Skip to main content

La presentazione della Guida Essenziale dei Vini Italiani firmata DoctorWine, che abbiamo presentato qui, è sempre un appuntamento atteso da parte degli appassionati e addetti ai lavori del settore enologico. Anche quest’anno, a Milano, il banco d’assaggio ha offerto l’opportunità di scoprire alcune tra le migliori etichette selezionate all’interno della Guida. Tra i tanti vini di qualità, alcuni hanno saputo conquistare l’attenzione in modo particolare, distinguendosi per eleganza, complessità e capacità di esprimere al meglio le caratteristiche del loro territorio. Di seguito vi raccontiamo i nove vini che più ci hanno colpito.

In ordine alfabetico i nove vini selezionati

Aristos Pinot Nero Alto Adige DOC 2021 – Valle Isarco Valle Isarco

Iniziamo il nostro viaggio dall’Alto Adige, dove il pinot nero trova un terreno d’elezione nelle vigne coltivate tra i 500 ei 600 metri di altitudine. Qui, la cantina Eisacktal Valle Isarco ha dato vita ad Aristos Pinot Nero che si distingue per delicatezza e freschezza. Il pigiato viene sottoposto a una breve macerazione a freddo per preservare i suoi aromi fruttati. Al naso, infatti, è un’esplosione di piccoli frutti, in cui spiccano lamponi e amarene, con una sottile vena floreale che aggiunge complessità. In bocca, si rivela finemente strutturato, con tannini morbidi e una freschezza che invoglia al sorso successivo. La grande bevibilità di questo vino lo rende perfetto per chi cerca eleganza senza rinunciare alla sostanza.

Cannonau DOC Riserva 2021 – Olianas

Ci spostiamo in Sardegna, dove il Cannonau Riserva 2021 di Olianas ci sorprende con un’espressione del tutto particolare di questa storica varietà. La fermentazione e la macerazione del pigiato avvengono in anfore georgiane interrate, un metodo antico che permette di preservare l’integrità del frutto e amplificare le sue sfumature aromatiche. Il vino viene poi elevato in botte grande per due anni, seguito da un affinamento di sei-otto mesi in bottiglia. Il risultato è un Cannonau dal profilo fruttato e balsamico, con note intense di frutti rossi e di mirto, tipico della macchia mediterranea. In bocca, la struttura è complessa e concentrata, sostenuta da una trama tannica fitta ben bilanciata dall’acidità. È un vino che riflette l’anima della Sardegna, potente e allo stesso tempo raffinato.

Exultet Fiano di Avellino DOCG 2023 – Quintodecimo

Passiamo in Campania, dove la cantina Quintodecimo propone il suo Exultet Fiano di Avellino 2023, un bianco che parla di altitudine e freschezza. Le uve fiano provengono da un unico vigneto situato a 570 metri, e vengono lavorate con estrema cura per preservarne la purezza. Il mosto di sgrondo, separato da quello di pressa in assenza di ossigeno, fermenta in acciaio per il 70%, mentre il restante 30% è affidato alla barrique. Questo delicato equilibrio tra acciaio e legno conferisce al vino una complessità aromatica notevole: nel calice si sprigionano profumi di tiglio, acacia, timo e frutta candita. Al palato, Exultet è armonico, con una freschezza vivace che si accompagna a una leggera salinità, rendendo ogni sorso un’esperienza elegante e appagante

Il Picchio Chianti Classico DOCG Gran Selezione Greve 2021 – Castello di Querceto

Dal cuore della Toscana, Il Picchio di Castello di Querceto rappresenta una delle migliori espressioni del Chianti Classico Gran Selezione. Questo vino nasce da una base di sangiovese, arricchito da una piccola percentuale di colorino, e dopo una fermentazione di 15 giorni del mosto sulle bucce, il vino viene elevato in botti di legno per ben 30 mesi. L’affinamento in bottiglia aggiunge ulteriore profondità a un vino già di per sé complesso. Al naso si percepiscono ricordi di frutta matura e floreali, con intriganti note di cioccolato che aggiungono ulteriore piacevolezza. Al palato si distingue per la sua freschezza vivace, i tannini levigati e una tensione che lo rende vibrante.

