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Il negroamaro è un vitigno salentino a bacca rossa che si rivela molto versatile in quanto origina un’ampia gamma di vini, vale a dire rossi che possono essere concentrati e complessi oppure agili e di pronta beva, ma anche rosati e spumanti.

I rosati del Salento sono tra i più apprezzati d’Italia grazie all’ampiezza aromatica e alla struttura.

Rohesia Salento IGT Negroamaro Rosato è prodotto dalla Vinicola Cantele,  Azienda che abbiamo presentato qui.

Ma per meglio contestualizzare il vino occorre dire che la famiglia Cantele, di origine veneta, si trasferisce in Puglia nel 1950. Nel 1979 Augusto Cantele, enologo formatosi alla scuola di Conegliano Veneto, con il padre e il fratello fonda l’attuale Azienda a Guagnano, nel cuore del Salento, comune vicinissimo a Salice Salentino, in provincia di Lecce e non lontano dal Brindisino. Augusto, forte anche della esperienza maturata attraverso alle precedenti collaborazioni con alcune aziende nel nord italiano, conferisce ai vini un’impronta internazionale e pertanto vinifica, per esemplificare, uve chardonnay utilizzando per l’affinamento le barrique. Impronta, seguita oggi dai figli adottata anche per i vitigni autoctoni così da ottenere vini eleganti, definiti dall’equilibrio di zuccheri residui, acidità, tannino, alcol e Rohesia Negroamaro Rosato del Salento IGT è un valido esempio.

Per produrlo le uve negroamaro dopo la raccolta, sono pressate e lasciate macerare a freddo, ossia a 10-12 °C per 24 ore, per trasmettere i caratteri varietali dell’uva al mosto e al tempo stesso limitare l’estrazione dei tannini. La fermentazione del solo mosto si svolge in acciaio a temperatura controllata. Il vino ottenuto matura sui lieviti nobili per circa 4 mesi prima di essere imbottigliato.

Note gustative
Colore oro rosso con riflessi ramati.
Al naso è ampio, fruttato con ricordi di ciliegia e di piccoli frutti, oltre che di melagrana e nota vegetale di elicriso cui si unisce un delicato profumo di rosa mattutina.
In bocca è morbido, rotondo, con sorso ben equilibrato dalla vena fresca; note saline che si integrano a nuance di pasticceria appena accennate e sul finale un ritorno fruttato di fragola. Acidità e tocchi salini, più in generale minerali, conferisco eleganza alla beva.

Abbinamenti
Accompagna carni bianche alla griglia, formaggi di breve e medio affinamento, ma è da provare con le zuppe di pesce, con le triglie di scoglio in guazzetto e in genere con prodotti ittici saporiti. Il calice servito a 10-12 °C si rivela un rinfrescante aperitivo.

Conclusioni
Rohesia Negroamaro Rosato rappresenta il coté elegante dei rosati salentini in quanto sa coniugare l’immediatezza propria dei vini improntati sulla bevibilità, con una complessità pulita, nitida, fresca. Degustandolo si coglie l’identitarietà territoriale, ma al tempo stesso uno stile che ne connota la compiutezza.

 

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