Quando finirà? E chi lo sa, è la risposta più saggia da dare per non avventurarsi in previsioni che possano essere smentite anche nell’arco di qualche ora. Auguriamoci che finisca presto e, magari, per dimenticare questa brutta avventura, ci scateniamo ad andare alla ricerca dei vini che descriviamo di seguito, per brindare al futuro, più che alla Pasqua. Ricorrenza che non va sottovalutata, visto che è simbolo della Resurrezione. Quella che noi speriamo che avvenga presto, subito dopo la Liberazione. Il mese di aprile, per la verità, riporta sempre alla memoria la Resurrezione – qualche volta la Pasqua cade nel mese di marzo, però – e la Liberazione che, 75 anni fa, aveva un nemico identificabile, anche se lo stesso infido. Adesso il nemico è ingannatore, imprevedibile, e quindi difficile da evitare. Speriamo bene. E, in attesa di buone notizie, beviamo un calice di buon vino.
Auguri.
Abruzzo Pecorino doc Castello di Semivicoli 2019
Masciarelli – Via Gamberale, 2 – tel. 0871.85241 – San Martino sulla Marrucina (Ch)
Scegli (speriamo che questo possa avvenire presto) un raffinato resort abruzzese per trascorrere una bella vacanza, il Castello di Semivicoli, a Casacanditella; come arrivi ti colpiscono i vigneti che lo circondano poi, a colazione hai la possibilità di degustare un elegante vino, in questo caso il Pecorino, ottenuto dalle uve di quei vigneti e, infine, scopri che con questa scelta hai contribuito ad una buona causa a favore dei bambini, perché con questo vini, la famiglia Masciarelli che lo produce, contribuisce a sostenere la onlus Bambinisenzasbarre. E, poi, il Pecorino è veramente buono, di corpo, denso e vibrante, con note
aromatiche che vanno dal balsamico alle erbe aromatiche e a sentori di frutta, con una delicata nota agrumata. Croccante e profumato, si presta a un’ampia gamma di abbinamenti: dagli aperitivi agli antipasti, dalle portate di pesce, ai formaggi.
Alègre igt Sicilia 2018 (foto 2)
Azienda agricola Barone Sergio – tel. 090.2927878 – Pachino (Sr)
I terreni calcareo di medio impasto di Pachino, oltre ad ospitare le piantine di pomodoro che danno il famoso “Pachino”, hanno pure una interessante vocazione a produrre delle ottime uve Grillo, che Barone vinifica in bianco, con fermentazione termoregolata e invecchiamento in bottiglia per 3 mesi. E’ un vino di colore bianco dai riflessi paglierini brillanti; al naso prevalgono le note floreali che si ritrovano in bocca, insieme ad una bella freschezza, buona acidità e grande finezza. Servito a 12-14°, è ottimo compagno di piatti a base di crostacei.
Alto Adige Moscato giallo Quintessenz passito doc 2015 (foto 3)
Cantina Kaltern – Via Cantine, 12 – tel. 0471.963149 – Caldaro (Bz)
Il team della Cooperativa che in 120 anni di attività si può dire che ha scritto la storia vitivinicola dell’area attorno al Lago di Caldaro, presenta lo splendido moscato della vendemmia 2015 – è durata due mesi – con la premessa che “ci sono sempre momenti nella vita in cui ci meritiamo un regalo, un momento di indulgenza. Il Quintessenz Passito è un nettare che ferma il tempo e il caos che ci circonda, un sogno ambrato di realtà possibili”. Tant’è che il colore giallo oro intenso è davvero un invito a degustare questo regalo ottenuto da uve Moscato giallo che raccolte con ritardo, poi lasciate appassire per 5 mesi, pressate nel mese di marzo e il vino lasciato a maturare 24 masi in tonneau. Così il pro fumo è una sintesi di sentori di frutta tropicale. E, bocca, è vellutato ed avvolgente, con possenti note di miele che in perfetto equilibrio con acidità e vibrante freschezza, anticipano sentori di frutta esotica e un retrogusto di lunga persistenza.
