L’Amarone, più di altri, ha una platea trasversale di appassionati: piace agli uomini che cercano nel vino la salda struttura, alle donne che lo apprezzano per la potenza espressa con garbo, ai govani che cercano nel vino emozioni e a un pubblico attempato per la suadenza del sorso.
E ora gli appassionati di Amarone potranno apprezzarlo in una due giorni il 4 e il 5 febbraio al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Entra infatti in scena Amarone Opera Prima la kermesse è organizzata dal Consorzio Vini Valpolicella, e se trova nell’inverno la stagione naturale, è un vino la cui versatilità è sorprendente e alla giusta temperatura accompagna anche le grigliate estive. E ciò grazie alla capacità di coniugare complessità e bevibilità.
All’ Amarone Opera Prima a Verona, i riflettori saranno puntati sull’ultimo step della candidatura della “tecnica dalla messa a riposo delle uve della Valpolicella” a patrimonio immateriale dell’Unesco, con i contributi di Pier Luigi Petrillo, professore e direttore della cattedra Unesco sui Patrimoni culturali immateriali dell’Università Unitelma Sapienza di Roma e di Elisabetta Moro, professoressa ordinaria di Antropologia culturale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
La prima giornata comincerà per la stampa alle 12.30, mentre dalle 16.30 alle 19.00 Amarone Opera Prima aprirà anche agli operatori e ai wine lover che potranno replicare i tasting il giorno successivo, domenica 5 febbraio, dalle 10.00 alle 19.30 (ingresso a pagamento riservato ai maggiori di 18 anni. Ticket: 35 euro in prevendita e 40 euro nelle giornate di manifestazione). Le degustazioni si terranno agli stand dei produttori.
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