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Gli chef Carlo Andrea Pantaleo del Milano 37 di Gorgonzola, Michele Mauri de La Piazzetta di Origgio Varese, Fabio Silva del Derby Grill di Monza, e i padroni di casa Salvatore e Vincenzo Butticè del Ristorante Il Moro di Monza tutti schierati in plotone compatto nelle cucine a Monza, si sono impegnati in una serata speciale, divertendosi e facendo appassionare una platea eterogenea durante una recente serata.

Il ristorante Il Moro ha presentato ospiti della serata, le promotrici e protagoniste di due centri di assistenza diurni per persone colpite da Alzheimer, sensibilizzando ulteriormente la platea.
E’ stato lanciato un bel messaggio di solidarietà e impegno. Una iniziativa pensata col cuore. Il ricavato della cena è andato ai centri di Monza che accolgono 60 persone dal lunedì al venerdi.

Parto dalla fine della cena perché il pre dolce non era un dolce bensì una scoperta del nostro capitale gusto olfattivo.
Una Boccata di freschezza, di Salvatore e Vincenzo Butticè (foto 1), un soffio di primavera, con salicornia, zenzero, kiwi, arancia, mango mirtillo e cocco. La macedonia mimetizzata dai geniali fratelli Butticè; l’hanno interpretata come un passaggio, un viaggio di scoperta. La struttura del piatto prende a schiaffi la bocca, solletica il palato rigenerati, rinfrescati dalle articolate acidità e aromaticità.
Un piatto gluten free, senza lattosio. Sbalorditivo e sorprendente piacevolezza.

Il dolce vero e proprio è stata Chiusura in dolcezza: mela e noci di Fabio Silva. La costruzione di una composizione di 4 tipologie di mele (foto 2). Lo chef ha voluto dare il ricordo della mela grattugiata delle 4 p.m. di pomeriggi di noi bambini (20 anni fa…)
Un tocco di karkadè, noci pekan cotte con burro di cacao, sopra la composta di mele, la decorazione delle 4 mele essiccate che parevano biscotti

Proseguiamo ops, retrocediamo con:
Ombrina, patate e carciofo di Carlo Andrea Pantaleo (foto 3) abbinata con Malvasia secca di Pecorari, azienda conosciuta in Friuli, si fonde esaltando con delicatezza l’ombrina. L’abbinamento è stato azzeccatissimo da parte dei preparati Sommelier in Sala.

Il Riso, astice e cipolla dei fratelli Butticè  (foto 4) è un piatto succulento e con tendenza dolce apprezzato con il Brut di Franciacorta di Camossi (foto 5 Vitigni: chardonnay 70%, pinot nero 30%

Camossi è una azienda scelta dal ristorante  Il Moro per il formato Magnum che fa apprezzare maggiormente le caratteristiche del vino per l’ invecchiamento. Produce dagli inizi degli anni ’90 e nel 1996 la prima produzione di metodo classico.

E’ stata presentata la Seppia, cavolfiore e tarassaco di Michele Mauri (foto 6); seppia cotta a 66° per 12 minuti, un piatto delicato, aggiunto di panna vegetale. Delicato, delicatissimo. Cavolfiore reso croccante in essiccatore, concludeva la composizione del piatto condito con salsa teriyaki (salsa giapponese preparata con Mirin, un liquore di riso, saké, fermentato di riso, salsa di soia scura e poco di zucchero). Il Tarassaco forse vero protagonista è stato essiccato, avrei preferito fresco sull’ultimo fiore dell’inverno il cavolfiore. La mia voglia di Primavera?
Pieno di componenti antinfiammatorie per il nostro organismo, nel cambio di stagione primaverile, questo piatto porta salute solo a guardarlo.
La salute infatti è stato il tema fondante della serata così importante.

Il Consommé di procino, patata di Oreno e yogurt di Fabio Silva servito all’inizio  (foto 7) , introduce sapori complessi e articolati per la preparazione tecnica.
Un richiamo al Ramen giapponese (zuppa giapponese fatta di diversi brodi e diversi ingredienti, dalle verdure alla carne).

Ha introdotto la cena il saluto della cucina e aperitivo di benvenuto (foto 8)

L’iniziativa degli Chef incontrati tutti assieme  ha toccato la data del 16 maggio scorso in cui si tenuta la cena a La Piazzetta di Origgio di Michele Mauri, appassionato nella elaborazione dei vegetali e attentissimo alla stagionalità.

Altre due sono le date per le serate di beneficienza di raccolta fondi per l’acquisto di materiale da destinarsi alla Associazione per l’Alzheimer:

4 luglio 2019 al Derby Grill di Fabio Silva a Monza, Chef campano eclettico, geniale. Inaugurato da poco, il Dehor della Villa Reale è perfetto ora che abbiamo voglia di giornate tiepide che aggiungono un ingrediente di piacevolezza in più ad una tecnica speciale nelle mani del bravo chef!

3 ottobre 2019 a Milano 37 di Gorgonzola di Carlo Andrea Pantaleo, immersivo nel suo sogno di essere chef da quando ha 17 anni.

La cucina fatta con attenzione e cura, ci aiuta a stare in salute assieme a un ottimo bicchiere di vino; il vino degustato mangiando è infatti deputato di ridurre il rischio di Alzheimer di ben 4 volte, secondo studi raccolti dal professor Enzo Grossi, gastroenterologo, relatore di una interessantissima conferenza tenuta a Milano.
Nel prossimo futuro potremo mappare la nostra flora batterica del nostro intestino, il nostro secondo cervello, sede pure della nostra felicità (leggete se potete: L’Intestino Felice di Giulia Enders).

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