le fresche GūD Granite.
GūD BOCCONI inaugurato all’interno del celebre ateneo lo scorso agosto 2020,riapre con tavoli e sdraio nel cortile interno, distribuiti attorno ai tavoli da ping-pong, dove adesso oltre alle consuete specialità di GūD verrà servita una fragrante pizza a lunga lievitazione, dal bordo soffice ma sottile e gustosa, in 13 versioni che spaziano dalle classiche marinara, bufala o margherita a pizze più elaborate come la Strepipizza con pomodoro San Marzano dop, fiordilatte di Agerola, prosciutto crudo di Parma dop, rucola, scaglie di Parmigiano Reggiano o la Partenopea con friarielli napoletani.
È il “bing shi” che accoglierà gli Hong Kong food lovers milanesi, nato nell’ottobre scorso con la sua prima piccola trattoria popolare di Hong Kong in via Padova 3, dove da lunedì 26 Aprile i tavoli esterni ospiteranno amanti, curiosi e affezionati della cucina tradizionale e autentica honkonghese, con piatti a base di riso con pollo, manzo, maiale, gamberi, verdura e omelette. Continua in delivery e take away anche la nuovissima apertura in via Giovanni Battista Niccolini 29, nel cuore di China Town, jaffle, bun e vermicelli agli amatissimi cheung fun e toast alla crema di taro. Qualche settimana di rodaggio e finalmente anche tutti i milanesi di Porta Romana e Crocetta avranno il loro originale street food di Hong Kong: la tanto attesa terza apertura in via Francesco Sforza 49 è prevista per i primi di Maggio, con un locale più spazioso dove un esclusivo cocktail bar proporrà ai più curiosi e appassionati signature drink in perfetto stile fusion tra occidente e oriente.
Via Padova, 3
tel. 02 3956 1500
Il Giardino di Giada (foto 3)
All’esterno sono solo 12 posti ma di grande fascino sia per l’ubicazione, praticamente all’ombra del Duomo, sia per la sua storia, visto che dal 1980 è amato dalla clientela italiana ed europea e dagli stessi cinesi ed asiatici perché qui si trovano i sapori autentici della Cina. D’altronde Carmen, com’è chiamata dai clienti la proprietaria de Il Giardino di Giada, si è formata nel ristorante di famiglia, La Muraglia, aperto nel 1976 a Milano come primo locale di cinesi provenienti della Cina continentale. Oggi al timo de Il Giardino di Giada c’è il figlio di Carmen, Gigi Chin, ma la missione resta invariata: portare in tavola gli i piatti della tradizione cinese, in tutte le sue sfaccettature. Il menu spazia da portate semplici, come il branzino al vapore o la pancetta con verdura secca al vapore, fino ai piatti della cucina imperiale come l’anatra alla pechinese o le numerose pietanze piccanti sapientemente elaborate dal giovane chef Zhao, erede del precedente chef Dong che per 25 anni ha firmato i sapori del Giardino. Intanto si fanno spazio nuovi piatti come i classici tipo i baozi, panini al vapore ripieni, immancabili sulla tavola di ogni famiglia cinese. Adesso il ristorante è seguito da Gigi Chin, con alle spalle una carriera nel mondo dell’ingegneria a Londra e la decisione di guidare l’attività di famiglia quando la madre, stanca, stava meditando di vendere. E, così, Il Giardino di Giada diventa anche veicolo di conoscenza della cultura culinaria cinese, in particolare quando organizza eventi in occasione delle principalità festività cinesi, come il Capodanno o la Festa della Luna, quando il locale si anima con feste e degustazioni accompagnate da narrazioni legate alle tradizioni orientali.
Via Palazzo Reale 5
20122 Milano
Tel. 02 805 3891
Kanji Centrale (foto 4)
Il ristorante fusion Kanji, presente in tre quartieri milanesi, apre il cortile interno di quello in zona stazione Centrale. E’ un cortile caratteristico e circondato dal verde, con 30 posti a sedere ben distanziati che permette agli appassionati di cucina fusion di godere della creatività della cucina orientale di Kanji che ha debuttato a Milano nel 2010. Alla base dell’offerta gastronomica c’è una ricerca stilistica, sensoriale ed estetica che permette di avere piatti delicati di sashimi, gunkan, futomaki, uramaki impreziositi dalle salse rigorosamente fatte in casa con ricette esclusive. In ogni preparazione, protagonista indiscussa è la materia prima, nel pieno rispetto e nella valorizzazione della tradizione giapponese, che esalta la
freschezza e la genuinità degli ingredienti, il sapore e il colore di ogni cibo. In cucina, insomma, non esistono compromessi, né sugli ingredienti come il pesce, che arriva ogni giorno da un fornitore italiano certificato, né sulla cura dei locali, per i quali il giovane fondatore Jay Lin si avvale del servizio di pulizia industriale.
