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E’ stata presentata al The Mall a Milano La Guida Vini Vitae 2018 dell’Associazione Italiana Sommelier giunta alla quarta edizione.  Un lavoro che ha coinvolto un migliaio di sommelier  che ha analizzato oltre 35 mila campioni rigorosamente alla cieca. Ventidue etichette si sono aggiudicate il Tastevin, simbolo dell’associazione,  in quanto meritevoli di rappresentare  l’autenticità del territorio di appartenenza; etichette scelte tra le 500 referenze che hanno ottenuto Quattro Viti nella guida Vitae 2018, ossia il massimo del punteggio. Rispetto all’edizione 2017 di cui abbiamo scritto qui la grafica permette una lettura  più dinamica.  La guida Vitae 2018 evidenzia  l’attenzione per le produzioni sostenibili guidate da una salda etica produttiva. Molta attenzione è stata data alla valorizzazione dei vitigni autoctoni  rischio di estinzione  come nel caso del giovane valdostano Didier Gerbelle che grazie a  un lavoro di approfondimento e di ricerca ha riportato in auge il neyret, vitigno della tradizione a bacca nera di fatto dimenticato. Nel guida Vitae 2018 vi sono inserti fotografici che riproducono mani di vignaioli indurite dal lavoro, e  si accordano con una frase di Luigi Veronelli riportata in quarta di copertina, che recita: Guarda le mani di Picasso che disegna l’ala della colomba e riconoscile nelle mani di questi vignaioli”. Dopo la presentazione della guida Vitae 2018 è seguita la degustazione che ha visto un banco di assaggio con le 500 referenze che hanno ottenuto il massimo punteggio.

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