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Biografia

Ideatore della cucina pop – alta qualità e accessibilità – ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine. Dopo un anno di attività, le più autorevoli guide gastronomiche lo annoverano fra i grandi chef della cucina italiana.

Le esperienze precedenti l’apertura del D’O, lo avevano visto a fianco di Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé.

Nel dicembre 2008 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.

Nel novembre 2013 è stato invitato ad Harvard per raccontare la sua esperienza imprenditoriale in seguito a una case history sul suo ristorante pubblicata sulla Harvard Business School Review: gli economisti dell’università hanno definito il suo approccio e la sua organizzazione al lavoro applicabile a diverse categorie e non solo alla ristorazione.

Nel 2016 ha  ha aperto il suo nuovo D’O, un’evoluzione del precedente, per poter realizzare una cucina più “grande”, capace di confrontarsi con altre cucine nel nostro Paese e non solo.

 

12 Tweet Interview

1

L’errore imperdonabile nel galateo
Avanzare cibo nel piatto

2

L’errore imperdonabile in cucina
Arrivare tardi nella preparazione dei piatti

3

L’ingrediente da celebrare
La freschezza

4

La musica diffusa che ti piacerebbe in un ristorante
Musica molto soft

5

Il luogo più romantico a Milano in cui portare il/la partner
Alla casa degli Atellani in corso Magenta

6

l personaggio milanese che inviteresti a cena
Il mio amico Massimo Moratti

7

Il punto debole di Milano
Non vedo punti deboli

8

Il punto forte di Milano
L’unione che fa la forza: da chi ci lavora, da chi viene per lavorare e poi va via, dalle aziende straniere che investono

9

Il museo che a Milano ancora non c’è
Amplierei Brera

10

Un suggerimento al sindaco
Di andare avanti come sta facendo

11

La tua città preferita
Milano

12

Un motto su misura per te
Terra su cui mettere i piedi e non solo cielo dove mettere i sogni

. . .

Tu e Milano
Amore

Di questo Autore