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Si tratta di una pianta erbacea spontanea, che cresce nelle zone paludose o presso i corsi d’acqua. Ne esistono 3 varietà: il sedano dulce, il più diffuso e apprezzato, coltivato per consumarne il gambo che è piatto e carnoso, bianco o verde, con un aroma inconfondibile e un gusto molto intenso; il sedano silvestre o da taglio, del quale si utilizzano i gambi più sottili rispetto  a quelli del sedano dulce e le foglie – leggermente amarognole – per insaporire minestre e zuppe; il sedano rapaceum, ovvero il  sedano rapa o sedano di Verona, noto soprattutto nell’Italia del nord; si consuma la radice globosa molto grinzosa. Al momento dell’acquisto il sedano dulce deve possedere coste sode e foglie vigorose color verde vivo, da conservare in frigo lontano dagli altri alimenti perché potrebbero trasmettere loro il loro odore caratteristico. Il sedano si consuma crudo in pinzimonio, nelle insalate, per realizzare sughi e soffritti, nelle minestre o gratinato al forno.

Valori nutrizionali per 100 g di sedano edibile

Proteine: 2,3 g

Lipidi: 0,2 g

Carboidrati: 2,4 g

Fibre totali: 1,6 g

Valore energetico: 21 kcal

Il sedano contiene potassio, calcio, magnesio e una discreta dose di vitamine A e C. E’ antiossidante e svolge un’azione protettiva per il cervello. E’ diuretico, contrasta il colesterolo cattivo e contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa.

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