E’ il caso di ricordare che Jay Lin ha appreso l’arte della cucina dal padre, Akan Lin, chef nonché uno dei primi sushi man del capoluogo lombardo, e negli ultimi anni ha contribuito a portare i delicati sapori d’Oriente a Milano con diversi locali come Fusho, Ramen Shifu e Wok’in. Il piacere di godere dei piatti appena usciti dalla cucina, al momento è limitato solo al Kanji Centrale. Per Kanji Evo–Lima Bacone (Via G. Broggi 17) e Kanji Light–Brera Moscova (Via San Marco 27), bisognerà avere un po’ di pazienza.
Via A. Caretto 4
Tel 02 66703543
Si può dire che La Griglia di Varrone torna ad accendere i fuochi e la brace e ad accogliere gli amanti della migliore carne del mondo, a pranzo e a cena. Il grande gazebo, con vetrate scorrevoli e completamente apribili, permette di far accomodare i clienti in tutta sicurezza, assicurando loro anche uno spazio riparato e caldo. Il ristorante di Massimo Minutelli ha ripreso l’attività con una selezione dei migliori tagli di carne provenienti da ogni angolo di mondo, mentre ad accogliere gli ospiti è, come sempre, il direttore Tony Melillo, responsabile anche della fornitissima cantina che caratterizza fin dal 2014 la proposta del tempio degli appassionati della carne, la migliore che ci possa essere in giro.
Via Alessio di Tocqueville 7
LeBiciclette
Il #GardenLeBiciclette è stato inaugurato la scorsa estate trasformando via Torti su cui si affaccia, in locale in strada a velocità ridotta (30 km/h), con i tavolini distribuiti lungo il marciapiede al posto delle automobili in sosta secondo una tendenza molto in voga a New York che ancora una volta il locale di Ugo Fava ha saputo anticipare. A giugno “Le Biciclette” festeggiano il 23esimo compleanno, e nonostante la situazione contingente, restano sempre sulla cresta dell’onda: nell’attesa hanno preparato una nuova drink list firmata da Alessio Miraglia (tra cui Bitter in fundo: un pre after-dinner stir&strain a base di whisky bourbon, Martini bitter Riserva Speciale e liquore alla Mora) e una gustosa proposta food con focacce, bowl, insalate e burger, da accompagnare sino al coprifuoco.
Via Torti
Osteria con Vista della Terrazza Triennale
E’ una sorte di “non-luogo” questo posto dove prendersi un aperitivo speciale, cenare spensierati ma in sicurezza, godendo di pranzi e cene dalla magica atmosfera, lasciando il mondo fuori. Tavoli ben distanziati l’uno dall’altro e serviti da uno staff capace di sorridere anche dietro la mascherina. Ma, soprattutto, ci si trova in un luogo suggestivo con vista sul grande polmone verde di Parco Sempione e sull’affascinante skyline milanese, quello di ieri con il Castello Sforzesco, e quello di oggi con i grattacieli di Porta Nuova. Fresco di stampa il nuovo menu studiato dall’Executive chef Stefano Cerveni e dal resident chef Salvatore Demuro: piatti ben leggibili, italiani, gustosi e leggeri, con l’introduzione graduale di novità, senza dimenticare gli apprezzati Immagine rimossa dal mittente. Immagine rimossa dal mittente. E, cioè, classici come la cotoletta di vitello “Orecchia di Elefante”, pomodorini e rucola selvatica; il Risotto alla Milanese con la gremolada e gli spaghetti di Gragnano, pomodoro San Marzano…con Vista. Tra le novità, Fagottelli di pasta fresca con ripieno di ragù di triglia, cipollina e limone, il raffinato Risotto mantecato agli asparagi, battuta di scampi e polvere d’arancia e la Sella d’agnello in crosta di pistacchi e grissini con indivia belga caramellata.
