Dry Milano in città significa pizza, o meglio, pizza d’autore… e l’indirizzo di via Solferino è entrato nelle guide della ristorazione. Pizza sì ma abbinata a cocktail ed è il pairing pizze-bevande miscelate che definisce il locale nato nel 2013.
Ma, dal 2017 è anche in Via Vittorio Veneto, quasi d’angolo con piazza Repubblica ed è l’insegna che rappresenterà entrambe le location sino al 7 settembre, data in cui riaprirà via Solferino. Ciò che piace di Dry Milano, oltre pizze sono proprio le creazioni del cocktail bar.
Lo abbiamo visitato. Ad accoglierci iFresch-75 (foto 1) a base di gin (Tanqueray Ten), zucchero, succo di limone e Champagne brut, fresco estivo, che bene introduce ai tanti assaggi che abbiamo provato. A cominciare da un trittico composto da Cubo di focaccia integrale con caprino, Montanarina di pomodoro, pecorino, pepe e provola, Chips di mais con guacamole (foto 2). Con questi assaggi la cucina ha cominciato a svelarsi. Perché il Cubo è un saggio di lievitazione, la Montanarina un esempio di morbida sapidità e la chips con guacamole… un gioco, un contrasto di consistenze, un modo di destare il gusto assopito.
Ma il gioco si fa più stringente quando viene servito Vintage Negroni (foto 3), una variante rispetto alla ricetta originaria in quanto include, oltre a gin (Tanqueray Ten), bitter (Campari). Vermut rosso (Cinzano Red Vermouth 1757), il piemontesissimo Barolo Chinato che per non sbagliare è Cocchi, che ci sta, eccome.
Ed è all’ombra del Negroni che abbiamo assaporato la focaccia con fettina di vitello rosa, sopra una sfera di salsa tonnata cosparso di polvere di capperi (foto 4 e 5), ossia non una focaccia con topping, ma un supporto di pasta lievitate su cui è adagiata un saggio di cucina. Ciò in parte vale anche per la focaccia farcita con salmone marinato, rucola, provola e sesamo (foto 6), che se anche fosse senza la rucola… preparazione ben eseguita e la focaccia supera qualsiasi test.
Il cocktail Corpse Reviver (foto 7), mix di gin (Tanqueray Ten), triple sec (Cointreau) Vermouth Americano Bianco Cocchi, succo di limone e assenzio, ha accompagnato tre pizze: la margherita (foto 8) che abbiamo apprezzato anche per la bontà del pomodoro utilizzato; la pizza di zucchine alla scapece, crema di zucchine, fiori di zucca, fiordilatte e Grana Padano (foto 9 e 10) ossia una guarnizione ricca di spunti gustativi che suggerisce morbidezza ben sostenuta dalla struttura del lievitato. Ma è la pizza mediterranea con fiordilatte, alici, olio al prezzemolo, scorza di limone di Sorrento IGP, pangrattato al timo, crema di aglio e peperoncino (foto 11) il prodotto del forno più rappresentativo in questa estate: la pizza vuole ricordare le “alici ammullicate”, piatto della tradizione campana.
Ma diamo un nome gli autori: in cucina chef pizzaioli, Lorenzo Sirabella e Tymur Isayev, sempre sotto la guida dello chef Andrea Berton. Al bancone del cocktail bar Federico Volpe e la squadra di barman di Dry Milano.
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Dry Milano Porta Venezia
Cocktail bar: 18:00 / 2:00
Pizzeria: 18:00 / 0:00