Da oggi 5 gennaio sono cominciati i saldi in tutte le regioni italiane, eccezion fatta per la Sicilia che aprirà agli sconti a partire da domani 6 gennaio. A Milano, secondo FederModaMilano, gli sconti sono mediamente del 40 per cento mentre la spesa a persona è stimata attorno ai 165 euro (360 a famiglia). I saldi rappresentano una grande opportunità anche per l’acquisto di capi importanti del Made in Italy. E’ prevista una stima di vendita stabile rispetto al 2017 per tutta l’aera metropolitana. Come ogni anno FederModaMilano promuove l’iniziativa Saldi Chiari, che rappresenta una guida all’acquisto per i consumatori e che comporta, da parte dell’operatore commerciale che aderisce all’operazione, di rispettarne le norme.
1) Gli acquisti anche dei capi in saldo si possono effettuare con carte di credito e il negoziante non può rifiutarle.
2) I capi acquistati se presentano gravi vizi occulti (Direttiva 1999/44/CE) devono essere sostituiti e se non è possibile rimborsati.
3) Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili; se ciò non fosse possibile per mancanza di capi o e per mancato gradimento del cliente, il dettagliante rilascerà un buono d’acquisto pari al prezzo pagato, spendibile entro i successivi 120 giorni conteggiati dall’emissione dello scontrino.
4) Il cliente ha diritto di provare i capi eccezion fatta per biancheria intima e per i prodotti che di norma non vengono provati.
5) Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano mettere in vendita nei propri esercizi gli stessi prodotti allo stesso prezzo, e in caso di variazione del prezzo praticheranno tale variazione in tutti i punti vendita contemporaneamente.
6) Se il costo di eventuali lavori di adattamento o di riparazione sono a carico del cliente, l’operatore commerciale deve informare il cliente ed esporre un cartello in cui viene chiaramente detto che tali aggiustamenti sono a carico del cliente.
Eventuali contenziosi tra consumatori e imprese che aderiscono a Saldi Chiari saranno valutati dallo sportello di conciliazione istituito della Camera di Commercio.