Al piano terra il Caffè in Giardino resta aperto dal pomeriggio per un l’aperitivo open-air, una bowl di riso o una focaccia condita con gusto, ricordando il plus di essere all’interno del parco ma in una realtà recintata.
Triennale di Milano
Pacifik Poke
Questo è l’indirizzo per chi ama la cucina hawaiana o, possiamo dire, che vuole scoprire profumi e sapori che arrivano dal lontano Pacifico. D’altronde lo dice il nome stesso dell’insegna, Pacifik Poke a quale angolo di globo si fa riferimento. E, così, grazie a due ampi dehors, con oltre 30 coperti, dal 26 è possibile gustare le iconiche poke bowls di Pacifik Poke sul posto in modo da non perdere nessuna sfumatura di ricette sane fatte con ingredienti di qualità.
Abbiamo fatto questa sottolineatura perché Pacifik Poke è stato tra le attività di ristorazione che hanno maggiormente funzionato nel periodo di lockdown, al punto che la delivery ha registrato un incremento calcolato in un+133% rispetto al solito andamento di mercato. Perciò, dopo aver conquistato Torino, addirittura con otto aperture in poco più di due anni e di cui quattro durante il 2020, contando la presenza all’interno della dark kitchen di Glovo, come antesignani nel mondo del delivery pre pandemia, Pacifik Poke, dal 26 aprile, a pranzo e la sera (fino alle 22), apre con il suo primo format dedicato a un’esperienza ritenuta addirittura capace di fare conoscere le prelibatezze gastronomiche di quell’immenso pezzo di globo con al centro l’Oceano Pacifico.
Via Pollaiuolo 9
Pasta Madre
Grazioso ristorante che nell’insegna sottolinea “laboratorio e ristoro” e, giustamente, perché lo chef-patron, Francesco Costanzo è un professionista che cura ogni particolare e quindi, molto attento a selezionare le materie prime (come pure il personale di sala, estremamente educato). La cucina di Costanzo ha dei chiari riferimenti alla Sicilia ma, alla riapertura, prevista mercoledì 28, non mancheranno delle belle sorprese provenienti dalla Puglia (regione d’origine della signora Costanzo, da dove sono appena rientrati con un bel carico di specialità) che permetteranno di proporre piatti primaverile-estivi come buon auspicio per un ritorno alla normalità e alla possibilità di tornare ad assaporare il piacere di vivere momenti piacevoli nei ristoranti. Fra i piatti che si troveranno alla riapertura, ci saranno i totani fritti con puntarelle, insalata di polpo come all’Eolie, maccheroncini al ragù di coniglio, chitarre cacio e pepe con funghi porcini, polpette di baccalà servite con insalata di arance e finocchi, alicette indorate e fritte, beccafico di spigola con pistacchi, per concludere con cassatina di ricotta con coulis di lamponi, cremoso di marroni e ganache di cioccolato e tante sorprese quotidiane perché il menù non è fisso. Intelligente la selezione enologica, con un occhio particolare per i vini naturali e biologici.
Via Bernardino Corio, 8 t. 02.35190020
E’ un luogo che offre la possibilità di viaggiare tra le migliori tradizioni gastronomiche del Sud Italia con tavolini e sedie bianche che danno l’impressione di tornare a rivivere il calore dei luoghi più suggestivi delle regioni a meridionali. Partendo dal mitico maritozzo nelle tre originalissime versioni (con panna montata artigianale, con crema pasticcera o con crema al pistacchio), al pranzo con una sfilza di piatti da condividere come gli arancini al ragù o ai funghi porcini, la panzanella con frisella pugliese, mozzarella di bufala campana dop, pomodorini gialli, olive, cipolla di Tropea e basilico, o ancora i fiori di zucca fritti in pastella e polpette con San Marzano dop e ricotta salata.
