Skip to main content

Di come arrivarci. Dei numero degli espositori, con il tutto esaurito e di una previsione di oltre 120.000 visitatori, si può dire che del Vinitaly, grazie anche all’efficienza delle strutture di VeronaFiere, siamo tutti perfettamente documentati. Così, abbiamo pensato ad una sorta di mini guida con l’ambizione di voler contribuire alla creazione di un proprio itinerario per non disperdersi nel mega salone.
Queste le nostre location da visitare, in rigoroso elenco alfabetico.

BUGLIONI, pad. 5, stand E5
Un progetto di continua sperimentazione quello voluto dalla famiglia Buglioni. Una mentalità aperta e innovativa ha permesso, in questi anni, di realizzare i prodotti simbolo della Valpolicella con uno stile che punta sulla freschezza e l’abbinabilità a tavola, che si spinge fino all’accostamento tra Amarone e Branzino. Sperimentazione significa anche interpretare in modo diverso le varietà autoctone del territorio, come ad esempio la Molinara Molì, spumantizzata con rifermentazione in bottiglia Sur Lie, così come la sperimentazione per la produzione del primo Amarone vinificato in anfora. Buglioni significa anche accoglienza grazie a ristoranti, osterie e dimore che, nel centro storico di Verona così come in Valpolicella, sotto il brand “Del Bugiardo”, vino simbolo dell’azienda.

CANTINA DI SOAVE, pad. 4, stand F4
domenica 7, alle ore 14, sarà un momento storico per questa cantina sociale perché sarà presentata la Riserva di Equipe 5 (foto 2), un grande metodo classico millesimato che ha fatto la storia della spumantistica italiana. 120 mesi di affinamento, una lunga attesa che ci ha ricordato l’inestimabile valore del tempo. Per 10 lunghi anni questa grande riserva ha riposato sui propri lieviti, a temperatura e umidità costanti, protetta dalla roccia e dalla terra soprastante, aspettando che arrivasse il momento giusto.
La Riserva dei Cinque, nata del 1964, una volta era destinata unicamente alle cantine dei cinque fondatori (Giuseppe Andreaus, Leonello Letrari, Ferdinando Tonon, Pietro Turra e Riccardo Zanetti), che decisero di unire la propria passione e le proprie competenze, per creare qualcosa di grande, tanto da essere considerati tra i fondatori del metodo classico italiano. Prodotta con le uve migliori e solo nelle grandi annate; e, cioè, Pinot Nero (80%) e Chardonnay (20%), provenienti da vigneti selezionati nella zona dei Monti Lessini, tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare. Dopo un primo affinamento in acciaio, arriva il momento della cuvée definitiva sapientemente creata dagli enologi della cantina, si procede all’imbottigliamento e alla rifermentazione secondo il metodo classico tradizionale. Perfeziona l’opera il lungo affinamento a contatto con i lieviti per almeno 120 mesi. Il risultato è uno spumante dalla personalità unica.

CANTINA TODINI, pad. 2, stand 9
Luisa Todini, è conosciuta come imprenditrice e presidente del Comitato Leonardo; meno, forse, come titolare della Cantina Todini, di Todi, voluta dal padre Franco Todini, grande imprenditore, artefice del recupero della varietà Grechetto di Todi. Cantina Todini presenta 4 vini, con due nuove produzioni top, Laudato, blend di Grechetto di Todi e vitigni internazionali, e Consolare, rosso strutturato ed importante ottenuto da Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon. La linea classica è rappresentata, invece, da Bianco del Cavaliere Umbria Bianco IGT, in omaggio al fondatore, e Rubro Umbria Rosso IGT. Il progetto cantina si inserisce nella più ampia realtà WeAreTodini, articolata su oltre 1000 ettari di superficie, che comprende la Residenza d’Epoca, il ristorante L’Altro Relais, il parco naturalistico e la riserva faunistico venatoria.
www.wearetodini.com

