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Kalamaro Piadinaro. L’idea di associare il calamaro alla piadina è sicuramente originale. E ci piace. Ciò perché siamo abituati a pensare alla piadina romagnola, anche se servita poco distante dalla spiaggia , farcita con prosciutto crudo e Squacquerone, sicuramente anche con altri ingredienti “canonici”, ma non con i prodotti del mare.

E poi il calamaro ci sta, piace per la consistenza e anche per il sapore molto caratterizzato e nello stesso tempo non invadente. Per questo motivo siamo andati ben disposti a conoscere il nuovo Kalamaro Piadinaro di Milano, in Piazza XXV Aprile di recente apertura (foto 1), il secondo in città dopo quello di Piazza Olivetti.

Il nome non inganni giacché è riduttivo definire questo locale piadineria, anche se la piadina è la protagonista della carta che a mo’ di tovaglietta, apparecchia i tavoli di una location arredata in modo essenziale (nella foto 2 una sala ), con un servizio accurato.

Ma veniamo alle proposte. Innanzitutto si può scegliere il tipo di impasto della piadina e cioè tradizionale con farina 0 e strutto, multicereale, di grano arso, o di grano spezzato.

Per quanto riguarda le farciture chi ama i gusti della tradizione niente paura, li troverà tutti a partire dalla Regina (foto 3) ripiena di Prosciutto crudo di Parma Dop 18-20 mesi, Squacquerone e rucola, oppure la Graté (foto 4) con verdure gratinate e formaggio di latte vaccino, oltre a quella al Prosciutto crudo e mozzarella, alla salsiccia e via elencando.

Le Uniche invece utilizzano, come anticipato, anche pesci e molluschi come nel caso della Terramare (foto 5) con calamari alla griglia, Prosciutto crudo di Parma, insalata riccia e Aceto Balsamico di Modena Igp, o la Sardoni (foto 6), ossia alici di lampara marinate, Squacquerone, insalata riccia e cipolla rossa marinata con aceto di lamponi.

La Terramare ci è piaciuta perché abbiamo apprezzato sia il calamaro, sia l’abbinamento con il prosciutto dei Parma. Nella Regina, sapori della memoria, l’assaggio rivela la qualità degli ingredienti utilizzati. La Gratè, dal gusto equilibrato, accontenta i clienti vegetariani, mentre la Sardoni ha un sapore intenso, di carattere, completato da una sensazione di leggerezza conferita da una nota agra.

Vi sono inoltre piade con Burger di calamaro, di tonno, di fassona, di melanzane e di pollo.

La seconda sezione della carta è invece dedicata alla cucina a cominciare dai primi piatti.

Abbiamo provato i Passateli con ragù bianco di pesce (foto 7); i passatelli asciutti, abituati a consumarli in brodo, sono di per sé insoliti soprattutto se accompagnati con un ragù di mare che li condisce con molto garbo, rendendoli particolarmente appetitosi.

La K’amatriciana (foto 8), mezze maniche con calamari, guanciale di Mora Romagnola, pomodoro di San Marzano Dop, basilico e pecorino di fossa, è una portata molto saporita; siamo del parere che il formaggio valorizzi solo sé stesso e in questo caso l’avremmo risparmiato al piatto per evitare di coprire il sapore più delicato degli altri ingredienti, anche se ci rendiamo conto che si tratta di un abbinamento ormai invalso.

Tra i secondi in carta il Gran fritto di calamari, gamberi e zucchine, la Cotoletta di Mora Romagnola impanata, Fish and chips, poi i Burger di pesce di 200 g, le zuppe, le insalate e i dessert.

Da menzionare ancora le tre salse di accompagnamento (foto 9) Squacquemole con Squacquerone, yogurt e avocado; Kalagreca con yogurt greco, zenzero e lemongrass; Squacquerone con Squacquerone, senape e miele.

Deliziosi i semifreddi nei vasetti.

Un calice di Voigneron (foto 10) ci sta anche per l’etichetta che sembra disegnata apposta.

I 4 Kalamaro Piadinaro

Riccione

Milano Piazza Adriano Olivetti 3

Milano Piazza XXV Aprile 12

Firenze

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