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Tiramisù Delishoes è un Fashion Restaurant Dessert Bar, ossia un’offerta ristorativa e bar cui si unisce la componente fashion di scarpe da donna e accessori: una location concept di food & fashion made in Italy. In occasione della presentazione della nuova collezione di scarpe è stata organizzata una cena preparata dal resident chef e dall’ospite d’eccezione, Nicola Delfino del ristorante Da Benito al Ghetto di Roma. Delfino è un’interprete della cucina romana in chiave contemporanea con particolare attenzione agli ingredienti non solo del territorio, ma anche di altre realtà geografiche purché di elevata qualità. La cena è stata accompagnata dagli ottimi vini Hofstatter e i due chef si sono alternati nella preparazione delle portate di un menu speciale ispirato alla collezione fashion.

L’apertura è toccata al ristorante Benito al ghetto che ha proposto Baccalà in pastella di birra artigianale, more e fichi d’India: una frittella morbida con pastella croccante e leggera, servita nel centro di un piatto punteggiato da salse alla frutta: preparazione equilibrata, ben eseguita, con felice equilibrio delle componenti costitutive. 

In abbinamento De Vitae 2014 Hofstatter Alto Adige, ottenuto da uve pinot bianco, muller thurgau, sauvignon e riesling. Si tratta di un vino bianco ampio, profumato, con in evidenza i caratteri varietali del sauvignon intessuti in sentori di mela golden, melissa, fiori gialli; sapore immediato, ma pieno con giusta acidità che armonizza alla perfezione con il piatto. La portata successiva, preparata dal resident chef, Ceviche di ricciola, pomodoro, ribes rosso è abbinata allo stesso vino: le note acide del ceviche sono misurate e si colgono con piacevolezza l’intensa aromaticità del cilantro, la nota agrodolce del pomodoro e la presenza vivacizzante della cipolla rossa. L’abbinamento è messo in leggera difficoltà dai sentori agri della portata. Da Benito al Ghetto le Pappardelle ruvide al sauté di cozze e lime: il fondo che riproduce i sapori del sauté condisce la pasta, smorzato dal lime. Il vino in abbaiamento è un suntuoso Kolbenhof Gewurztraminer 2014 Hofstatter Alto Adige, da uve gewurztraminer in purezza: è un bianco ampio, tripudio di profumi fruttati che comprendono frutti estivi e tropicali, concentrato e impattante. La Cassoeula alla romana è un altro piatto di Benito al Ghetto e si presenta con una costina di maiale su cicoria cotta e gelato che riassume i sapori della cassouela, acidità compresa. La cottura della costina è perfetta, e ha permesso di ottenere un meraviglioso equilibrio tra morbidezza e sapidità; gradevole l’abbinamento con la cicoria che equilibra la carne anche dal profilo nutrizionale. Il vino in abbinamento è uno stupendo Pinot nero Riserva Mazon 2012 Hofstatter Alto Adige, affinato prima in botti piccole, quindi grandi, infine in bottiglia: è un rosso caldo, ampio, ben strutturato senza però essere austero o invadente. Si combina con la costina, mentre cicoria e gelato non vogliono abbinamenti enologici. A conclusione il dessert della “casa” ossia il Tiramisù al cardamomo con diverse consistenze di cacao, granita di caffè e sambuca accompagnato da Colli Piacentini Malvasia passito il Negrese, vino di grande piacevolezza, con profumi di pesca gialla, di albicocca molto matura, sapore mielato compensato da uno spunto amarognolo di mandorla, dotato di lunga persistenza. Questo vino si combina con il cioccolato, mentre, ovviamente, non con la granita di caffè e sambuca che sembrerebbe un omaggio del resident chef alla romanità dell’ospite. La preparazione di un menu a quattro mai è stata un’esperienza piacevole che ha permesso di cogliere stili culinari diversi che hanno saputo equilibrarsi nella preparazione di un menu sicuramente equilibrato. Ottima la qualità dei vini selezionati. 

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