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Si è conclusa da pochi giorni la prima edizione di Avvinamenti,  lasciando l’impressione che si sia trattato di un numero zero, di una prova generale di un grande progetto partito or ora.

Ma intanto, è utile fare un bilancio della cinque giorni milanese che si è appena svolta e che abbiamo seguito dalla nascita, ossia dalla conferenza stampa di presentazione oltre ad aver partecipato a più momenti del fitto calendario composto da dinner cocktail, cene, master class (foto 1) e banchi di assaggio (foto 2).

E il bilancio evidenzia subito un primo dato, che riteniamo importante, ossia la partecipazione nella sede di Phyd in via Tortona 31 di 1500 persone.
Hanno partecipato complessivamente 35 cantine selezionate dagli organizzatori, i quali vogliono guardare avanti desiderosi di lavorare per la continuità e la crescita del concept nelle sue diverse declinazioni. Come abbiamo già avuto modo di precisare, Il progetto, è nato da un’idea di Daniele Sottile e sviluppato insieme a Luca Carraro e Sergio Ronchi.

Ed è Luca Carraro a esporre una prima considerazione: “Ci piace considerare le prime bellissime 5 giornate da poco trascorse come il vernissage di una mostra permanente che andrà avanti fino alla prossima edizione del 2024 alla quale stiamo già lavorando. Siamo rimasti molto favorevolmente colpiti da quanto i produttori di vino presenti abbiano apprezzato e raccolto il messaggio della partnership e credo di poter dire che siamo riusciti nell’intento che ci eravamo prefissati: Avvinamenti non è stato vissuto semplicemente come un’occasione di degustazione tra le tante, ma come l’inizio di un progetto articolato, con una visione di ampio respiro e una continuità reale e concreta.

L’atmosfera che abbiamo respirato durante tutte le 5 giornate ci ha convinto che un elemento importante del successo registrato è stato anche la dimensione contenuta di questa manifestazione che ha consentito a tutti di coglierne l’energia e assaporarne il mood elegante, da ‘capsule collection’. La selezione di un numero ristretto di protagonisti che condivide certe caratteristiche in termini di filosofia produttiva, numero di bottiglie, passione per il prodotto, conduzione familiare, eccellenza qualitativa resterà quindi sicuramente un focus di Avvinamenti. Anche il concetto di ‘Casa Avvinamenti’ si è rivelato un nostro grande elemento di forza perché lo spazio di via Tortona 31, che ha colpito tutti per la grande attenzione al design e all’innovazione, resterà casa nostra e quindi anche casa dei produttori nostri partner che già ci hanno fatto richieste per nuovi piccoli eventi mirati nel corso dei prossimi mesi. Quello che ora vogliamo fare è dare continuità ad Avvinamenti durante tutto l’anno qui in via Tortona, ma anche riuscire a trasportare lo stesso mood in altri posti, purché sempre coerenti con il progetto, come nel caso di Canottieri Lario a Como.

Infatti oltre a Milano, Avvinamenti è presente anche a Como alla Canottieri Lario (foto 3 il ristorante), gioiello dell’architettura razionalista anni trenta affacciato sul lago che sarà teatro di prossime iniziative.

Sia in via Tortona 31 sia da Canottieri Lario i vini dei produttori partner avranno la possibilità di essere proposti in maniera permanente in carta vini o in occasione di singoli incontri conviviali e percorsi gastronomici. A Canottieri Lario si va in scena già il 1 marzo con una cena dedicata a Costa Tirolo, per proseguire il 22 marzo con Il Colombaio, il 5 aprile con Monteruello, il 19 aprile con Crodarossa, il 3 maggio con Cantine Colosi. Mentre tra i primissimi incontri milanesi, con date ancora da definire, ci saranno una masterclass dedicata a Palmeri e un evento con Pagnoncelli Folcieri oltre alle cene che avranno come protagonisti Tenuta di Ghizzano, Seirole, Le Rogaie.

A breve tutti gli aggiornamenti su date, tariffe e modalità di acquisto biglietti cliccando qui.

Di questo Autore