via Fiamma 2 e via Tenca 5
Quore
L’insegna che ha fatto di Pizza, Pasta e Tradizione il “quore” della propria offerta riapre con un elegante dehors ai piedi dei grattacieli di Piazza Gae Aulenti (gli altri locali sono in piazza XXIV Maggio, in Piazza Oberdan, in corso Vittorio Emanuele, in corso Garibaldi). Per l’occasione Francesco De Marco e Tymur Isayev hanno ideato un nuovo menù estivo che rende Quore Italiano la meta perfetta per lunch di lavoro e cene tra amici a base di piatti che interpretano la tradizione regionale italiana con un twist innovativo. Come, per esempio, gnocco fritto farcito con i salumi di Parma, la mozzarella di bufala dop con pesto cetarese, la ricotta di bufala servita con bottarga di muggine, la pasta fresca con varie declinazioni di condimenti (dal pomodoro e basilico all’amatriciana, dalla carbonara al ragù di chianina, dalla zucca e salsiccia alla norma) e una gran bella scelta di pizze e, senza trascurare l’omaggio a Milano (cioè, riso al salto con ossobuco), i tortelli di Parma e la lasagna al ragù.
Via Capelli 2
Tel. 02.78621893
The Spirit
Il ritorno di uno dei cocktail club più amati della città, è con una drink list “back to the 90s” e un esotico dehors che agli ospiti assicura sempre un’atmosfera intima e di relax, lontana dal caos e dalla quotidianità. Il dehors è in linea con la magia dell’eleganza calorosa del savoir-faire e dell’eccellenza. La drink list che segnerà la riapertura di The Spirit si ispira ai signature drink anni ’90, tradotti in chiave contemporanea dalla squadra di bartender, recuperando e riadattando le icone di uno dei periodi più vulcanici e spensierati della mixology internazionale. Dal Sex on the beach che diventa un aperitivo rifrescante a base di bitter, infuso di fragole, pompelmo e sciroppo di pepe rosa, fino al Caipirinha preparato con Rum Zacapa 23anni e foglie di Kaffir servito in coppetta. I coloratissimi Japanese Ice Tea, Long Island Ice Tea, Miami Ice Tea e Long Beach saranno invece proposti in una versione inedita e pre imbottigliata, perfetti per essere gustati nel dehors esterno o da portare a casa.
Via Piacenza, 5
Un posto a Milano
In campagna ma nel cuore di Milano, perché il ristorante di Nicola Cavallaro è ubicato in una vecchia cascina a ridosso di Porta Romana, Cascina Cuccagna, sopravvissuta all’esplosione urbanistica della città negli ultimi decenni. Nel perimetro della cascina l’ambientazione è identica a quella che si respirava quando attorno c’era solo campagna, non i palazzoni – qualcuno anche bello – dalle cui finestre o balconi è possibile sbirciare nell’atmosfera bucolica.
Per la riapertura lo chef Cavallaro ha previsto piatti di stagione come Focaccia integrale a lenta lievitazione, ventricina vastese e salva cremaso; Baccalà mantecato con polenta alla griglia; Stracciatella di bufala con purè di broccoli e scorza di limone. E, poi, dai Rigatoni integrali all’ amatriciana con Pecorino dop ai Cappelletti fatti a mano in brodo di gallina e Fassona piemontese agli Spaghetti alla curcuma in salsa di burro e masculina da magghia, (acciuga del golfo di Catania), pane alle erbe, limone e peperoncino. Fra i secondi, Sarde panate e fritte, maionese alla milanese, chips di patate e patate viola;
Torta di scarole, olive e peperoncino con carciofi in giardiniera; Hamburger di Fassona piemontese, radicchio trevigiano, Asiago dop, chips di patate e salsa aioli; Crudo di maiale «Nero di Parma», mozzarella di bufala artigianale e pane tostato.
Via Cascina Cuccagna, 2
Vasiliki Kouzina
L’elegante Vasiliki Pierrakea, proprietaria di Vasiliki Kouzina, riporta ai buongustai milanesi la possibilità di respirare la brezza ellenica, accogliendo gli ospiti a pranzo e cena nel piacevole dehors – in una strada piccola e, per questo, suggestiva, nel cuore di Milano – con una “kouzina” che racconta la storia, i sapori e le tradizioni della sua Grecia. Ricette tipiche realizzate con prodotti greci di prima qualità a cui si aggiungono fantasticherie mediterranee e balcaniche, accompagnate da un’accurata selezione di etichette di vino. Riapre, però, il 29 aprile forse per prepararsi per due giornate impegnative, sabato 1 e domenica 2 maggio, per festeggiare la Pasqua Ortodossa. Per l’occasione proporrà piatti inediti fuoricarta e un menù ad hoc per il delivery
E, comunque, ogni volta che si va da Vasiliki, si ha la certezza di incontrare una Grecia inedita, grazie ad una cucina nazionale con fantasticherie mediterranee e balcaniche e materie prime originali selezionati in tutti gli angoli della penisola e isole greche.
