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E’ una pianta originaria dell’Asia Minore, descritta già nel Libro della Genesi (Adamo ed Eva coperti con una foglia di fico); coltivato poi anche presso Egizi e Romani, il fico si è diffuso in Europa in seguito alla conquista araba. Esistono 3 tipologie di fichi, distinti a seconda del periodo di maturazione: i fichi veri, i fioroni e i cimaruoli. I fichi veri – o forniti -, dolcissimi e succosi, si formano in primavera e maturano a fine estate; i fioroni, più grossi ma meno deliziosi, si formano in autunno e maturano nella primavera successiva; i cimaruoli, invece, maturano a fine autunno sulle ‘cime’ degli alberi, ma esclusivamente dove il clima è molto mite. Le diverse tipologie si possono distinguere in base alla colorazione della buccia, che generalmente è bianca o verde, ma può anche essere viola o nera (i fichi neri sono dolcissimi, quindi spesso adoperati in pasticceria). In commercio si trovano anche i fichi secchi, particolarmente nutrienti. I fichi freschi sono molto delicati: è necessario maneggiarli con cura e conservarli in frigo al massimo per 2-3 giorni.

Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile:

Proteine: 0,9 g
Lipidi: 0,2 g
Carboidrati: 11,2 g
Fibre totali: 2 g

Valore energetico: 50 kcal

Il fico è ricco di fibre, calcio e potassio; è un frutto energetico, amico delle ossa e del sistema immunitario, ricco di antiossidanti, aiuta la digestione.

Curiosità

Da sempre, i fichi sono sinonimo di abbondanza e di prosperità: ma non si consumano solo come frutto a fine pasto o nei dolci, bensì sono anche ottimi per preparazioni salate! Ad esempio, si sposano bene con salumi e formaggi e con le carni saporite, come la selvaggina e i volatili.

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