Skip to main content

Il Teatro Menotti  si trasforma nella Trattoria Menotti.

Tolte poltrone, quinte, sipari e palcoscenico la sala è arredata con tavoli e sedie, come le osterie degli anni sessanta. Dal 23 maggio al 16 giugno il pubblico potrà bere, mangiare, partecipare, oppure solo guardare e ascoltare per un viaggio emozionale. Un salto in un passato che ci appartiene, anche se non scritto nelle antologie e nei libri di storia.

Tracce di una città che voleva cambiare, e quel cambiamento avveniva soprattutto nei luoghi di condivisione, scuole, fabbriche, università, ma anche, e forse soprattutto, nei locali dove si “tirava mattino”, tra qualche bicchiere di vino, un risotto e un uovo sodo, a cantare, raccontare, a parlare di politica.

Luoghi dove la tolleranza non era una moda, ma una pratica di vita quotidiana. Palcoscenici minimi, che diventavano le “palestre” per una grande stagione di comici, musicisti e cantautori, ma anche pittori e poeti. Tavolate di puttane, intellettuali e giornalisti, ognuno con i propri abiti da lavoro, mentre la notte si faceva giorno, con ancora la voglia di scambiarsi esperienze e giudizi sul mondo e forse tutti a immaginare una vita e una città probabilmente molto distante da quella di oggi, o chissà… Nessuna nostalgia e nessun rimpianto, ma forse e solamente un chiedersi cosa è successo, tra i tavoli della Trattoria Menotti.

Per maggiori info cliccare qui e qui.

Di questo Autore