CANZIAN, pad. 5
esordio del cantautore Red Canzian (foto 3) nel mondo del vino. Domenica, alle 13.30, presso lo stand di Sutto, presenterà le sue prime tre etichette (realizzate da Flora Sale, che per 30 anni ha disegnato le copertine degli album dei Pooh) di vino, un prodotto che, dice “mi ha sempre affascinato, fin da bambino, quando accompagnavo mio padre ad acquistarlo, sfuso, in un “canevon“ vicino a casa; mi piaceva l’atmosfera di quel posto e quel profumo di uva e vendemmia, mescolato all’umidità dell’aria, dove la poca luce definiva appena il profilo delle grandi botti di legno. Poi, negli anni, ho cominciando ad apprezzare il vino, iniziando a bere, poco, ma bene; piano piano mi è venuta la voglia di provare a selezionare un “mio“ vino, qualcosa che avesse le caratteristiche che più
amavo e magari, con una “nota“ tutta mia”.
Così è cominciata l’avventura di Canzian che con la moglie Bea hanno iniziato un percorso di ricerca, tra cantine e vigneti delle Venezie, frequentando abili viticoltori, fino all’incontro con i fratelli Sutto e assieme abbiamo saputo intrecciare le nostre esperienze: la loro sensibilità agricola con la mia passione per tutto ciò che è “armonico“, come dovrebbero essere la vita, l’amicizia
e il vino. Per arrivare a questi risultati serve impegno e amore, e in questo, noi tutti, non ci siamo risparmiati!”. E, quindi, un rosso sincero, morbido come il velluto; un bianco profumato e intenso; e una bollicina docg.

CASTELLO DI MELETO, pad. 9, stand A13

Castello di Meleto presenta il nuovo Vigna Poggiarso Chianti Classico Riserva 2016. Le uve provengono dal vigneto Poggiarso, tra le unità poderali più aride e fredde della proprietà, dove le pendenze sono importanti e l’altitudine sfiora i 530 metri s.l.m.: condizioni climatiche estreme determinano una scarsa produzione, ma un’alta qualità dei vini. La nuova Riserva si inserisce nel progetto ambizioso di valorizzazione delle microzone di proprietà, iniziato nel 2015, con l’obiettivo di creare una vera e propria collezione di produzioni che esprimono il carattere di ogni specifico vigneto. A Vinitaly si potranno degustare anche le altre microselezioni, tra cui il Camboi, prodotto in purezza esclusivamente da uve di Malvasia Nera del Chianti provenienti dall’omonima area, e il Vigna Casi, prodotto con uve Sangiovese della zona situata nella valle ai piedi del borgo medievale di Vertine. Una novità anche nella giovane linea del Borgaio: il brut di sangiovese e pinot nero, spumantizzato col metodo charmat, Colto alle Bolle, che verrà presentato per la prima volta ufficialmente in fiera.
Castello di Meleto è l’unica azienda del Chianti Classico a possedere un castello del ‘200 perfettamente conservato, oggi splendida struttura ricettiva. Con un’estensione di più di mille ettari, su una collina a Gaiole in Chianti, è un perfetto esempio di azienda agricola completa: il vino, anzitutto il Chianti Classico, è il prodotto bandiera, cui si affiancano l’olio extra vergine d’oliva biologico, il miele e la Cinta Senese.

CONSORZIO DOC SICILIA, pad. 2, area convegni
Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia rappresenta una realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino. Un risultato raggiunto grazie non solo a Grillo e Nero d’Avola ma, anche, a Frappato, Perricone e Catarrato. La Sicilia è infatti la prima regione d’Italia per superficie coltivata a uva da vino, con un potenziale produttivo di 600 milioni di bottiglie. L’anno scorso, tra doc e igt, la produzione è stata quantificata in 240 milioni di bottiglie. In questo contesto si inserisce il convegno economico in programma lunedì 8, alle ore 16, sul tema “Doc Sicilia e i mercati Italia, Usa e Germania, numeri e tendenze”, organizzato in collaborazione con Nielsen e Wine Intelligence con l’obiettivo di offrire una fotografia numerica e di percepito della doc Sicilia su questi tre mercati.
Inoltre, sono programmate master class in collaborazione con Vinitaly Intenrational Academy: lunedì dalle 10 alle 11 “Sicilia doc: alla scoperta di Grillo e Nero d’Avola”, in lingua inglese, che sarà replicata anche martedì, con appuntamenti alle 10 e alle 12:

