Nella narrazione dei vini un aspetto di sicuro interesse è l’abbinamento. Ovviamente sapere quali uve animano un vino e le caratteristiche organolettiche costituiscono notizie utili e imprescindibili imprescindibili. Ma l’assaggio e il successivo abbinamento rappresentano i momenti, le fasi di maggior piacevolezza, le più gaudenti. Ovviamente se i protagonisti dell’accoppiamento sono di alto profilo.
Per esempio Poggilarca è un vino toscano, un Carmignano Docg Tenuta di Artimino di cui abbiamo scritto qui, prodotto con uve sangiovese cui si uniscono le internazionali cabernet sauvignon e merlot.
Il pigiato è lascito lungamente macerare quindi la massa è equamente suddivisa tra botti grandi e barrique, dove affina per 10 mesi.
Il vino è allora assemblato e, una volta imbottigliato, prosegue l’affinamento per 4-6 mesi.
Nel calice possiede:
colore rosso rubino di buona intensità;
al naso ricordi fruttati, nuance floreali e sentori speziati;
in bocca è equilibrato, fresco con tannini presenti, ma ben integrati e note vanigliate.
Abbinamento
Poggilarca è un rosso complesso, avvolgente da degustare a 16-18 °C con piatti a loro volta concentrati, saporiti come lo stracotto cucinato utilizzando lo stesso vino, ossia il Carmignano. La preparazione è accompagnata da un tortino di patate e zucca.
Una grande portata con un grande vino sono di buon auspicio per trascorrere una confortevole quanto ospitale serata.