Via Clusone, 6
t. 02 94381405 – 338 3615018
Nato in tempi non sospetti per il lavoro agile quale primo Smart Bar della città, sempre aperto, dal mattino alla notte, dalla brioche con centrifugato del mattino allo Spritz della sera passando per pause pranzo dal sapore internazionale e soprattutto, grazie alla partnership con Fastweb, sempre connesso, per navigare in Internet ad alta velocità, da smartphone, tablet o notebook, comodamente seduti ai tavoli con vista sull’acqua, Vista Darsena si conferma il luogo ideale per lo smart working e per un pranzo informale all’aperto sul molo di Milano.
La proposta lunch già ricca di piatti special, bowl e focacce, oltre che centrifugati, caffè shakerati, bibite fresche, birre e cocktail, si arricchisce di 5 burger, 2 classici cheese burger di manzo e 3 proposte golose: Pink Burger (con salmone), Burger Milano (con cotoletta di pollo) e Come se non ci fosse un domani (con manzo, bacon, cipolla caramellata e salsa BBQ). Signature cocktail della nuova stagione: Fiero di te, aperitivo a base di Martini Fiero , Martini bitter, Martini ambrato, Orange bitter, cedrata e rosmarino.
Smart bar con servizio di cucina sul molo
Voce Aimo e Nadia
Con l’apertura all’aperto, Voce Aimo e Nadia diventa “Voce in Giardino”. E che giardino, visto che si tratta del suggestivo spazio all’aperto del Giardino di Alessandro, quello situato tra le Gallerie d’Italia – Piazza Scala l’antica Casa di Alessandro Manzoni. Con il ritorno di “VOCE in Giardino” gli ospiti potranno riscoprire il favoloso angolo verde nel cuore di Milano in cui, fra natura e storia, è possibile ammirare alcune sculture di arte contemporanea realizzate da grandi artisti quali Joan Miró, Giò Pomodoro, Jean Arp e Pietro Cascella, oltre ad un’antica fontana a edicola con un busto di Alessandro Magno. E, ovviamente, sia a pranzo che a cena, degustare il nuovo menu predisposto dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani che hanno anche pensato ad una speciale formula per il pranzo del weekend. Che, dicono “Siamo felici di poter accogliere nuovamente i nostri ospiti in questo meraviglioso angolo verde di Milano. Poter tornare ad avere i nostri clienti con noi è fantastico: la cultura italiana dello stare a tavola, d’altronde, si fonda sulla convivialità, elemento chiave che ci manca oggi così tanto”. E, Stefania Moroni, ceo di Aimo e Nadia aggiunge “L’arte e la bellezza vanno da sempre di pari passo con la continua ed incessante ricerca in cucina. Poter accogliere i nostri ospiti nel Giardino di Alessandro, un’altra eccellenza di Milano e del patrimonio artistico italiano, conferma ancora una volta che la cultura è una parte fondamentale della nostra storia”.
Ingresso da Via Manzoni 10
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28 Posti
Marco Ambrosino si prende qualche giorno in più per l’apertura serale. Per 28 Posti il giovane chef originario di Procida, ha fissato, diciamo la cerimonia di apertura, a venerdì 30 e sarà l’avvio per riprendere a degustare la sua cucina sofisticata e d’avanguardia. Un menù d’autore ma alla portata di tutti che, in linea con la filosofia dello chef, rispetta l’ambiente, la materia prima e l’equità dei processi di produzione. Un perfetto equilibrio tra la cucina sperimentale nordica e quella tradizionale mediterranea, da scoprire a pranzo o a cena, negli spazi dell’elegante dehors quasi a ridosso del Naviglio Grande.
Marco Ambrosino, com’è noto, utilizza solo prodotti di stagione perché la sua cucina è orientata verso valori etici attenzione alla qualità degli alimenti, al rispetto dell’ambiente e all’equità dei processi di produzione. Le sue esperienze (tra cui citiamo quella al Melograno di Ischia con la chef Libera Iovine e al Noma di Copenhagen) gli hanno permesso di creare un equilibrato connubio tra la cucina tradizionale campana e quella sperimentale e d’avanguardia. Nel 2019 ha fondato l’Associazione Collettivo Mediterraneo che si propone di raccontare e promuovere la multiculturalità, la biodiversità e le esperienze delle tradizioni gastronomiche del bacino mediterraneo.
