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Cinzia Canzian, è  proprietaria dell’Azienda spumantistica Le Vigne di Alice,  di Vittorio Veneto da lei fondata nel 2005 dopo  diverse esperienze nel mondo dell’enologia.

Ha sempre creduto nelle potenzialità dell’uva del Prosecco, la glera e i risultati da lei ottenuti non si sono lasciati attendere. Potenzialità che si esprimono anche nella capacità di affinamento negli anni, ossia nella longevità del vino.

E per meglio evidenziare questo aspetto Le Vigne di Alice è stata tra le prime a produrre un Valdobbiadene con il Metodo Classico suscitando, almeno inizialmente,  la perplessità dei più, quasi che la glera fosse adatta solo per ottenere vini immediati, fruttati, da bere giovani.

Con la rifermentazione in bottiglia secondo il Metodo Classico il Prosecco può esprimere profumi di zafferano, e con il protrarsi dell’invecchiamento, anche di idrocarburi.

E ancora con l’uva glera l’Azienda ha voluto produrre uno spumante ancestrale senza solfiti, vale a dire P.S. Integrale, che resiste magnificamente nel tempo.

Ma Cinzia Canzian non si è fermata e l’ultimo nato è un nuovo Metodo Classico dal nome in qualche modo impegnativo, Signature, quasi a volerlo firmare, come si firmano le opere d’autore.

Signature  Valdobbiadene Prosecco Superiore Metodo Classico Docg 2017

In merito alla citata longevità dei vini da uva glera, il millesimo di Signature ora in commercio è il 2017. La messa in bottiglia per la presa di spuma, il tiraggio, è del marzo 2018 mentre la sboccatura è del settembre 2022, come viene riportato in retro etichetta (foto 2).

Note gustative
Il colore è giallo paglierino caldo con pallide sfumature oro verde percorso da minuscole bollicine.
Al naso, rivela profumi fruttati di mela, evanescenti note di pane appena sfornato e, per quanto non sia stato elevato in legno, sensazioni quasi tostate. Ma mano che si apre si riconoscono ricordi di pasta di nocciola, quindi accenni di mela cotogna e dopo aver lasciato evolvere il vino nel calice si intuiscono sentori minerali riferibili agli idrocarburi.
In bocca è ricco, avvolgente, con sensazione tattile cremosa, mentre il gusto è verticale, quasi croccante, estremamente pulito con ricordi di graffite con nota salina che diventa più evidente e marcata con la permanenza nel calice in concomitanza con l’aumento della temperatura.

Abbinamenti
Verrebbe da consigliare di godersi questo spumante senza nessun accompagnamento. Però, volendolo abbinare, tempura di cappesante, medaglioni di aragosta gratinati, risotto al salto.

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