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Si è tenuta presso l’hub della Gastronomia di Identità Golose a Milano la presentazione dell’88° Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Evento di rilevanza internazionale, è il più grande mercato al mondo dedicato al tartufo. Conta oltre 110 mila visitatori, e mette in luce non solo il tartufo bianco d’Alba (foto 1), protagonista della fiera, ma l’intero comparto enogastronomico, innanzitutto langarolo. La Fiera Internazionale del Tartufo d’Alba è stata inaugurata sabato 6 ottobre e proseguirà sino al 25 novembre: si tiene tutti i sabati e le domeniche dalle 9:30 alle 19:30 con apertura straordinaria giovedì 1 novembre e venerdì 2 novembre.

Il luogo dell’appuntamento è il Cortile della Maddalena, in via Vittorio Emanuele II, 19. Ogni giorno di mercato, la mattina i tartufi sono esaminati dai selezionatori della Commissione Qualità che certifica i tartufi idonei in modo da garantirne la qualità. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba esce dagli ambiti delle manifestazioni gastronomiche tradizionali in quanto fa da apripista a mostre, demo cooking, incontri e performance varie. Da visitare anche l’Alba Truffle Show lo spazio dedicato alle analisi sensoriali del tartufo, ai media cooking, che comprende i Foodies Moments in cui il tartufo d’Alba viene interpretato da chef stellati di Langhe, Roero e Monferrato.
Nell’anno del Cibo Italiano promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero dei Beni Culturali, sono presenti altre regioni e zone italiane così che i visitatori, oltre alle specialità langarole, possano degustare prodotti di altri territori italiani.

Il tema di questa edizione della Fiera del Tartufo d’Alba, come ha anticipato Liliana Allena (foto 2 al microfono tra i relatori), Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è “tra terra e luna” per sottolineare l’importanza delle fasi lunari nella ricerca del tartufo. E se la raccolta quest’anno sarà buona come ritengono gli esperti, verrà ringraziata la luna per la buona annata. 88, come detto, è il numero dell’attuale edizione, ed è per certi versi simbolico. Liliana Allena, infatti, fa notare come 8 sono le settimane di durata della Fiera, ma 8 è anche il simbolo dell’infinito come le sfide quotidiane, e per citare Cesare Pavese (nato a Santo Stefano Belbo, a pochi chilometri da Alba), alla “Luna bisogna crederci per forza.”

Il Sindaco di Alba, Maurizio Marello, ricorda che nel giugno 2014 vi è stato il riconoscimento Unesco dei paesaggi vinicoli del territorio fornendo una visibilità internazionale alle Langhe. Quest’anno sarà la Fiera di Alba Creative City of Gastronomy, Con il secondo riconoscimento Unesco consegnato alla città a fine ottobre 2017, Alba è stata inserita nel network che riunisce 26 città mondiali portatrici di eccellenza gastronomica.

Nel Cortile della Maddalena oltre ai tartufi, si trovano banchi di selezionati espositori di prodotti tipici e di vini locali. Per cui oltre alle rinomate etichette langarole, vi sono le paste fresche e secche, le Nocciole Piemonte IGP. E se si parla di vini Langaroli, oltre ai celebrati rossi, a partire dal Barolo, non si possono dimenticare le bollicine Alta Langa Docg che con il tartufo si sposano nel modo più armonico.

Una dimostrazione pratica si è tenuta dopo la conferenza stampa quando gli chef Enrico Bartolini, Gabriele Boffa, Andrea Ribaldone e Martino Ruggieri hanno preparato finger food (nella foto 3 La moderna melanzana arrosto di Enrico Bartolini) e piatti che sono stati accostati alle bollicine Alta Langa: La sublimazione è nel viaggio: nord, centro sud (video 4), il Filetto alla Torrengo (video 5) e Around rocher (foto 6), accompagnati da alcune etichette (foto 7-8-9)

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