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Boffi Solferino apre nel 1998 come showroom dedicato al bagno; da allora inaugura una cinquantina di negozi sparsi in tutto il mondo. Nel proprio percorso di crescita Boffi amplia le proprie competenze e diventa punto di riferimento per gli arredi di altri ambienti della casa. Allo showroom di via Solferino, 1300 metri quadrati progettati e realizzati da Piero Lissoni, nel 2010 si aggiunge un appartamento, che riproduce un vero e proprio ambiente domestico totalmente progettato e arredato da Boffi. Attento alle eccellenze a 360 gradi, Boffi ha più volte ospitato “Di che pasta siamo” progetto itinerante nato per sua volontà su un’idea di Paola Barzanò, e accolto nei propri showroom di tutto il mondo per promuovere il meglio del design italiano e dell’enogastronomia anche all’estero. Il primo ottobre “Di che pasta siamo” è approdato nuovamente in via Solferino con per tema la montagna: storie di cucina e di passioni. La montagna, non è un luogo comune, è un insieme di identità, tradizioni e passione, un territorio ricco di prodotti uniti da un legame profondo, un rapporto forte con lavoro, passione, stratificato e modificato nel corso delle generazioni.

E’ questo il mood che si è respirato girando per il piano superiore dello show room, che ha visto lo chef stellato Karl Baumgartner, Ristorante Schönek, di Molini di Falzes in Val Pusteria (Bolzano) proporre preparazioni in grado di riprodurre profumi, sapori e caratteristiche della montagna, non senza alcune delle contaminazioni mediterranee che caratterizzano la sua cucina. Per l’occasione ha realizzato: Insalata di canederli allo speck della Val d’Ultimo (del Maso Aussererbhof di Heinrich Pöder) con scaglie di Parmigiano Reggiano (del Consorzio Vacche Rosse) e aceto balsamico (Il Borgo del Balsamico); Carbonara di prosciutto cotto (di Branchi Prosciutti) con salsina calda di pomodoro e chips croccanti; Risotto ‘Acquerello’ d’alpeggio (con formaggio Degust) con erbe e fiori di alta montagna; Filetto di salmerino affumicato (Agricola Sterpo) su crema di rape rosse, uova di quaglia e maionese al yuzu; Canederlo di ricotta (di Degust) nella zuppetta di albicocche (di Alpe Pragas) e Biscottini Linzer (di Tortatelier) con composta di lamponi (di Alpe Pragas). Tutto accompagnato dal pane biologico, realizzato con cereali antichi, del panificio Profanter di Bressanone.

Presenti anche i produttori di tutte le materie prime utilizzate con i propri banchi d’assaggio, per raccontare di persona agli invitati la storia delle proprie aziende e delle proprie passioni, oltre agli specialisti dei tartufi toscani, Savini Tartufi a Levi Prosciutti di San Daniele e Marino Pasquini che produce in legno morse per prosciutti e altri complementi per le cucine.

Non potevano mancare gli spumanti di Arunda, l’azienda vitivinicola più alta d’Europa; molto apprezzati anche i vini della cantina umbra Morami, e dell’altoatesina Abbazia di Novacella, con la birra di 32 via dei Birrai e l’acqua pura Plose, serviti nei calici e nei bicchieri Zafferano.

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