Alto Adige Sauvignon Sanct Valentin doc 2018
Cantina San Michele Appiano – Via Circonvallazione, 17– tel. 0471.664466 – Appiano (Bz)
E’ un vino perfetto per un pranzo importante specialmente se il pesce ha un ruolo importante. Infatti, è un bianco dal frutto seducente, dall’eccellente mineralità e una bella persistenza, anche perché in questa cooperativa di produttori qui opera un tecnico come Hans Terzer che è un pioniere delle cultura del vino bianco. E’ ottenuto da uve Sauvignon provenienti da vigneti ubicati a circa 600 metri di altitudine, raccolte all’inizio di settembre, con l’80% vinificate a in tini d’acciaio dove il vino giace sui lieviti sino alla fine di aprile mentre il restante 20% è vinificata e affinata tra legno grosso e tonneaux. Il colore è paglierino lucente, in profumi sono prevalentemente agrumati e florea; il sorso è caldo, cremoso, , fresco e con una lunga persistenza sapida.
Asolo Prosecco superiore docg extra Brut (foto 4)
Conti Riccati – Borgo Treviso, 3 – Castelfranco Veneto (Tv)
Vino prodotto in una cantina Settecentesca, progettata dal matematico e architetto Jacopo Riccati, che era anche proprietario della grande tenuta circostante. Successivamente l’azienda è passata ai Conti degli Azzoni che sui 20 ettari vitati – su oltre 200 -, in gran parte in conversione a biologico, hanno fatto importanti investimenti nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile che tuteli l’ambiente oltre che ristrutturare l’antica cantina. Questa la base di questo Prosecco ottenuto da uve Glera vinificata in vasche d’acciaio a temperatura controllata, e presa di spuma per 100 giorni in autoclave. Il colore del vino è giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli. I profumi sono elegantemente mandorlati con sentori di mela verde. Al gusto è un bel vino secco, fresco, elegante, con una persistenza che accompagna un finale decisamente accattivante. Da servire a 6 – 8 °.
Barolo Castiglione docg 2015 (foto 5)
Vietti – Piazza Vittorio Veneto, 5 – tel. 0173.62825 – Castiglione Falletto (Cn)
Raccontare l’azienda Vietti con un solo Barolo è impresa veramente ardua. Oltretutto abbiamo scelto quello che potrebbe essere il Barolo base, visto che la produzione spazia dal Villero al Ravera, dal Rocche di Castiglione al Brunate, dal Lazzarito e appunto al Castiglione che è, comunque, un ottimo vino ottenuto da uve Nebbiolo selezionate in piccoli ma importantissimi vigneti sparsi in diversi comune della zona del Barolo che arrivano sino a 40 anni di età. Tutti i singoli cru vengono vinificati e invecchiati singolarmente per 30 mesi per esaltare le caratteristiche del terroir. Come la complessità dei profumi, la struttura e la persistenza finemente tannica che si sprigiona in bocca, con una chiusura straordinariamente gustosa.
Cerasuolo di Vittoria classico Sabuci docg 2016 (foto 6)
Azienda agricola Cortese – Contrada Sabuci, 3 km. 11 – Vittoria (Rg)
Sabuci è il nome della contrada dove sono ubicati i vigneti che assicurano le uve Nero d’Avola (70%) e Frappato (30%) per la produzione di questo elegante vino che si presenta con un bel colore rosso rubino con riflessi granati; profumi fruttati prevalentemente di frutti rossi che poi evolvono verso note di cacao, cuoio e caramello. In bocca mostra tutta la sua eleganza e complessità, con un tannino dolce dalla trama fitta e persistente. Il vino è affinato per 6 mesi in barrique e botti di varie misure mentre le vigne sono coltivate con i metodi dell’agricoltura biologica.