Via Corsico 1
Hanno inoltre aperto a Milano
Bob Milano
Cocktail Bar aperto ogni giorno dalle 16 alle 22.00. Ogni Domenica Brunch dalle 12.00. Aperto ogni giorno nuova drink. Via Borsieri 30, Isola Milano
Cantina Piemontese Ristorante (foto 5)
Aperto 7 su 7 in Via Laghetto 2. Dehors verde e cucina tradizionale piemontese. Aperto a pranzo a cena.
Chateau Dufan
Storico Ristorante asiatico, Gelateria, Street Food cinese e cocktail bar (bubble tea, waffles). Via Sarpi 2. Aperto dalle 7 alle 22.00.
Chinese Box
Cocktail Bar aperto ogni giorno dalle 8 alle 22.00. Si può pranzare e fare aperitivo a partire dalle 17.00. Corso Garibaldi 104.
Appena fuori Milano
A Trattoria
Riapre con il dehors e lancia la linea di fish burger, questa la scelta de Il Moro, il ristorante ubicato nel centro di Monza, a pochi metri dalla stazione, e quindi con una ventina di posti a sedere. Con il dehors del bistrot, Il Moro lancia la nuova linea di fish burger: sono tonno burger (tonno e mozzarella di bufala con salsa al passion fruit e pane del forno Del Mastro); catalana burger (gamberi alla catalana, burrata di Bellizzi, cipolle di Tropea, salsa di avocado e pane del forno Del Mastro); spada burger alla milanese (burger di pesce spada con provola di Bellizzi, l’nduja di spilinga e pane del forno Del Mastro). Per gli ama la carne c’è il burger di bovino 100% italiano (con pancetta di Marco d’Oggiono, pecorino primo sale di Raffadali, lattuga, maionese e senape).
Via Parravicini, 44
Monza
Mu Fish (foto 5)
A qualche chilometro da Milano, oltre alla qualità della cucina, c’è la possibilità di godere un bel dehor in stile orientale. E’ quello di Mu Fish che da qualche mese ha registrato il debutto di una nuova chef, Jun Giovannini, che sperimenta i sapori tipici d’Oriente in una ricerca continua di percorsi gastronomici creativi. Il coinvolgimento della chef giapponese Jun Giovannini è, probabilmente, un modo di reagire al difficile momento che sta attraversando la ristorazione, perché con il suo spirito artistico e creativo (ha studiato all’Accademia di Belle Arti prima di dedicarsi alla cucina) sperimenta ingredienti italiani e nipponici in un equilibrio culinario raffinato e semplice che rispetta la materia prima e la genuinità dei sapori. La cucina giapponese di Jun è estrosa, personale e aperta alle influenze, mette insieme innovazione e ricercatezza, attraverso l’utilizzo di ingredienti usati tipicamente nel Sol Levante. In Italia ha lavorato per i ristoranti Zero, Gong, Kanpai e Puro a Polignano a Mare, in Puglia. Adesso, dice Jun “sono felice di questa nuova sfida professionale” che vuol dire piatti che mixano la tradizione culinaria italiana con quella giapponese come, per esempio, il piatto Ushi coffee pugliese che vede accostamenti inediti: un carpaccio di scottona piemontese con rosmarino in tempura su un purè di patate con crema al caffè agrumata. Jun sperimenta i sapori di tutta Italia, cercando di mantenerne il più possibile il gusto naturale ed evitando un eccessivo artificio. Il suo obbiettivo è un equilibrio tra la semplicità di partenza e la ricerca di nuove combinazioni.
Ad affiancare Jun Giovannini c’è il team di MU Fish cresciuto insieme al proprietario del ristorante, Liwei Zhou (classe 1987 di Qingtian, nel Sudest della Cina). Un team affiatato che per due volte ha ricevuto il premio dal Gambero Rosso per il rapporto qualità-prezzo, è inserito nella guida dei ristoranti d’Italia di “Gatti Massobrio”.
Via Galileo Galilei 5
Tel. 334.8041109
Nova Milanese (Monza Brianza)
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