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E’ una pianta originaria dell’America Latina, nella zona compresa tra Messico e Perù: era molto diffusa presso gli Atzechi, che lo chiamarono xitomatl, parola da cui deriva il termine tomato. Esistono sia i pomodori da sugo, adoperati per la preparazione di salse, sughi e pelati, sia i pomodori da tavola: tra questi, i pomodori costoluti, che sembrano avere degli spicchi e sono molto carnosi, come ad esempio il Cuore di bue, rosso e dal sapore molto intenso; i pomodori tondi lisci, dalla polpa consistente, che si conservano molto facilmente; i pomodori allungati, dalla forma caratteristica, come il San Marzano che sono sia da tavola sia da sugo,  come i perini e i datterini, dolci e gustosissimi. I pomodori si conservano bene in frigo o a temperatura ambiente, se non ancora maturi, mentre non è consigliato congelarli in quanto sono molto ricchi d’acqua.

Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile

Proteine: 1,2 g

Lipidi: 0,2 g

Carboidrati: 2,8 g

Fibre totali: 1 g

Valore energetico: 18 kcal

I pomodori sono ricchi di vitamina C, potassio e betacarotene; si trovano da maggio a settembre. Sono antiossidanti amici del sistema cardiocircolatorio con proprietà antitumorali.

La curiosità

I pomodori si prestano bene alla cottura: tuttavia, è importante non cuocerli troppo a lungo per evitare che perdano colore, sapore e le preziose sostanze nutritive di cui sono ricchi. Una recente ricerca, però, ha ribaltato questa ipotesi affermando che proprio una cottura prolungata, al contrario di ciò che succede con gli altri ortaggi, lo rende più salutare.

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