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Quando siamo entrati nella Sala Glicine, dell’hub milanese di Identità Golose, ossia la veranda, ci aspettavano sei bottiglie allineate di Vino Nobile di Montepulciano annata 2015 (foto 2, video 3), ed è stato come rivedere amici di vecchia data. Conosciamo bene i rispettivi produttori in quanto i loro vini rappresentarono una nostra grande frequentazione degli anni novanta. Assaggiandoli ora a lustri di distanza, scopriamo al primo impatto che non sono più tout court gli stessi. Sono più attuali, immediati, senza rinunciare alla complessità. Frequentazione, dicevamo, che con gli anni è andata diradandosi quasi fossero venute meno le occasioni o le motivazioni per degustarli e mentre riflettevamo su questo aspetto… ecco sentirci raccontare il progetto Alliance Vinum (video 4, tuta Alliance in un video) che consiste proprio nel rilancio del Montepulciano, vino probabilmente un po’ dimenticato da questo nuovo millennio.

Alliance Vinum
Alliance Vinum è un progetto nato nel 2015, fondata da sei produttori di Vino Nobile di Montepulciano, ossia Avignonesi, Boscarelli, Dei, La Braccesca, Poliziano e Salcheto per valorizzare il meglio delle rispettive produzioni di Montepulciano.

La filosofia di Alliance Vinum è sicuramente promuovere e fornire visibilità anche internazionale al Montepulciano. Per meglio evidenziare il carattere unico del territorio Alliance dato risalto alla parola Nobile in etichetta. Il Nobile si identifica con il vitigno sangiovese, più precisamente con il prugnolo gentile, la sua espressione montepulcianese, unica e irripetibile: Alliance Vinum con questa denominazione commercializzerà unicamente vini di altissima qualità ed elevate capacità di invecchiamento.

Si propone inoltre di guidare il pubblico e i professionisti a riconoscere il Nobile, chiamarlo con il suo nome e valorizzarne il territorio.

Ciascuna cantina, aderendo all’Alliance Vinum, si impegna a produrre il Nobile quale migliore espressione delle proprie uve, capace di interpretare le diversità e le identità del territorio, gli stili di produzione, i microclimi, le varietà pedologiche e se si vuole, in sintesi, le diversità dei singoli terroir.

Una condizione irrinunciabile per Alliance è la sostenibilità, come scelta naturale: al suo interno si contano grandi appezzamenti di vigna biodinamica, oltre a esempi virtuosi nell’indicizzazione di Carbon Fotoprint (misura in CO2 il totale delle emissioni di gas a effetto serra associate direttamente o indirettamente alla produzione aziendale) e di Water Footprint (consumo di acqua utilizzata per la produzione che comprende la quantità di acqua incorporata, evaporata e inquinata), investimenti in energie e architetture sostenibili.

I sei Nobile sono commercializzati non solo separatamente, ma anche insieme in una cassetta di legno per avere una visione complessiva della realtà enologica di Alliance Vinum. La cassa orizzontale è prodotta in un’edizione limitata di 100 esemplari numerati, con riportata sul coperchio la mappa del territorio di Montepulciano dove sono indicati i sei vigneti, i sei cru, dai quali nasce questa nuova generazione di Nobile che abbiamo degustato (foto 1, video 5) .

I sei Nobile

Poggetto di Sopra Avignonesi
Da 5,5 ettari di vigneto di 37 anni di età a conduzione biologica e biodinamica. La fermentazione alcolica degli acini interi con macerazione sulle bucce è partita spontaneamente ed è durata 25 giorni. Affina 24 mesi in legno e 6 mesi in bottiglia. Bouquet complesso con note di lamponi e spezie. Produzione annua 2932 bottiglie.

Costa Grande Boscarelli
Vigneto di 1,5 ettari, di 19 anni di età, a conduzione viticola sostenibile. Fermentazione naturale con lieviti indigeni in tini di legno per 15-18 giorni. Affina un anno in tonneau di 500 litri, 2 anni in botte di 25 ettolitri, 6 mesi in cemento. Vino compatto nel tannino fino e persistente. Produzione annua 5 mila bottiglie.

Madonna delle Querce Dei
Un ettaro di vigneto di 14 anni a conduzione biologica. Fermentazione spontanea in vasca di acciaio di 50 ettolitri; macerazione di 30 giorni. Il vino affina 24 mesi in legni di Slavonia di 30 ettolitri e 12 mesi in bottiglia. Al naso pronunciate note varietali di frutta e spezie. Produzione annua 4 mila bottiglie.

Maggiarino La Braccesca  della famiglia Antinori
Sei ettari di vigneto di 14 anni a conduzione tradizionale. Venti giorni di macerazione in tini di acciaio inox, affinamento in tonneau. Imbottigliamento a primavera 2017. In bocca è setoso, morbido, equilibrato, complesso. Produzione annua 3900 bottiglie.

Le Caggiole Poliziano
Da 9,5 ettari di vigna circa la metà di oltre 40 anni, a conduzione integrata, biologica non certificata. Macerazione a freddo per 36 ore, 18 ore di estrazione soffice a temperatura controllata. Invecchiamento, 16-18 mesi in tonneau da 500-600 litri, 12 mesi in bottiglia. Bouquet evoluto, confettura di piccoli frutti, note vanigliate. Produzione annua 6500 bottiglie.

Nobile Vecchie viti del Salco Salcheto
2,5 ettari di vigneto di 29-31 anni a conduzione biologica- biodinamica. Vinificazione in legno con lieviti indigeni; invecchiato 24 mesi in legni da 300 litri e botti grandi poi 12 mesi in bottiglia. Produzione annua 3 mila bottiglie. Carnoso, morbido senza rinunciare a equilibrio ed eleganza,

I vini sono stati proposti in abbinamento a piatti di carne degli chef Andrea Ribaldone e Alessandro Rinaldi (nelle foto  6 e 7 due dei piatti).

Nota. La produzione annua di bottiglie si riferisce al 2015.

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