Colli Tortonesi Timorasso Il Montino doc 2017
La Colombera – Strada comunale per Vh, 7 – tel. 0131.867795 – Tortona (Al)
Sono tutti interessanti i vini che produce Elisa Semino, enologa dell’azienda di una famiglia che ha contribuito alla valorizzazione della viticoltura del territorio. Il Montino è ottenuto da uve Timorasso selezionate nei vigneti aziendali e vinificate in purezza. Alla degustazione, il vino si presenta con colore paglierino con lampi dorati, con profumi agrumati e balsamiche. In bocca è morbido, sapido, caldo e tutto in perfetto equilibrio, sino al finale agrumato di buona persistenza. Dopo 10 mesi di sosta in acciaio, segue un anno e mezzo di bottiglia. Un percorso che rende il vino molto interessante.
Dardinello doc Sicilia Zibibbo 2018 (foto 7)
Assuli – Contrada Carcitella – tel. 0923.547267 – Mazara del Vallo (Tp)
Le vigne impiantate su terreno di medio impasto, ricco in calcare e dalla buona dotazione minerale, sono sottoposti ad interventi colturali fatti con sistemi a basso impatto ambientale e, oltretutto, godono di inverni miti ed estati ventilati. Le uve Zibibbo vengono lavorate con una pressatura molto soffice e fermentazione a temperatura controllata in contenitori d’acciaio. Il vino è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il bouquet è intenso, con note di pesca e agrumi. In linea con le sensazioni olfattive, in bocca è fresco, morbido, con una piacevole armonia di salinità e mineralità. Servito a 8-10°, è ottimo per accompagnare fritture di pesce.
Erbaluce di Caluso La Rustia docg 2018 (foto 8)
Orsolani – Via Michele Chiesa, 12 – San Giorgio Canavese (To)
“La Rustia” è il termine che indica le uve Erbaluce, provenienti da vigneti di collina, che a completa maturazione presentano una coloritura dorata, cioè “arrostita dal sole”. E, così, la famiglia Orsolani ha optato per questo nome, nel 1985, quando decise di produrre un bianco secco da uve Erbaluce in purezza selezionate nei propri vigneti di collina. Un vino che si può degustare anche 5-6 anni dalla vendemmia. E’ di colore paglierino con sfumature giallo luminose. I profumi sono decisi tra note di salvia, erbe aromatiche, frutta bianca matura e sentori agrumati. In bocca è un vino completo, appagante, dalla delicata vena amaricante sostenuta da una energica freschezza e un’ottima persistenza con note sapide e minerali.
La personalità di questo vino è frutto della rigorosa selezione delle uve utilizzate per la sua produzione.
Franciacorta brut Cru Perdu docg 2011
Castello Bonomi – Via San Pietro, 46 – tel. 030.7721015 – Coccaglio (Bs)
Il Cru Perdu è il Franciacorta emblema di Castello Bonomi. Ottimo come aperitivo e ideale a tutto pasto. E’ un Franciacorta longevo ottenuto da uve Chardonnay (70%) e Pinot nero (30%), frutto di una maturazione lenta secondo i dettami della Viticoltura ragionata. Il colore è paglierino luminoso, con riflessi verde oro, perlage fine e persistente. Al naso si presenta avvincente e complesso, con profumi che rimandano a frutti tropicali, lieviti e note tostate. In bocca è morbido, avvolgente, con note sapide, delicamente balsamiche e una bella persistenza afrumata. Sublime con piatti delicati a base di pesce, crostacei e crudité di mare.
