Il golf, inteso come attività sportiva, ha perso lo smalto dell’esclusività per diventare uno sport accessibile più di quanto si creda. E con questo spirito “democratico” nel 2016 è nato Chef in Green, un contest firmato Roberta Candus editore e direttore della rivista Golf & Gusto. L’evento è nato per portare sul green cuochi qualificati per favorire il dialogo tra sport e cucina. E considerare solo i cuochi è riduttivo in quanto sono invitati a partecipare anche altri professionisti del mondo della ristorazione come sommelier e più in generale personale di sala.
Il golf è uno sport che garantisce il distanziamento e al tempo stesso favorisce i rapporti sociali.
Chef in Green si svolge in Circoli di Golf selezionati dove anche i cuochi inesperti possono prendere lezioni così da partecipare a una competizione a 9 buche assistiti da giocatori amatoriali. Si formano pertanto coppie tra chef e golfisti e le “regole del gioco” sono semplificate per facilitare gli esordienti. Ma oltre a giocare i cuochi cucinano in demo cooking, in pranzi e cene a più mani così da divulgare anche il buon gusto. I produttori sponsor mettono a disposizione riso, pasta, prodotti tipici, vini, gelati gourmet e via elencando, oltre alle attrezzatture della ristorazione.
Quest’anno si è tenuta un’edizione ridotta che addirittura ha rischiato di non svolgersi, ma nonostante la pandemia ha avuto un grande successo e ha portato sul campo chef e giocatori di diverse regioni d’Italia. L’ultima incontro si è tenuto il 19 ottobre nel prestigioso Golf Club di Tolcinasco.
Tra le performance che si sono succedute, va ricordato lo show cooking dello chef Carlo Zarri del Ristorante Villa San Carlo di Cortemilia (CN) che si è esibito nella preparazione di un risotto con riso Baldo Riserva Riso Testa mantecato all’Eli brut metodo classico della Cantina L’Autin. Per non essere da meno Federico Trobbiani del Ristorante Locatellidi Milano, ha realizzato Riso Buono Artemide al salto ai sapori d’autunno, con zucca, funghi e chip di grana.
E ovviamente si è giocatala gara di golf che ha avuto una coppia vincitrice in cui lo chef è da due anni golfista. Alla premiazione è seguita la cena a 12 mani che ha riscontrato consensi entusiasti.
La prossima tappa è fissata per il 9 novembre: sarà una tappa extra, sempre a Tolcinasco, per ringraziare i cuochi di Chef in Green che hanno aderito al World Pasta Day 2020. Questo evento è stato sospeso
Aggiornamento novembre 2020
La tappa del 31 ottobre scorso al Golf Club Asolo ha la quinta edizione di Chef in Green 2020, che ha visto come protagonisti addetti alla ristorazione ed appassionati di golf. Le varie tappe, dovendo attenersi alle norme anti-Covid, si son svolte in modo insolito rispetto alle precedenti edizioni e però hanno suggerito nuovi spunti che potranno trovare spazio nei contest futuri. Va però detto che il golf, più di altri sport, garantisce un naturale distanziamento sociale, divenuto di fatto obbligatorio.
L’edizione appena conclusa voluta e condotta da Roberta Candus, editore e direttore della rivista Golf&Gusto, ha visto e favorito in modo sempre più fattivo l’incontro tra chef e golf. Il bilancio di quest’anno: un anno difficile, complicato da ciò che comporta la pandemia, ma il resoconto è più che positivo anche grazie alla grande partecipazione di chef, appassionati e pubblico.