Skip to main content

Il Ristorante Castello di Fighine riaprirà venerdì 19 aprile dopo la pausa invernale
Tra le nuove proposte anche un menù pensato per Venerdì Santo e Pasqua

Il Ristorante Castello di Fighine, una stella Michelin, riaprirà venerdì 19 aprile 2019, dopo la pausa invernale, sotto la direzione di Heinz Beck.

Arroccato sulle colline toscane, con una sala interna e una terrazza panoramica immersa tra rose e glicini, il ristorante fa parte del Borgo di Fighine, resort di lusso con un Castello risalente all’XI secolo, 5 ville, 2 appartamenti, la Chiesa di Pieve di San Michele Arcangelo di Fighine, un teatro e splendidi giardini.

In occasione della riapertura Chef Beck presenterà lo chef Francesco Soletti e un nuovo menù che, ispirato alla tradizione toscana, sposa la sua visione di cucina moderna e salutare.

La Beck & Maltese Consulting è felice di gestire con il proprio team di professionisti una struttura di così rara bellezza. Faremo di tutto per soddisfare le esigenze e far vivere emozioni uniche ai nostri ospiti” ha commentato Heinz Beck.

Dagli antipasti ai secondi, le proposte del nuovo menù spaziano tra terra e mare con piatti che rendono omaggio alla primavera e alle sue primizie: dagli asparagi, gratinati con erbe e parmigiano o in accompagnamento al rombo, alle fave e piselli nei tortellini di caprino con fondo di cipolla brasata. Gli ospiti più tradizionalisti potranno gustare un’impeccabile entrecote di chianina, i più curiosi avventurarsi alla scoperta del piccione con scorzonera, frutti rossi, funghi e salsa alla liquirizia. Per tutti, una selezione di dolci a cui sarà difficile resistere.

Con un menù alla carta e uno degustazione, il ristorante si presenta quindi come la scelta ideale per chi voglia sperimentare un percorso stellato.

Il menù di Pasqua
Il giorno 19, Venerdì Santo, e domenica 21, Pasqua, inoltre, gli ospiti del ristorante troveranno due diversi menù realizzati per l’occasione.
Si comincia venerdì 19, come da tradizione, con proposte rigorosamente a base di pesce, dalla tartare di tonno con fragoline e rabarbaro, al calamaro ripieno ai gobetti su infuso di crostacei tostati con cime di rapa.
Per arrivare al classico agnello pasquale la domenica, preparato con caprino, pesto di erbe e verbena, e proposte che soddisferanno i palati più attenti, come i ravioli di anatra con carote e infuso di camomilla e rose e il carpaccio tiepido di tonno su “pappa al pomodoro”.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

IL BORGO E IL CASTELLO DI FIGHINE
Il borgo di Fighine, situato a 650 metri sul livello del mare e arroccato sulle colline toscane in provincia di Siena, a San Casciano dei Bagni, è un’oasi di pace e lusso che può diventare, grazie ai servizi offerti, anche una location perfetta per eventi privati e matrimoni.

Il Castello di Fighine e il circostante borgo, appartenuti a Cosimo II de’ Medici fino al 1610, sono stati ristrutturati e rivitalizzati dagli attuali proprietari con l’intento di ricreare l’atmosfera di un villaggio medievale, con tutti i comfort e i servizi di lusso dei giorni nostri.

LE VILLE E GLI APPARTAMENTI
Cura dei dettagli, arredamenti moderni con tessuti e materiali di pregio contraddistinguono gli interni delle abitazioni di Fighine, realizzati da designer italiani e internazionali
Villa Melissa, Casa Janine (entrambe con piscina privata), Casa Teatro e Casa Vittoria sono state ristrutturate dagli interior designer David Mlinaric (i cui progetti comprendono, tra gli altri, London’s National Gallery, Victoria & Albert Museum, Royal Opera House) e Hugh Henry (che può vantare, tra i suoi clienti, la Rothschild family e Mick Jagger). Casa Rossa e gli appartamenti in Casa Parretti sono invece stati seguiti dall’italiano Federico Forquet, prima stilista e poi designer molto apprezzato oltreoceano.

NEI DINTORNI
Per chi al relax che offre il Castello di Fighine preferisse qualche ora alla scoperta delle bellezze toscane, nei dintorni del borgo si trova San Casciano dei Bagni con le sue famose terme. A pochi chilometri anche città d’arte come Montepulciano, Pienza, Cetona, Chiusi e Orvieto.

Di questo Autore