Franciacorta rosé demi sec docg (foto 9)
La Montina – Via Baiana, 17 – tel. 030.653278 – Monticelli Brusati (Bs)
E’ la bollicina giusta per accompagnare una colomba di gran pregio. E’, infatti, un vino nato come una sorta di esercizio di stile, con le uve Pinot nero la cui sosta sulle bucce ne esalta il colore suadente, nonché il profumo e il sapore tipico dei piccoli frutti rossi, ben amalgamati con la freschezza e la finezza dello Chardonnay che lo completa. La spuma è briosa e consistente. Vino ottimo anche come fine pasto abbinato alla frutta. Una curiosità è che il nome deriva dal fatto che questi terreni siano appartenuti alla famiglia Montini, casato di Papa Paolo VI.
Franciacorta Pas Dosé Rosé boké noir docg 2015
Villa Franciacorta – Via Villa 12, località Villa – tel. 030.652329 – Monticelli Brusati (Bs)
E’ una bollicina delicata, già dal colore rosa antico con luminose sfumature ramate. Complesso il bouquet tra note di frutti rossi, di agrumi e via via fiori ed erbe aromatiche. La delicatezza sfocia in raffinatezza in bocca, con un sorso che ripropone tutto quanto è emerso all’olfatto con in più freschezza e sapidità che precedono una persistenza finale prevalentemente fruttata. Sosta sui lieviti per 36 mesi. Avremmo voluto segnalare il Franciacorta brut Emozione 40 anni 2008 ma con il rischio che molti non sarebbero riusciti a trovarlo in commercio visto che ne sono state prodotte solo 2.920 bottiglie.
Friuli Colli Orientali Pinot grigio ramato doc 2018 (foto 10)
Valentino Butussi – Via Prà di Corte, 1 – tel. 0432.759194 – Corno di Rosazzo (Ud)
Uve Pinot Grigio in parte (35%) vinificate in bianco e il resto macerate a freddo per 36 ore, per l’estrazione della parte rosata contenuta nelle bucce che in seguito svolgerà la fermentazione alcolica in botti di rovere per fissare il colore. Segua l’assemblaggio delle due masse e dopo un affinamento di 6 mesi in botti di acciaio e 2 mesi in bottiglia, si ottiene un vino di colore ramato, dal profumo floreale e di frutta fresca. In bocca è un vino di grande carattere, asciutto, vellutato e di buona persistenza. E’ ottimo con antipasti di pesce, crostacei ed anche carni bianche.
Gutturnio Superiore doc Colto Vitato del Ciccotto
Cantine Romagnoli Villò – Via Genova, 20 – Villò di Vigolzone (Pc)
Siamo in terra a cavallo di Emilia e Lombardia, dove Barbera e Croatina sono fra i vitigni più coltivati. Tant’è che per la produzione di questo Gutturnio le uve prodotte in vigne impiantate su terreno di medio impasto tendente al sabbioso, sono presenti rispettivamente per il 55 e il 45%. Il vino che si ottiene da una macerazione che dura 9 giorni e affinato per 12 mesi in barrique di 2°-3° passaggio, è di colore rosso rubino intenso; sapore consistente e ricco di frutta; la potenza alcolica si fonde nel finale di legno e liquirizia ma preceduta da un ingresso abbastanza potente a cui fa contraltare un tannino importante e in bell’equilibrio con freschezza e la scia fruttata. Bella la bottiglia bordolese impero utilizzata.
Montello Colli Asolani doc Zuiter Manzoni bianco 2018 (foto 11)
Montelvini – Via Cal Trevigiana, 51 – tel. 0423.8777 – Volpago del Montello (Tv)
Com’è noto, Manzoni è un vitigno che Luigi Manzoni, direttore della Scuola enologica di Conegliano, negli anni Trenta ottenne dall’incrocio tra Riesling Renato e Pinot bianco, trovando poi nel trevigiano l’habitat ideale per il suo sviluppo. Il Zuiter ne è la conferma perchè, grazie anche ad una vendemmia molto favorevole, mostra tutta l’eleganza che possono dare le uve Manzoni. Partendo dal colore giallo paglierino carico con riflessi verdi; il profumo delicato con prevalenza di aromi fruttati; il sapore asciutto, morbidezza e struttura che si integrano con sapidità e mineralità. Con l’affinamento in bottiglia, il vino acquisisce maggiore complessità e quindi un sorso più consistente.