Il Pollenza Marche Rosso IGT 2020 – Il Pollenza

Con Il Pollenza 2020, ci spostiamo nelle Marche, dove questo rosso si presenta come un blend internazionale, dominato dal cabernet sauvignon, con piccole aggiunte di cabernet franc e petit verdot. Le uve vengono vinificate separatamente, per rispettare le diverse epoche di maturazione, e successivamente il vino viene elevato per 15 mesi in tonneau. Il risultato è un rosso ampio e strutturato, con aromi intensi di frutta rossa e nera, accompagnati da note balsamiche e sfumature di cuoio. In bocca, Il Pollenza è morbido, con tannini maturi che non frenano il sorso. Un vino di grande persistenza che invita a lunghi momenti di meditazione.

Ladaltempo Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut 2017 – Ruggeri

Non può mancare uno spumante in questo percorso, e il Ladaltempo 2017 di Ruggeri si impone come una delle migliori espressioni del Prosecco Superiore. Le uve glera vengono vinificate in acciaio e successivamente il vino rifermenta in autoclave per cinque anni, un periodo straordinario per il Metodo Charmat, solitamente molto più breve. Il risultato è uno spumante dalle bollicine finissime, con profumi delicati di mela e albicocca secca, e un tocco di gelsomino. In bocca, l’equilibrio tra acidità e mineralità è perfetto, rendendo questo perfetto per gli amanti delle bollicine.

Sei Vigne Insythesis Nizza DOCG Riserva 2019 – Vinchio Vaglio

Torniamo ai rossi con il Sei Vigne Insythesis 2019 di Vinchio Vaglio, una Barbera prodotto da sei diversi vigneti, tutti di circa 50 anni, che donano al vino una complessità unica. Dopo una fermentazione di 10 giorni, il vino viene elevato in barrique nuove per 20 mesi, seguito da un ulteriore affinamento in cemento e in bottiglia. Al naso, colpisce per la sua intensità fruttata, con ricordi floreali, spezie e tabacco, mentre in bocca è ampio, concentrato e verticale, con una persistenza continua.

Serpara Aglianico del Vulture Superiore DOCG 2019 – Re Manfredi

Dalle pendici del vulcano Vulture, l’Aglianico Serpara 2019 di Re Manfredi si impone con la sua potenza e intensità. Le uve aglianico vengono sottoposte a criomacerazione per 10 giorni, seguite da una fermentazione e macerazione che proseguono per altre due settimane. Dopo un lungo affinamento in legno, il vino rivela al naso aromi di confettura di ciliegia e spezie tipiche della varietà. Al palato, è complesso, con una giusta trama tannica e una freschezza che la bilancia perfettamente.

Vintage Collection  Dosage Zéro Franciacorta 2019 – Ca’ del Bosco

Concludiamo il nostro percorso con un Franciacorta che rappresenta l’apice dell’eleganza: il Vintage Collection Dosage Zéro 2019 di Ca’ del Bosco. È prodotto con uve chardonnay (77%), pinot nero (17), completate con pinot bianco, provenienti da vigneti biologici, sottoposte a lavaggio e asciugatura. Alla fermentazione di 5 mesi in botti di rovere fa seguito l’affinamento con presa di spuma in bottiglia per 45 mesi. Al naso, si riconoscono fragranze agrumate, mela e un tocco di zafferano. In bocca, il vino è avvolgente, con una struttura salda e un sorso lungo e teso che lascia un’impronta durevole.

Conclusione

Queste nove etichette non sono solo valide rappresentanti del patrimonio vinicolo italiano, ma incarnano la passione, la competenza e l’innovazione dei produttori che lavorano instancabilmente per offrire vini che raccontano storie di territori e tradizioni. Degustare questi vini è come intraprendere un viaggio sensoriale attraverso le diverse anime del territorio, dalla montagna al mare, dalla collina alla pianura, scoprendo ad ogni sorso nuove sfumature

Di questo Autore