CONSORZIO PIGNOLETTO, pad. 1, stand C11
Il Consorzio Pignoletto Emilia Romagna e il Consorzio Vini Colli Bolognesi, presso il padiglione Emilia Romagna, stand C11, presentano un intero territorio con un grande percorso di degustazione: circa 120 etichette, che dalla doc Pignoletto, prodotta nei territori che si estendono da Modena a Faenza, passa alla Colli Bolognesi Pignoletto docg, al vertice della piramide qualitativa, e alle tipologie della Colli Bolognesi doc – Bologna Bianco, Bologna Rosso, Barbera – prodotte nel territorio dei Colli Bolognesi. In pratica, il 95% della produzione del territorio dove Emilia e Romagna si incontrano. E, cioè, 14 milioni di bottiglie di vini doc dei Colli Bolognesi, realtà artigianali di produttori che negli ultimi anni hanno compiuto un decisivo passo nella direzione della qualità. Dal Bologna Bianco, frutto dell’incontro tra varietà internazionali (almeno il 50% Sauvignon) e locali, con la sua miscela sapida, fine ed elegante, Bologna Rosso (base minima 50% Cabernet Sauvignon), vino strutturato con tannini eleganti e aromi intensi. E la Barbera, della quale i Colli Bolognesi sono la principale area di coltivazione dopo il Piemonte, con le sue versioni frizzante, dal sapore asciutto e tannico, e ferma, quest’ultima sia d’annata che riserva (con 36 mesi di affinamento dei quali almeno 5 in bottiglia), con i suoi aromi complessi e speziati e il sapore morbido ed asciutto.
“I Colli Bolognesi possiedono uno straordinario panorama, oltre che essere eredi di una storia e di un patrimonio culturale unico – dice il direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi, Giacomo Savorini-. Un territorio conosciuto in tutto il mondo per la grande qualità del suo cibo e dei suoi vini, che oggi portiamo al Vinitaly nella convinzione che sapranno conquistare sempre più attenzione da parte del pubblico e degli operatori. Siamo sempre più convinti che la sinergia tra le cantine dei Colli Bolognesi e i grandi produttori del Consorzio Pignoletto sia la scelta giusta per valorizzare prodotti che stanno conquistando sempre più consumatori, sia in Italia che all’estero”. Non solo Pignoletto dunque, che è oggi uno dei vini più
interessanti della nostra industria vinicola, ma l’intera espressione di un territorio che da sempre è culla della viticultura”.

CONSORZIO VINI VENEZIA, pad. 4, stand E3
Martedì 9 aprile, alle ore 11, presentazione del Vademecum 2019 e novità relative A “BIOVENEZIA”, a cura del Consorzio Vini Venezia e del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco. Da 7 anni, questo Vademecum rappresenta lo strumento di riferimento per i viticoltori del territorio impegnati sul tema della sostenibilità ambientale e altre novità a cui le realtà consortili stanno lavorando, in particolare sul tema del Biodistretto della produzione e del biologico della Venezia centro-orientale. Il Consorzio è presente a Verona con sette aziende socie: Ai Galli, Le Rive Famiglia Bonato dal 1888, Borga, azienda agricola Casere, Terre Musa, Luigino Zago società agricola, Dissegna Vini.

FISAR, Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori (foto 4)
Sono 200 i sommelier FISAR protagonisti di Vinitaly and the City, il “fuori salone del Vino” che porta nel centro storico di Verona un fitto calendario di eventi pensati per le migliaia di appassionati che ogni anno affollano la città alla scoperta del mondo del vino e delle sue eccellenze. Quattro le enoteche a cielo aperto tra le strade della città, dove i sommelier sono impegnati nel racconto dei grandi terroir nazionali e internazionali, dei segreti della vinificazione e delle peculiarità organolettiche dei vini: Piazza dei Signori e Cortile Mercato Vecchio rispettivamente con i vini rossi Italiani e gli Champagne francesi selezionati da Nicola Pasino; l’Arsenale con le bollicine italiane e i grandi vini rossi italiani by Il Golosario e Piazza San Zeno, con oltre 150 etichette dei migliori vini bianchi e rosati italiani e un’ampia selezione di vini internazionali curata da Tannico e l’Enoteca Regionale della Valle d’Aosta.
“Sin dalla prima edizione abbiamo creduto nel valore di questa iniziativa e la nostra esperienza a Vinitaly and the City ci ha confermato che Verona è una città con un grande interesse nei confronti del mondo del vino – sottolinea Luigi Terzago, Presidente di FISAR –. Per il quarto anno consecutivo FISAR si conferma nel suo ruolo esclusivo di valido e competente partner per la promozione del patrimonio enologico italiano e internazionale”.