Moscato di Trani Estasi Passito Liberty doc 2013
Franco di Filippo viticoltore – via Malcangi, 99 – tel. 348.2300785 – Trani (Bt)
Franco di Filippo è un simpatico viticoltore profondamente religioso tanto da affermare che “le Creature Estasi nascono per Opera della Divina Provvidenza che m’illumina e mi assiste nel lavoro che svolgo e in quello che non posso mai fare”. E, così, per i suoi vini lascia che Madre Natura faccia lentamente e dolcemente il suo corso naturale senza interruzioni, preoccupandosi solo di scegliere i grappoli sani da vinificare per avere un prodotto splendido, affinato in acciaio inox e per 6 mesi in bottiglia. Un vino di grande eleganza, con profumi complessi tra note mielose e burrose e sentori floreali e di frutto tropicale. In bocca è di gande corpo, dovuto alla notevole gradazione alcolica attenuata però da morbidezza e piacevole acidità, sostenute da note salmastre. Servito sui 13-14°, è ideale con macedonia di frutta, dolci lievitati e con il gelato.
Nebbiolo d’Alba Metodo Classico doc brut Rosé (foto 12)
Cuvage – Stradale Alessandria, 90 – tel. 0144.371600 – Acqui Terme (Al)
Mondodelvino è un gruppo con cantine nelle principali regioni viticole italiane. Cuvage è una di queste, con vigneti nelle Langhe, dove sono selezionate le uve Nebbiolo utilizzate per la produzione di questo rosè secondo il rigorso metodo classico. La rifermentazione in bottiglia avviene lentamente, ad una temperatura costante di 13-14 ° e dopo 24 mesi di maturazione sui lieviti, Cuvage rosé è pronto per essere imbottigliato. Di colore rosa cipria tenue, presenta un perlage fine e molto persistente. Al naso evidenzia delicati sentori di crosta di pane e spezia bianca che si fondono con le note di ribes e uva spina. In bocca, poi, rivela tutta la personalità del Nebbiolo, che si esprime con grande eleganza.
Offida docg Pecorino Villa Angela 2018 (foto 13)
Velenosi – Via dei Biancospini, 11 / frazione Monticelli – tel. 0736.341218 – Ascoli Piceno
Lei uve sono selezionati nei vigneti aziendali di Ascolli e di Offida, dove sono raccolti a mano la mattina presto o nel tardo pomeriggio, in piccole cassette che sono poste subito in celle a temperatura controllata. La fermentazione avviene in piccoli serbatoi di acciaio, a temperatura controllata per preservare al massimo gli aromi delle uve. Un processo produttivo che permette di avere un vino dai profumi tendenzialmente aromatici con note di fiori e di frutta matura. In bocca evidenzia subito una generosa freschezza, oltre ad essere sapido, intrigante e con una lunga e bella persistenza.
Il Pecorino è un vitigno che avuto una bella diffusione a partire dal 2011, con la prima vendemmia firmata Velenosi.
Oltrepò Pavese metodo classico Pinot nero pas dosè riserva Angelo Moratti docg 2012
Castello di Cigognola – Piazza Castello, 1 – tel. 0385.284828 – Cigognola Pv)
Quella che possiamo indicare come “la casa del Pinot nero” ha prodotto un altro capolavoro che la famiglia ha voluto dedicare al capostipite. Si tratta di una bollicina dal colore paglierino intenso e dai riverberi cristallini, corredato da un perlage fine e persistente. Al naso offre un bouquet complesso tra nuance floreali e note fruttate che poi si avvertono in bocca dove l’ingresso è intenso e avvolgente, con una freschezza decisa e una sapidità appagante e persistente. Matura 7 mesi in acciaio e sosta più di 5 anni sui lieviti.
