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Fabrizio Gallo, contitolare dell’azienda vinicola isontina Masùt da Rive, ha proposto al ristorante Trussardi alla Scala una verticale di Pinot nero, preceduta da una degustazione di Chardonnay del 2005, in abbinamento a piatti creati appositamente dall’Executive Chef del Trussardi Roberto Conti. I Pinot presentati (dal 2005 al 2012) hanno di fatto documentato l’evoluzione avvenuta di annata in annata, che li ha sempre meglio caratterizzati grazie all’acquisizione delle caratteristiche più nobili delle uve. A chiudere la verticale il Pinot Nero Maurus 2012, sicuramente la referenza che meglio esprime la complessità del vitigno. Per produrlo l’uva è diraspata, pigiata e messa in recipienti piccoli per mantenere piuttosto bassa la temperatura di fermentazione in modo da valorizzare al meglio le caratteristiche varietali. Il vino è affinato in barrique nuove da 300 litri per un periodo di 12 – 18 mesi, quindi in bottiglia per un anno. Alla degustazione ha colore rosso rubino con riflessi leggermente granati. Il profumo è fruttato con sentori di ribes, di ciliegia, di mirtillo e leggere note speziate, in particolare di vaniglia. Il sapore è fresco, fruttato con ricordi di prugna matura, ancora di ciliegia, un vago sentore di fragola e tannini ben intessuti, decisamente morbidi. Maurus è stato abbinato al piatto Manzo del Nebraska, zucca, porcini e castagne (nella foto). Più in generale si accosta, servito a 16° C di temperatura, a piatti di carne rossa e a formaggi lungamente affinati.

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