Gli appuntamenti di Fisar a Vinitaly:

domenica 7
ore 12.30, area del Ministero delle politiche agricole, consegna del premio alla comunicazione 2019 al giornalista Bruna Gambarotta, ideatore di Eat Parade di Rai 2;
ore 16.30, Pad. 10, sala C, centro servizi Bra, presentazione della guida “I migliori 100 vini rosa d’Italia” di Slow Food editore, a cura di Patrizia Loiola.

lunedì 8
Ore 13, area Ministero delle politiche agricole, sala degustazioni, “Villa Matilde, i custodi della
storia e artefici della rinascita del Falerno”, azienda Villa Matilde, modera Carlo Iacone e guida la degustazione Marco Barbetti di “Falerno del Massico rosso dop” delle annate 2018 – 2014 – 2013 – 2012;
ore 15, “La Scolca, 100 anni di Gavi e di emozioni”, modera Roberto Rabachino, guida la degustazione Marco Barbetti, di “Gavi dei Gavi” docg delle annate: 2017 – 2016 – 2015 – 2012.
Ore 16, “Ornellaia, la cantina tra le più iconiche al mondo. Modera Flavio Nuti, con la partecipazione del direttore dell’azienda Axel Heinz e Marco Barbetti che guida la degustazione dei vini Le Serre Nuove 2016 e 2013; e la verticale Ornellaia 2016, 2013, 2012, 2009.

FRANCIA, padiglione internazionale, stand B3-C3
Les Grands Chais de France fa il suo esordio a Vinitaly dopo i festeggiamenti, a Dusseldorf, dei suoi 40 anni di attività. A Vinitaly, il primo distributore in Francia sarà a disposizione dei buyer e dei professionisti di settore per un focus sulla produzione vinicola di 4 regioni francesi come la
Provenza, Alsazia, la Borgogna e il Bordolese e altri vini di produttori francesi distribuiti dalla proprietà stessa. Saranno quattro giorni di confronto durante i quali gli esperti delle differenti regioni francesi metteranno a disposizione tutto il loro savoir – faire per assicurare assaggi e racconti memorabili che avranno al centro il vino, il terroir di provenienza, la storia, la tradizione e, allo stesso tempo, l’evoluzione di questa azienda fondata nel 1979 da Joseph Helfrich.
Due le masterclass organizzate durante il salone verone. La prima domenica 7, dalle 11 alle 11.45, sulla Borgogna, guidata dalla maestria di Stephane Schaffer, che condurrà i partecipanti in un percorso sensoriale alla scoperta dei diversi territori come la zona del Mâconnais con il Domaine Mont Saint Gilbert Pouilly – Fuissé, per proseguire con lo Chablis del Domaine M. Carillon caratterizzato da aromi minerali, freschi e con piacevoli accenni di pietra focaia; si continua con il Volnay 1° Cru Les Santenots 2015 del Domaine M. Carillon, rotondo, ricco e denso, dai tannini fini. Conclusione della degustazione con Pommard 1° Cru La Platiere 2015 sempre del Domaine M. Carillon.
La seconda degustazione, sull’eleganza del Bordeaux, si terrà lunedì 8 aprile dalle 16 alle 16.45 con Gregory Jeanne, massimo esperto di questi vini, che farà assaporare tutta l’eleganza dei prodotti di questa zona: dal Cru 2015 di Château Lestage Simon , situato nel cosiddetto “Petit Pomerol du Medoc” a Saint-Seurin-de-Cadourne, e che grazie ai preziosi consigli di Michel Rolland in termini di vinificazione, offre un vino equilibrato e persistente; all’eleganza e ampiezza di Chateau De La Marque 2015 nel cuore dell’Haut Medoc , attraverso i sapori fruttati e ampi del Grand Cru Saint Emilion Chateau Cantin 2016, fino ad arrivare alle note speziate e di cacao del Clos Beauregad Pomerol 2015 .

