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L’immagine Gancia è diventata drink beauty, ossia si è rinnovata in nome del Bere la bellezza: la nuova brand identity ha pertanto rinnovato il logo, il design e la veste grafica delle proprie referenze.

Attualmente la maison di Canelli vanta una produzione annua pari a circa 28 milioni di bottiglie di spumanti Metodo Charmat cui si uniscono poche decine di migliaia di bottiglie  Metodo Classico, il top di gamma.

Il viaggio di Gancia nel mondo spumantistico ha percorso ormai circa 150 anni di storia se si considera che il primo spumante Metodo Classico  lo produsse Carlo Gancia nel 1865 , forte delle conoscenze acquisite nel suo lungo soggiorno a Reims, la capitale delle bollicine francesi, tant’è che il vino era chiamato all’epoca Champagne Italiano.

La denominazione Alta Langa si sviluppa su una zona vitivinicola di 146 comuni piemontesi con vitigni allevati ad almeno 250 metri di altitudine. Si fregia della DOCG e il disciplinare prescrive che le uve utilizzate siano unicamente pinot nero e chardonnay.
Il repertorio Gancia Alta Langa si è arricchito quest’anno di due new entry, già presenti sul mercato, e illustrate alla stampa al Bob di Milano, ossia il prestigioso Brut Riserva 120 mesi 2006 e il Pas Dosé 36 mesi che si vanno a unire agli Alta Langa  Brut 36 mesiBrut Riserva 60 mesi 2009. Gli altri Metodo Classico Gancia sono  cuvée 18 mesi Brut, 18 mesi Brut Rosé, 24 mesi  cuvée Asti.

Le bottiglie Metodo Classico  in stile drink beauty non passano inosservate sia per gli involucri colorati che le avvolgono, sia per le etichette che riprendono il font hand, oltre che per l’attenzione al particolare anche nello studio della gabbietta (foto 1). Le uve giungono in cantina in cassette di 20 chilogrammi e sono subito pressate utilizzando presse Marmonnier con rese bassissime per garantire un mosto fiore di elevato profilo qualitativo, che viene ulteriormente nobilitato grazie all’eliminazione della testa e della coda così che il solo cuore viene vinificato. Le nuove etichette sono state presentate insieme con altre referenze Alta Langa, abbinate ad alcuni piatti appositamente selezionati.

Tra i vini degustati ricordiamo:

cuvée 36 mesi Pas Dosé (foto 2); parte del mosto è fatto fermentare in barrique, quindi il vino è conservato in vasche di acciaio sino alla preparazione della cuvée e all’imbottigliamento. Permane sui lieviti 36 mesi, possiede colore paglierino con riflessi dorati, profumo in cui si colgono fiori bianchi , note fruttate; in bocca è fresco, asciutto, con toni agrumati;

cuvé 36 mesi Brut (foto 3) degustandolo subito dopo il Pas Dosé si avverte la presenza della liqueur, ma è molto leggera, per nulla coprente; lo spumante, rispetto al precedente, risulta più “grasso”, morbido, intenso;

cuvée 60 mesi Brut Riserva 2009 (foto 4); la fermentazione ha luogo sia in acciaio sia in barrique e il vino affina sui propri lieviti per sei mesi prima di essere imbottigliato. Il colore vira al dorato; il naso è intenso e si colgono sentori di frutta matura, agrumati, nuance vanigliate. In bocca è pieno, intenso, di struttura e persistenza;

cuvée 120 mesi Brut Riserva 2006 (foto 5); le varie frazioni delle uve sono fatte fermentare come per le precedenti etichette, ovvero sia in barrique sia in acciaio. Bollicine finissime percorrono il vino color giallo brillante. Il profumo è piacevolmente fruttato con ricordi di pesca gialla, , frutta secca e note di miele. In bocca è sontuoso, complesso; è un vino verticale dotato di buona spalla acida, dal finale lungo.

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