Oltrepò Pavese Moscato Spumante doc (foto 14)
Torrevilla – Via Emilia, 4 – Torrazza Coste (Pv)
Uve Moscato bianco selezionate nelle vigne dei soci della cooperativa dei comuni di Codevilla eTorrazza Coste, vinificate con pressatura soffice e immediata filtrazione e refrigerazione del mosto che viene conservato a zero gradi in vasche refrigerate. Segue la rifermentazione del mosto base in autoclave e la successiva presa di spuma. Di colore giallo paglierino carico, con profumo intenso, persistente, tipicamente aromatico. L’aroma primario tipico del moscato è quello della rosa
canina e della foglia di salvia che precedono il gusto dolce, pieno e persistente che riempie la bocca. E’, senza dubbio, il giusto vino per accompagnare i dolci tipici delle festività pasquali, ma anche ogni tipo di dolce sia secco sia cremoso.
Orcia doc Sangiovese Petruccino 2016
Podere Forte – Località Petrucci – tel. 0577.888510 – Castiglione d’Orcia (Si)
E’ un “Premier Cru” che nasce nel 2002 e ottenuto da uve Sangiovese selezionate nei nostri migliori vigneti ad alberello e Guyot impiantati su terreni di calco scisto fessurabile, ricco di scheletro con buona presenza di argille superficiali. L’uva è raccolta in piccole cassette da 15 kg, vinificata in tini di rovere francese; mentre la malolattica avviene in barrique e tonneau di rovere francese da 225 e 228
lt, dove prosegue l’affinamento per 14 mesi prima dell’assemblaggio.
Di colore rosso rubino, presenta aromi di frutti rossa, ciliegia, confettura di fragola, note speziate di cardamomo e pepe, seguiti da erbe aromatiche, liquirizia, tabacco e finale balsamico. Al palato
ritornano le note fruttate e speziate. Dotato di una delicata a piacevole piccantezza in chiusura.
Pinot Grigio Colle Ara Terradeiforti Valdadige doc 2019 (foto 15)
Albino Armani – Via Ceradello, 401 – tel. 0457.290033 – Dolcè (Vr)
La famiglia Armani possiede azienda in Veneto, Trentino e Friuli, producendo vini tipici dei territori dove è presente. Come il Pinot grigio, presente in tutte le aziende ma, noi, abbiamo deciso di parlare di quello ottenuto da uve provenienti dai vigneti terrazzati di Colle Ara, nel Parco nazionale della Lessinia, che sono difesi dai parassiti secondo i dettami della lotta integrata. E’ un vino di colore oro con sfumature ramate. Si apre all’olfatto con note minerali e fruttate tra melograno, melone bianco e fragoline di bosco. Al palato si presenta pieno, morbido, con lunghi ritorni dei sentori dell’olfatto con, in più, ottima acidità e sapidità e una lunga persistenza. I Pinot grigio di Albino Armani sono inseriti in un progetto di isolamento e caratterizzazione dei lieviti indigeni: e, in collaborazione con un ente di ricerca, sono stati selezionati e testati i ceppi migliori; questo patrimonio genetico autoctono.
Riesling Saarburger Kupp GG 2018 (foto 16)
Tenuta J. Hofstatter – Piazza Municipio, 7 – tel. 0471.860161 – Termeno (Bz)
Questo Riesling è firmato Dr. Fischer – Hofstäter Mosel, l’azienda che l’altoatesino Martin Foradori Hofstätter ha acquisito – come primo viticoltore italiano – nella Mosella, dove sono presenti le “Grosse Lage”, cioè, le vigne più pregia della Germania. Qui maturano i migliori vini, dotati di un’incredibile longevità e capaci di esprimere al meglio il “terroir”. Tra questi c’è il “Kupp” firmato Dr. Fischer – Hofstätter Mosel che nasce da un’attenta selezione dei grappoli. La vigna “Saarburger Kupp” – situata al di sopra della città di Saarburg – è molto ripida. Il terreno della “Kupp” è costituito in gran parte da ardesia grigia e da uve per produrre vini di elegante struttura. Questo è di colore è giallo paglierino; profumi intensi di erbe aromatiche, frutta esotica e pera sciroppata. In bocca è fresco, molto fruttato, con un’acidità imponente e ben bilanciata dalla dolcezza della frutta sciroppata, tutto sostenuto da una bella speziatura che accompagna la lunga persistenza.