GANCIA, pad. 10, stand B2
Al Vinitaly Gancia celebra l’Italia e la sua bellezza, presentando prodotti e nuove linee sempre più ispirati alla Drink Beauty, la filosofia con cui dallo scorso anno la casa spumantistica piemontese si presenta al pubblico. Farà così il suo debutto l’Alta Langa DOCG 36 Mesi Rosé, la nuova referenza Gancia che si aggiunge all’elegante collezione Alta Langa DOCG accanto al Brut e al Pas Dosé 36 Mesi, ai Brut Riserva 60 e 120 Mesi e agli altri spumanti Metodo Classico. Una gamma che sfoggia l’abito Drink Beauty e che rappresenta un tributo vivace, cangiante e raffinato alla bellezza delle vigne dell’Alta Langa, all’arte italiana, al vino e allo Spumante. La Drink beauty contagia, per la prima volta, anche la tradizionale linea di Pinot di Pinot. La casa spumantistica presenta in anteprima il nuovo pack del più classico degli spumanti, in linea con il restyling che ha investito nel 2018 tutta la gamma del Metodo Classico e Metodo Clarmat. A valorizzare i prodotti Gancia, lunedì 8 Aprile alle 15.15, ci sarà anche Bruno Vanzan, il barman italiano tra i primi 10 mixologist al mondo, che si esibirà nell’arte del flair bartending e nella realizzazione di due esclusivi cocktail realizzati con i prodotti icona di Gancia: Spumanti, Vermouth di Torino, Fernet, il nuovo Bitter Gancia e naturalmente Russian Standard Vodka.
All’Alta Langa DOCG 36 Mesi Rosé Gancia dedica una degustazione riservata ai giornalisti lunedì 8 aprile, alle ore 13 “Il Metodo Classico Gancia si tinge di rosa: la nostra verticale di eccellenze si arricchisce del nuovo 36 Mesi Rosé Alta Langa DOCG”.

GIUSTI WINE, pad. 8, stand D2
Protagonisti di questo Vinitaly saranno gli Asolo Prosecco Superiore DOCG, e la Recantina, un’antica varietà autoctona presente esclusivamente in quest’area, a rischio di estinzione, ma che Giusti, assieme ad altre aziende del territorio, ha recuperato e ora valorizza attraverso i vini proposti. La cantina presenterà in fiera le referenze più rappresentative, tra cui l’Antonio IGT Rosso del Veneto, l’Augusto Recantina DOC Montello, prodotto in purezza da uve Recantina, l’Umberto I Rosso del Veneto IGT, da sempre vino icona della cantina, affinato in barrique per 24-30 mesi. I visitatori potranno anche degustare uno degli ultimi nati dell’azienda Giusti, il delicato e fresco Giusti Rosé Spumante Brut, il cui blend unisce le uve Pinot Nero e Chardonnay alla Recantina. La Giusti Wine è una proprietà di Ermenegildo Giusti, imprenditore canadese originario dell’area, che nel 2000 ha deciso di valorizzare il territorio di Asolo e del Montello, vocato ai vini di qualità sin dall’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia. Partito da soli due ettari di vigneto, ha sviluppato con passione il progetto arrivando oggi a oltre 70 ettari vitati, distribuiti in 10 tenute e circa 100 complessivi di proprietà, e avviando progetti importanti di promozione del territorio, come l’enoturismo, il recupero dell’antica Abbazia di Sant’Eustachio (1062), dove nel XVI secolo Monsignor Della Casa scrisse Il Galateo e la prossima realizzazione di una avveniristica ed ecosostenibile cantina ipogea.

HOFSTATTER, Padiglione 6, stand D3
Presenta il nuovo Oberkerschbaum Sauvignon che nasce tra le vette dell’Alto Adige sulle tracce di Albrecht Dürer; i Riesling dell’azienda recentemente acquistata in Mosella, dove le pendenze toccano anche il 60%, ; il Michei di Michei, un inedito Müller Thurgau che esprime la viticoltura di alta montagna di Maso Michei, situato in Trentino, a 823 metri s.l.d.m. Insomma, un Vinitaly all’insegna della viticoltura eroica per la tenuta Hofstätter di Tramin, guidata da Martin Foradori Hofstätter.
Oberkerschbaum Sauvignon è la selezione di una particella del maso Oberkerschbaum, situato a circa 800 metri, dove le uve maturano lentamente, raccolte ad autunno e danno al vino caratteristiche uniche e ricercate. Questa tenuta offre una vista incantevole sulle ripide pareti rocciose della sponda dell’Adige: un panorama che incantò anche Albrecht Dürer.
La seconda novità è il Michei di Michei Müller Thurgau dell’omonimo maso che si trova a 823 metri d’altitudine, in una posizione unica alla fine della Valle dei Ronchi, sopra alla pittoresca IL
cittadina di Ala. Un esempio di viticoltura eroica d’alta montagna: i grappoli si raccolgono a mano e si trasportano lungo versanti che passano dai 790 ai 850 metri sul livello del mare e la potatura avviene solitamente tra filari coperti di neve. In suoli come questi – dice Martin Foradori Hofstätter – anche le vigne sono eroiche perchè non devono resistere solo a un clima montano, più rigido rispetto a quello del fondovalle, esse devono anche affrontare terreni magri e ghiaiosi, maturando così uve capaci di dare vita a vini dal carattere forte e dalla personalità marcata>>.
L’altra novità sono i Riesling provenienti dai ripidi pendii della Saar – Mosella, nell’anfiteatro naturale denominato “Bockstein” e nel vigneto “Kupp” situato sopra la cittá di Saarburg, con il marchio Dr. Fischer – Hofstätter Mosel, una tenuta storica e ricca di tradizione della Saar, fiume affluente della Mosella. Si tratta di 2 ettari con vigne che superano i 70 anni di età.

