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Pensavo Turchetta fosse uno dei tanti nomi di fantasia che di sovente vengono attribuiti a vini IGT o vini da uvaggi, invece attonita ed ignara ho dovuto comprendere che erano uve di piccole bacche rosse autoctone che fin dai primi del 900 dominavano gran parte del Veneto Centrale insistendo sulla zona lambita dal fiume Piave. L’Azienda Luigino Zago l’ha scelta tra le varietà messe a dimora a seguito delle ricerche dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura essendo che tra gli antichi vitigni veneti era uno di quelli di maggior pregio. La globalizzazione dei mercati, infatti, ha condotto le aziende agricole a scegliere spesso vitigni internazionali o cloni di varietà ad alto reddito, a partire dagli anni 30’ molte delle varietà autoctone come la Turchetta sono state sostituite da Merlot, Cabernet, Pinot perché più produttive, meno rustiche, meno acide e più semplici da lavorare.

Così, sin dal 1997, la Regione Veneto ha finanziato un programma di intervento pluriennale finalizzato al recupero, conservazione e moltiplicazione del patrimonio viticolo regionale, in particolare  per le cultivar e i biotipi in via di estinzione. L’Azienda Luigino Zago ne produce 1500 bottiglie cercando di promuoverla ed integrarla alla vendita di altri vini perché patrimonio inestimabile. Le uve vengono vendemmiate a fine settembre in modo che l’acidità scenda naturalmente, il vino risulterà più rotondo e armonioso. La macerazione fermentativa ha la durata di una decina di giorni, mentre i rimontaggi esclusivamente a mano non andranno a sottrarre profumi alle uve tanto complesse e delicate, il mese di transito in legno grande permette una maggiore struttura e morbidezza. E’ un bel bicchiere la Turchetta, di quelli che non si dimenticano facilmente, senti il Piave dentro, le acque che scalpitano per raggiungere il mare, la gioia alla beva è armonica, rustica e tenace proprio come quei contadini che da secoli con capo chino e riverente hanno creduto in lei. Il cliente oggi è una persona che ama questi vini, rustici e rappresentativi, che ama il territorio. Acquista la Turchetta per banchetti e momenti importanti da condividere in famiglia e con amici, mentre chi arriva da fuori provincia o regione ne apprezza le peculiarità incuriosito dalle diversità e similitudini con il Raboso e Carmenere più rappresentativi e commercializzati. L’Azienda Luigino Zago da sempre cultrice del patrimonio vitivinicolo ha sempre vissuto lungo il Corso del Fiume Piave dedicandosi all’attività agricola trasmettendo conoscenze e tradizioni da generazione in generazione, oggi crede nella possibilità di far conoscere al meglio questo cultivar, promuovendolo sia nel territorio nazionale ma anche all’estero, consapevole che l’eno-turismo è in grande aumento, che la gente viaggia per il piacere di sapere e conoscere, attratto non solo dall’arte e la storia ma anche da cibo e vino che ad oggi ne sono parte integrante.

 

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