Il broccolo è una pianta della famiglia delle crocifere (come il cavolo cappuccio, il cavolo verza, il cavolfiore) presente da sempre in cucina; si possono riconoscere 2 tipologie di broccolo: il cavolo broccolo e il cavolo broccolo ramoso. Il cavolo broccolo (foto 2) si distingue per il colore verde intenso; tra le varietà più diffuse c’è il broccolo romano, caratterizzato da cimette appuntite, color verde chiaro, che si può consumare anche crudo. Il cavolo broccolo ramoso (foto 3) è anche detto broccolo calabrese o broccoletto, e si presenta con cimette che non formano un’infiorescenza compatta, di color verde chiaro, quasi azzurro. Prima di cuocere il broccolo è necessario eliminare la parte legnosa alla base del fusto e le foglie: cotto al dente – affinché non si sfaldi né perda le sue preziose caratteristiche organolettiche – si abbina bene a zuppe di pesce, carni in umido e primi piatti, oppure si serve come contorno, sformato o gratinato al forno.
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile:
Proteine: 3 g
Lipidi: 0,4 g
Carboidrati: 3,1 g
Fibre totali: 3,1 g
Valore energetico: 28 kcal
Il broccolo contiene fibre, calcio, ferro, potassio, vitamina C, B1, B2; ricco di antiossidanti aumenta le difese immunitarie e combatte i radicali liberi. Svolge un’azione protettiva dell’intestino.
Curiosità
Al momento dell’acquisto è importante scegliere broccoli con foglie esterne brillanti, rigide, sode, consistenti e non flosce né cadenti; la testa deve essere compatta e priva di macchie scure, indice di scarsa qualità, e il fusto color verde chiaro. Nel caso dei broccoletti calabresi, se si schiudono in piccoli fiori color giallo chiaro significa che sono troppo maturi.