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Dalla nostra collaboratrice Clara Mennella, inviata a La prova del cuoco, il programma dedicato alla cucina di Rai 1.

Dopo il racconto sull’organizzazione e la preparazione dello studio e dei partecipanti, ecco cosa succede durante la sfida finale ne La prova del cuoco, il momento più importante del programma, quello che occupa l’ultima mezz’ora prima dell’inizio del Tg1. Basti dire questo per capire che non si può sforare nemmeno di un nanosecondo e che si deve passare la linea alle 13,27 esatte perché possa andare in onda la pubblicità, seguita dal telegiornale.

Tolti questi minuti e quelli necessari per l’ingresso e le presentazioni ne rimangono circa 20 per la preparazione e l’impiattamento di ben due portate… sarà tutto crudo e finto? No! Io i cibi li ho assaggiati e sono cucinati quasi sempre alla perfezione: l’abilità sta nello scegliere i tipi di cottura più veloci possibili, quindi bollitura della pasta che riesce velocemente grazie alle piastre a induzione che sono molto potenti, fritture, scottature e molti ingredienti complementari lasciati crudi. Altro trucco è quello di ridurre tutto in pezzetti piccoli, quindi via libera a dadolate, straccetti, bocconcini ecc.

La sfida si svolge fra due concorrenti a settimana che non sono professionisti ma appassionati di cucina, selezionati fra le candidature arrivate da casa, affiancati ognuno da un cuoco che cambia quotidianamente e ruota fra un elenco di nomi che sono presenze abituali di tutta la stagione; le due coppie sono le famose squadre del Peperone Verde e del Pomodoro Rosso.
Quello che da casa non si nota è che tutte le incombenze pericolose sono tassativamente riservate ai professionisti, quindi sono esclusivamente loro che useranno i coltelli più grandi, maneggeranno i fuochi e i forni, proprio perché si fa tutto per davvero e la velocità aumenta i rischi. I due concorrenti si daranno da fare con gli impasti, il lavaggio dei vegetali, le sbattiture e le mantecature.

Per decidere quali piatti preparare con gli ingredienti messi giornalmente a disposizione si avranno invece delle “dritte” prima di andare in onda ma non si saprà con certezza quale kit verrà loro affidato, la suspence è quindi garantita! Veniamo alla giuria, come è noto è composta da tre figure; uno chef di livello, di solito stellato, un esperto della materia, giornalista, scrittore, critico gastronomico ma anche blogger di provata esperienza e infine da un personaggio del mondo dello spettacolo che, a differenza degli altri due, cambia ogni giorno.

La giuria assiste alla preparazione a pochi metri di distanza, osserva e interviene con domande o osservazioni, e qui sta un po’ la difficoltà e cioè riuscire a sintonizzarsi sui tempi velocissimi della diretta, intervenendo senza aspettare che venga data la parola ed essere sintetici ed efficaci. Insomma si deve fare un po’ quello che fanno i cuochi: correre, rispettare i tempi ed essere concentratissimi! Quando scatta il countdown i piatti arrivano sul banco della giuria che assaggia un boccone in gran velocità, per questo i giurati devono avere una capacità professionale allenata: a questo punto scatta il voto, senza grandi consultazioni.

Tutto è molto reale e dallo stile decisamente diverso dai tanti programmi di cucina che sono venuti in seguito; qui non ci si dilunga in silenzi studiati per creare suspence ad hoc, non si esprimono lunghi giudizi e critiche personali, non si umiliano i partecipanti o si esaltano in maniera esagerata i vincitori, insomma non si costruiscono eroi.

Può piacere o meno ma la cifra del programma è nella serenità della sfida amichevole, così come era stato pensato da Antonella Clerici che lo ha condotto dal 2000 al giugno 2018, sostituita per il periodo dal 2008 al 2010 da Elisa Isoardi che ora ha raccolto definitivamente il testimone. Al suo fianco Ivan Bacchi, un volto televisivo simpatico che insieme ad Elisa forma una coppia che sta conquistando puntata dopo puntata un pubblico trasversale, formato da cuochi, casalinghe, nonne, bambini. E, per la prima volta, tanti giovani spettatori.

 

Articolo di: Clara Mennella

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