INTORCIA, pad. 2, stand C55
#LovingMarsala presenta …Enjoy Marsala attraverso una serie di iniziative all’interno dello stand Intorcia, con percorsi tematici sensoriali, MasterClass, degustazioni tecniche e di
avvicinamento al vino Marsala, i mixology moments con l’anteprima HeritageTime con i nuovi
cocktails preparati dal bartender Roberto Tranchida. Appuntamento irrinunciabile per condividere
i successi ed i riconoscimenti che hanno visto premiare il lavoro di tre generazioni della famiglia Intorcia.
I Marsala saranno degustati con le intriganti emozioni pensate dallo chef Peppe Agliano e il mastro gelatiere Stefano Guizzetti, raccontate dal sommelier Franco Rodriquez. Fra le novità, l’ anteprima del Marsala 2015 Superiore Rubino e le degustazioni Vegan. Cioccolato e Parmigiano Reggiano saranno protagonisti anche in questa edizione, grazie alla rinnovata collaborazione con due marchi di valore assoluto, come quello del Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Cioccolato di Modica prodotto dalla prestigiosa Antica Dolceria Bonajuto.

LA LECCIA, pad. 9, stand C11, post. 16
Leccia si trova a Montespertoli, circondata da boschi di proprietà. Alla guida sono Paola, Sibilla e Angelica Bagnoli, tre donne rappresentanti di una famiglia ancora oggi straordinariamente unita: la famiglia Bagnoli, fondatrice e ancora proprietaria al 100% del marchio Sammontana. Acquistata negli anni Settanta, oggi la Leccia punta in particolare sul Sangiovese, che vinifica sia nelle espressioni più classiche del territorio che in versione “bollicine”. Biologica certificata dal 2019, produce anche olio extravergine di oliva di qualità superiore e miele ottenuto dalle proprie arnie.
Al Vinitaly, l’azienda presenta in anteprima il Gòta Rossa, la riserva ottenuta in prevalenza da Sangiovese e in piccola parte da Merlot, e il Cantagrillo Bianco di Toscana IGT, un Trebbiano in purezza che riprende metodi di vinificazione tipici della tradizione: una parte del vino viene affinata in piccole botti di acacia, rovere, ciliegio e gelso per ottenere una cuvée esclusiva da unire con la parte affinata in acciaio.

LOMBARDIA, PalaExpo, 1° piano
Oltre 200 espositori, 2mila etichette in degustazione e un ricchissimo calendario di eventi, il Padiglione Lombardia, realizzato con un accordo di programma tra Regione e Unioncamere, occuperà uno spazio espositivo di 8.500 metri quadrati complessivi, per valorizzare un territorio unico per varietà di climi, ambienti e terroir.
Saranno comunque i Consorzi di tutela dei vini a giocare, insieme alle Istituzioni, il ruolo di custodi e promotori di una qualità sempre più apprezzata non solo in Italia, ma anche all’estero, che buyer, operatori e giornalisti potranno approfondire durante Vinitaly. I consorzi presenti sono: Consorzio Botticino DOC; Consorzio Cellatica DOC; Consorzio Tutela Lugana DOC; Consorzio Montenetto; Consorzio Franciacorta; Consorzio Moscato di Scanzo; Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese; Consorzio Tutela Vini di Valtellina; Consorzio Tutela Valcalepio; Consorzio Vini igt Terre Lariane; Consorzio Vini Mantovani; Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano; Ente Vini Bresciani; San Martino della Battaglia DOC; Consorzio Valtènesi Riviera del Garda Classico.
Gli eventi, invece, si svolgeranno al 2° piano del PalaExpo. Fra gli eventi programmati, segnaliamo, per esempio:

