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Si celebra oggi la Giornata Internazionale della Birra. Una bevanda che è, indubbiamente, sempre più apprezzata in tutti i periodi dell’anno. Tant’è vero che dai dati di vendita appena diffusi da Assobirra, l’associazione che rappresenta il 90% della produzione di birra italiana, risulta che le vendite sono in aumento del 4,63% su gennaio 2018, del 5,18% su marzo dello stesso anno, del 5,82% su aprile, per un complessivo +2% sull’intero primo semestre 2018.

E, sempre secondo Assobirra, sono 77 su 100 gli italiani che abitualmente bevono birra, con un consumo pro capite di 33,6 litri, aumentato del 3,2% rispetto al 2018. Il 48,3% dei consumatori la preferisce durante i pasti, la birra. La stagione estiva resta comunque il momento ideale per degustare questa bevanda, in particolare la lager, cioè la “bionda” per eccellenza; si difendono bene anche le corpose birra di Abbazia, le profumate Weizen e quelle prodotte dai birrifici artigianali.

Siccome l’estate è il momento ideale per pasteggiare con la birra, Assobirra ha lanciato una sorta di vademecum per “aiutare” i consumatori a godere al meglio i piaceri offerti dalla bevanda. E, si comincia dal modo di conservare la birra. Perché, risulta dall’indagine “Gli Italiani e la birra” realizzata da AstraRicerche per AssoBirra “La degustazione inizia molto prima di stappare la bottiglia: una corretta conservazione è fondamentale per preservare intatte tutte le qualità organolettiche del prodotto. Il primo suggerimento è evitare di esporre la birra a sbalzi di temperatura elevati. In casa va conservata in posizione verticale, preferibilmente in un luogo fresco, asciutto e in penombra: la birra è un prodotto vivo, per rallentarne il processo di invecchiamento va evitata l’esposizione alla luce diretta e, dettaglio da non trascurare, va bevuta entro la data di scadenza sempre indicata sulla confezione. Dopo l’apertura, inoltre, andrebbe consumata entro pochi giorni, per preservarne la ricchezza aromatica.

La giusta temperatura. Un errore comune è quello di servire la birra ghiacciata: la birra va servita fresca, seguendo la temperatura di servizio indicata in etichetta. Ogni birra, infatti, ha una temperatura ideale che aumenta gradualmente con l’aumentare del grado alcolico e della corposità. Ad esempio, le birre chiare e più leggere, come Pils e Lager, andrebbero servite tra 5 e 9 gradi, per le Weizen è consigliabile una temperatura tra 8 e 10 gradi, che può raggiungere i 12 per le Bitter Ale e salire fino ai 15 gradi per birre dal corpo più strutturato, come le Abbazia.

A ogni birra il suo bicchiere
Il miglior modo per bere una birra è il bicchiere, bevendo dalla bottiglia infatti si perde l’80% del gusto e del piacere della degustazione. Il bicchiere di vetro trasparente è quello che meglio
consente di apprezzare il colore della birra in tutte le sue sfumature. Anche forma, spessore e
dimensione del bicchiere sono elementi importanti, perché permettono di valorizzare le peculiari
caratteristiche organolettiche della birra e di gestire al meglio la schiuma. Quale bicchiere scegliere quindi per i diversi stili birrari? Il calice a tulipano, usato spesso per le degustazioni, è indicato per Lager e Pils, birre ricche di schiuma, perché la forma ristretta all’imboccatura impedisce di traboccare. La coppa, dalla forma sferica e aperta, permette di valorizzare birre più aromatiche, come le Abbazia. La pinta, dalla particolare forma di cono rovesciato con slargo subito sotto il bordo che impedisce la formazione di schiuma, nasce per il servizio della Ale, birra che richiede una quantità limitata di schiuma. Perfetto il flûte per mantenere la vivacità di birre particolarmente frizzanti; mentre il classico boccale ha il pregio di mantenere la temperatura della birra grazie allo spessore del vetro ed è utilizzato per le Lager bavaresi.

La degustazione, sorsi di piacere
Riempito il bicchiere, è giunto il momento della degustazione, vero piacere che coinvolge tutti i sensi. Per sorsi perfetti, bisogna portare il bicchiere verso la bocca e non viceversa, per evitare di bere la schiuma “aspirandola” dall’alto. Così facendo, la birra scivola sotto la schiuma, che viene trattenuta dal labbro superiore. La birra inoltre andrebbe degustata a grandi sorsi, così da coprire in modo uniforme il palato e attivare tutte le papille gustative. Da non dimenticare, infine, di tenere il bicchiere dal basso per evitare di scaldarlo e alterare così la temperatura della birra.
A questi consigli AssoBirra è arrivata con la ricerca commissionata ad AstraRicerche, realizzata tramite 1364 interviste ad un campione di individui – uomini e donne – fra i 18 e i 70 anni. La scelta di AssoBirra è dettata dal fatto che l’associazione oltre a svolgere compiti di rappresentanza istituzionale, promozionali e di sviluppo, è pure incaricata di valorizzare l’immagine della birra e a questo scopo, oltre a promuovere studi e ricerche su tutti gli aspetti legati al mondo birrario, promuove anche campagne di relazioni pubbliche finalizzate alla crescita della cultura della birra e all’educazione ad un consumo responsabile.

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