Skip to main content

La casa vinicola Donnafugata ben rappresenta, con le sue numerose produzioni, la Sicilia enologica. Recentemente ha organizzato per la stampa a Milano a Palazzo Visconti il focus Donnafugata sull’Etna (foto 1).

L’evento ha visto per protagonista Fragore (foto 2 e 4), l’ultimo vino nato della maison siciliana, degustato per l’occasione insieme con Vulcano (foto 3 e 4) altro vino etneo che ha esordito anch’esso quest’anno (foto 4).

Sono entrambi vini rossi da uve nerello mascalese annata 2016, prodotti in due diverse contrade. Il nome del primo richiama la voce del vulcano, il suo rombo: Fragore Etna Rosso Doc nasce in contrada Montelaguardia, sul versante nord dell’Etna a 750 metri di altitudine in vigneti che si estendono su quattro ettari con piante prossime ai 70 anni di età. Il microclima locale vede precipitazioni inferiori rispetto a quella degli altri versanti del vulcano. E’ un’area vocata alla viticoltura, definita, grazie all’altitudine, da forti escursioni termiche tra la notte e il dì soprattutto nel periodo estivo, e ciò a tutto vantaggio del corredo aromatico delle uve e quindi del vino.

La raccolta delle uve, manuale, è avvenuta tra il 10 e il 14 ottobre.  In cantina i grappoli sono stati diraspati e solo gli acini in perfetto stato sono stati selezionati scartando quelli verdi o quelli troppo maturi.

Dopo la pigiatura la macerazione del mosto sulle bucce è avvenuta in acciaio e si è protratta per una decina di giorni a 25 °C. Il vino ottenuto ha affinato in barrique di secondo e terzo passaggio per 14 mesi quindi l’invecchiamento è proseguito in bottiglia per almeno 10 mesi.

Nel calice riflette colore rosso rubino chiaro.

Degustandolo si coglie pienamente l’eleganza vulcanica che si esprime attraverso una notevole complessità polifenolica.

Odorandolo si avverte l’importante ampiezza aromatica in cui si distinguono sentori fruttati di ribes rosso, di fragoline di bosco e poi floreali di viola e di rosa e note speziate, balsamiche.

In bocca il vino rivela tannini importanti molto ben levigati, evidenzia una piacevole mineralità con ricordi di pietra focaia e possiede un lungo finale.

E’ un vino verticale dal bouquet ampio e profondo che rispecchia totalmente lo stile Donnafugata in quanto nitido, ampio, profondo e passionale. La produzione è di 15 mila bottiglie.

Vulcano Etna Rosso Doc nasce sul versante nord dell’Etna tra Randazzo e Passopisciaro a 730-750 metri di altitudine, con raccolta delle uve dal 14 al 28 ottobre. Come per Fragore sono selezionati solo gli acini che hanno raggiunto la piena maturità.

Macerazione come per Fragore, ma affinamento parte in vasca e parte in barrique di secondo e terzo passaggio poi sette mesi in bottiglia.

Rispetto a Fragore possiede colore meno intenso. Al naso si riconoscono oltre sentori fruttati e floreali note speziate di cannella e di noce moscata. In bocca è armonico con tannini ben intessuti ed è piacevolmente fresco con lungo finale.

Alla presentazione è seguito un pranzo curato  dall’estroso chef Cristiano Tomei de L’Imbuto di Lucca con  preparazioni  abbinate a vini Donnafugata (foto 5) ossia Lighea, bianco secco da uve zibibbo,  Fragore e i dessert con Ben Ryé, passito di Pantelleria.

Alcuni piatti:  L’orto siciliano d’Inverno (foto 6) con verdure fermentate, lo sgombro cotto agli infrrossi (foto 7), l’insalata di mare su ossobuco (foto 8).

Di questo Autore