San Germano Passito igt Toscana 2016
Tenuta di Ghizzano – Via della Chiesa, 4 – tel. 0587.630096 – Peccioli (Pi)
Ginevra Venerosi Pesciolini, al lavoro già svolto dal padre, ha aggiunto il suo tocco che ha ulteriormente perfezionato il gioiello di famiglia ubicato sulle morbide colline pisane, con un perfetto equilibrio tra storia e natura. Tant’è che “Armonia” è la parola che più si addice a Tenuta di Ghizzano, un biosistema di 350 ettari, di cui 20 vitati e altrettanti a uliveto, che ruotano intorno all’antica torre d’avvistamento. Insomma, un paesaggio rinascimentale di immensa bellezza e con l’antico borgo di Ghizzano che fa spazio all’arte contemporanea con opere permanenti realizzate da Alicja Kwade, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco. Un contesto aulico dove nasce questo passito ambrato lucente ottenuto prevalentemente da uve Trebbiano (80%) più altre varietà locali, fatte appassire per 4 mesi, con il vino che matura per 12 mesi in acciaio. Si tratta di un migliaio di bottiglie da 0,375 l., dai profumi spiccati di uva passita, albicocca disidratata, miele e arancia candita. Al palato è dolce, morbido, fresco e sapido, con una chiusura di pesca sciroppata.
Torchiato di Fregona Ciacoè docg 2013
Ca’ di Rajo – Via del Carmine, 2 – tel. 0422.855885 – San Polo di Piave (Tv)
Possiamo dire che questo Torchiato di Fregona è il vino perfetto per Pasqua, visto che in bocca regala un’esplosione di sapori, grazie alla suo morbidezza, vivacità, eleganza e una bella piacevolezza vellutata. Il
retrogusto è piavolmente amarognola con la dolcezza tipica dello zucchero caramellato ma, anche, persistente, maturo e armonico. Secondo un’antica leggenda, nel 1600, nella frazione Ciser di Fregona, ai piedi del Monte Pizzoc, un intraprendente agricoltore trovò il modo di far maturare l’uva – che le condizioni atmosferiche non permettevano di far maturare nella vigna – appendendola alle travi del granaio. Da allora il Torchiato, vino “della festa”, viene prodotto da tutte le famiglie contadine di Fregona. Oggi il Torchiato di Fregona è ottenuto da un uvaggio di 30% Glera, 20% Verdiso, 25% Boschera e altrettanto da un blend di autoctoni (Bianchetta e Daocio) che dopo tre torchiature e la fermentazione con lieviti selezionati, affina in legno per 2 anni e mezzo.
Val di Neto bianco passito igt Le Passule 2018 (foto 17)
Librandi – SS 106, Contrada San Gennaro – tel. 0962.31518 – Cirò Marina (Kr)
Non sarebbe male abbinare un sorso di un passito ottenuto da un antico vitigno come il Mantonico con un buon dolce di Pasqua; va bene anche dopo le festività, questo matrimonio. In questo caso le uve Montonico vengono essiccate per una quindicina di giorni fino a diventare uva passa. Un processo che richiede attenzione e cura meticolosa, perché le uve devono essere costantemente monitorate durante l’asciugatura per determinare quando hanno raggiunto la fase ottimale per la produzione del vino, che viene fermentato in barrique di Allier, dove viene anche affinato per 10 mesi, più 6 in bottiglia. Il risultato è un vino dolce di ambrato luminoso, con note di frutta candita e frutta secca caramellata. Il sorso è dolce, ma non stucchevole, persistente e avvolgente. Oltre che con le paste di mandorla e dolci lievitati, va bene anche con formaggi erborinati e quelli stagionati.
