Skip to main content

L’Hotel Magna Pars Suites, dimora in un ex fabbrica di profumi. Il Magna Pars, oltre a rispettare l’architettura dell’edificio, ne ha mantenuto l’esprit tanto da porsi come Hotel à Parfum. Confermano la mission le suite ciascuna delle quali è dedicata a una nota olfattiva che può essere fruttata (nespola, ciliegia, fico), floreale (gardenia, gelsomino, neroli), lignea (sandalo, patchouli, vetiver).

In questo contesto si colloca Da Noi In, il ristorante che vede ai fornelli lo chef Fulvio Siccardi già stella Michelin alla Clivie di Piobesi d’Alba e ai Conti Roero. Da qualche settimana propone una cucina estiva sia a pranzo, sia la sera. Di origine piemontese, i suoi piatti si ispirano in parte alla regione, ma soprattutto guardano il mare (il 75 per cento della carta) con tocchi innovativi. Il suo è uno stile culinario senza orpelli che propone con immediatezza l’ingrediente protagonista della portata. I tagliolini fatti in casa tagliati a coltello, ossia i tajarin piemontesi, sono felicemente declinati sia al ragù di vitello sia al ragù di scorfano, gallinella e triglia, secondo la stagione. Un piatto costantemente in carta con un’anima piemontese innovativa, è l’uovo in gabbia, crema di latte e Grana Padano tartufo bianco e nero, servito con crostini: i tartufi sono disidratati per cui non conoscono altra conservazione e mantengono al meglio la propria fragranza; l’uovo è cotto a bassa temperatura, poi passato al forno, viene servito al cartoccio: aprendo l’involucro si colgono subito essenze tartufate, quindi i sentori della salsa al formaggio. Affondando nella preparazione il cucchiaio, il tuorlo fuoriesce lentamente riproducendo una nuance gustativa piena, dolce, che armonizza con la dolcezza della salsa di formaggio equilibrandone le note sapide e umami. I crostini mediano i sapori e forniscono un contrappunto quasi croccante alla consistenza cremosa del piatto. Da provare anche il carpaccio di cappesante ceviche al melone giallo, piatto estivo di grande piacevolezza, fresco e leggero. E’ un ceviche in stile nikkei, ossia come viene interpretato dai giapponesi peruviani di seconda generazione, senza cioè il gusto agro del lime, grazie all’impiego del melone. Il ceviche così realizzato esalta il gusto delle cappesante fornendo una piacevole nota dolce e una meno percettibile tonalità agra. Pasticceria della casa che d’estate aggiunge le note fresche dell’agrumango un sorbetto che unisce le note agrodolci del mandarino a quelle dolci resinate del mango.  La cantina dispone di 350 etichette e dispone di grandi referenze.

Di questo Autore