Domenica 7 Aprile
10.30, Convegno LA PIETRA NARRA…EMOZIONI DI VALTELLINA TRA INGEGNO UMANO, AMBIENTE NATURALE E PRODOTTI D’ECCELLENZA, organizzato dal Consorzio Tutela Vini di Valtellina;
14.00, DEGUSTAZIONE FRANCIACORTA E GRANA PADANO RISERVA, organizzato da Regione Lombardia, Consorzio Franciacorta e Consorzio Grana Padano;
15.00, Convegno FORME E VALCALEPIO: BERGAMO CAPITALE EUROPEA DEI FORMAGGI, organizzato da Regione Lombardia, Consorzio Valcalepio e FORME.
16.30, Convegno TESTAROSSA LA VERSA, FASCINO MILLESIMATO, organizzato da Consorzio Vini Oltrepò e La Versa.
Lunedì 8 Aprile
10.00, Convegno STELLE BLU DEL MEDITERRANEO, organizzato da Consorzio volontario vino DOC San Colombano al Lambro;
11.00, DEGUSTAZIONE VALTÈNESI CHIARETTO: PROTAGONISTA NEL PATTO DEI VINI ROSA ITALIANI, organizzato da Consorzio Valtènesi;
14.00, presentazione VALTELLINA WINE TRAIL – 7° EDIZIONE, organizzato da Consorzio Tutela Vini di Valtellina;
15.00, Degustazione TOP LOMBARDIA SELEZIONE GAMBERO ROSSO – LE 10 GRANDI BOLLICINE LOMBARDE, organizzato da Regione Lombardia e Gambero Rosso;
16.30, presentazione di MILANO WINE WEEK, organizzato da Regione Lombardia e Milano Wine Week.
Martedì 9 Aprile
13.00, presentazione ARMONIE D’OLTREPÒ: SI VIAGGIA IN CAROVANA. AL GIRO!, organizzato da Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese in collaborazione con RCS Sport;
14.00, PREMIAZIONE E CONSEGNA DIPLOMI GUIDA PROSIT, organizzato da O.N.A.V.;
15.30, convegno VINO E STORIA DEL SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA 160 ANNI INSIEME, organizzato da Consorzio San Martino della Battaglia DOC.

MIONETTO, pad. 4, stand B3
Una delle più note aziende protagoniste della valorizzazione del Prosecco, arriva alla 53esima edizione del Vinitaly, con una grande novità, la presentazione, lunedì 8, alle ore 14, il “Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive di Collalto Millesimato Demi-Sec” (foto 5): un nuovo raffinato spumante che va ad arricchire la Luxury Collection di Mionetto, l’innovativa linea di eccellenza che in Italia è dedicata esclusivamente al canale Ho.Re.Ca.
Il “Rive di Collalto” è pura espressione dello stile enologico unico della Cantina e della sua ultracentenaria tradizione. Un vino sapientemente ottenuto da uve Glera raccolte rigorosamente a mano, nelle “Rive” della frazione di Collalto – Susegana, vigneti adagiati su vocati pendii nel cuore della DOCG di Valdobbiadene dove la resa per ettaro è ridotta rispetto al resto dell’area di produzione. Dal caratteristico colore giallo paglierino brillante, spuma fitta, perlage fine persistente e una aromaticità amplificata dalla presenza del Pinot Grigio. Inoltre, sempre lunedì, il “Rive di Collalto” e il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG saranno protagonisti di dolcissimi “show cooking” del pastry chef Alessandro Servida, che delizierà i presenti con dei dessert sapientemente abbinati ai due vini.
Il Vinitaly sarà anche l’occasione per brindare alle ottime performance economiche della Cantina. Nel 2018 Mionetto S.p.A. ha realizzato una crescita a doppia cifra (+10% rispetto all’anno precedente) con ricavi che superano gli 86 milioni di euro e oltre 29,5 milioni di bottiglie vendute.