Valdobbiadene Prosecco superiore docg brut Integral millesimato 2018
Merotto – Via Scandolera, 21 – tel. 0438.989000 – Farra di Soligo (Tv)
Integral è l’ultimo nato in casa Merotto ed è una sfida perché si punta a mantenere intatti struttura e carattere eliminando quasi totalmente l’apporto zuccherino. Integral, poi, nasce da un singolo vigneto di 40 anni situato a Col San Martino (frazione di Farra di Soligo, TV) che, nel tempo, ha dimostrato di essere un luogo magico per le uve Glera. È ottenuto con una rifermentazione lunga, prolungata per 60 giorni sui lieviti, per giungere a una certa struttura pur in assenza di zuccheri aggiunti. Alla vista di presenta di colore giallo paglierino con riflessi cristallini, con spuma brillante a grana sottile e perlage fine e persistente. Il suo profumo è fresco e minerale, con spiccate note di frutti a pasta bianca. Dal gusto scattante, sapido e asciutto è, si può dire, un brut sincero, fresco ed elegante.
Valdobbiadene Prosecco superiore Rive di S.Pietro di Barbozza brut nature grande cuvée del Fondatore Motus Vitae docg 2017 (foto 18)
Bortolomiol – Via Garibaldi, 142 – tel. 0423.9749 – Valdobbiadene (Tv)
Ottavia, Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana Bartolomiol hanno appena festeggiato i 70 anni dell’azienda con un’eccellente riserva dedicata al padre Giuliano. Vino che è andato subito esaurito, così abbiamo optato per quest’altro ottimo Prosecco dal delicato colore giallo paglierino, con un perlage accattivante. I profumi sono prevalentemente quelli di zagara ma, anche, di ananas e mela golden. In bocca si rivela elegante, pieno, fresco e tutto sostenuto da un corredo aromatico suadente che accompagna un finale lungo e piacevolmente sottile.
Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore doc 2018 (foto 19)
Pievalta – Via Monteschiavo, 18 – Maiolati Spontini (An)
La conduzione agronomica di questa azienda è improntata ad una coltivazione in regime biologico e biodinamico e, quindi, con il massimo rispetto di ambiente ed ecosistema. Le uve Verdicchio utilizzate arrivano da diversi vigneti presenti in tutti e due i versanti della valle Esina. Le uve sono pressate e fermentate in vasche inox, dove restano 6 mesi per la maturazione. Il colore è paglierino con sfumature dorate; intrigante, poi, il profumo prevalentemente erbaceo ma con una delicata nota agrumata. Il sorso è accattivante, fresco, sapido e una bella morbidezza sostenuta anche da aromi agrumati che diventano anche persistenti. Insomma, un vino appagante.
Vin Santo del Chianti Classico doc 2015 (foto 20)
Castello di Querceto – via Alessandro Francois, 5 – tel. 055.85921 – Greve in Chianti
Da un ettaro di vigna con 7.500 ceppi tra Malvasia del Chianti, Trebbiano Toscano e Colombano, con uve appassite per 3 mesi, Alessandro Francois ottiene all’incirca 4.000 bottiglie di un ottimo Vin Santo che qui fu prodotto per la prima volta nel 1897 cioè, due anni dopo che la sua famiglia acquistò la tenuta e che sarà fra i fondatori del Consorzio del Chianti Classico. Vino caratterizzato da un colore dorato con riflessi ambrati. Il profumo richiama il miele, noci e uva passa. In bocca è lievemente dolce, vellutato, armonico con un retrogusto di caramello, mandorla e mela matura. E’ un vino che ha una potenzialità di invecchiamento all’incirca di un quarto di secolo.