MONTELVINI, pad. 4, stand E6
Domenica 7, alle ore 12, verrà svelata in anteprima la prestigiosa bottiglia “Asolo Prosecco Superiore DOCG Limited Edition 1881” realizzata dalla designer Chiara Andreatti. Seguirà light lunch firmato dallo chef stellato Graziano Prest del Ristorante Tivoli di Cortina.
Nella stessa occasione, sarà possibile scoprire anche in nuovi progetti di Montelvini, azienda vitivinicola fra le più dinamiche del panorama italiano. Tant’è vero che al recente ProWein, a Dusseldorf, ha presentato altre tre referenze riservate al canale HO.RE.CA, che si caratterizzano per longevità e eleganza olfattiva come il Prosecco Treviso Doc Brut (foto 5), il Prosecco Treviso Doc Spago frizzante e il Prosecco Treviso Doc Cuvée, che rendono omaggio all’amore per le bollicine e forte espressione del territorio e del vitigno Glera che questa antica azienda di Venegazzù coltiva da 135 anni. Valorizzando anche un territorio dove il Glera permette di ottenere bollicine pregiatissime come la prestigiosa collezione Serenitatis, punta di diamante della Cantina, frutto di un’attenta selezione delle uve coltivate sui Colli Asolani, t. Al ProWein lo stand di Montelvini sarà pronto ad accogliere i visitatori per raccontare l’anima di Asolo attraverso momenti di convivialità ed esperienze gustative uniche dello spumante italiano più conosciuto al mondo. Per l’azienda trevigiana si tratta di un periodo di grande crescita e sviluppo, tant’è che la guida internazionale Gilbert & Gaillard, ha assegnato 90 punti all’Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Brut – Collezione Serenitatis, mentre l’Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut – Collezione Serenitatis ha conquistato la medaglia d’oro al The World’s Finest Glass of Bubbly Awards 2018.
Il 2018, poi, è stato un anno molto positivo per Montelvini, che ha registrato un fatturato pari a 25 milioni di euro con un aumento del 40% negli ultimi quattro anni e con 6 milioni di bottiglie vendute in tutto il mondo, visto che l’espansione all’estero è in crescita, oltre che a potenziare ulteriormente i principali mercati di riferimento che sono Giappone, Stati Uniti e Russia.
Gli altri appuntamenti di Montelvini al Vinitaly sono lunedì, alle ore 12.30, con Eleonora Pedron per il Vigneto Ritrovato che riguarda un progetto nel cuore della docg Asolo Montello; nonché gi incontri quotidiani sul tema “Alleati in vigna 2019”.

ONAV, pad. 10, isola 7
Ben 19 le degustazioni e gli incontri organizzati per questa edizione del Vinitaly dall’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Visto il successo dello scorso anno e alla luce della recente alleanza con l’Associazione Sommellerie Professionale Italiana, torna domenica 7 aprile, dalle ore 15, “ONAV e ASPI: approccio organolettico al vino differente, ma complementare”: degustazione congiunta condotta dal Presidente Vito Intini e dal Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini, che porteranno interpretazioni diverse in funzione delle rispettive competenze (Sala B – Pad. 10, 1° piano).
Lunedì 8 aprile, alle ore 15.15, un interessante incontro “Concorsi enologici: un confronto tra pari ancora attuale”, con il professor Vincenzo Gerbi, presidente del Comitato Scientifico ONAV e, a seguire, la degustazione dedicata ai 6 vini vincitori del 44° Concorso enologico Premio Marengo DOC e agli altri 6 vincitori del 46° Concorso enologico Douja D’Or (a cura delle CCIAA di Asti e Alessandria).
Ampio spazio, infine, sarà dato alle Delegazioni regionali e locali ONAV, impegnate a promuovere interessanti degustazioni monotematiche, nell’ambito dell’iniziativa “Vinitaly lo facciamo noi”. Tra gli eventi, lunedì 8 aprile alle ore 15 “I vini di Totò”, a cura della sezione ONAV Avellino, in collaborazione con la Cantina San Paolo Claudio Quarta ed Elena Anticoli De Curtis: presentazione e degustazione delle due etichette che nascono da vitigni autoctoni e che sono ispirate all’indimenticabile Totò, il Totò Bianco e Totò Rosso. Martedì 9 aprile, alle ore 14, al Palaexpo Lombardia (Sala polivalente Stand E4), ONAV Lombardia premierà e consegnerà i diplomi ai vini che hanno ottenuto “Tre Prosit” nella Guida Prosit, la Guida perpetua dei vini d’Italia, unica nel suo genere perché tutte le etichette vengono degustate alla cieca da autorevoli Assaggiatori ONAV e perché non prevede alcun sostegno economico da parte delle aziende.

Di questo Autore