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Arte, musica e sapori, l’estate 2024 in Alto Adige è un caleidoscopio di sapori, colori e suoni al Parkhotel Laurin a Bolzano.

L’Alto Adige è una delle mete più gettonate per le vacanze estive, grazie ai suoi meravigliosi paesaggi, al clima piacevole e a un’enogastronomia tra le migliori del paese delle quali abbiamo detto qui.

A Bolzano, il Ristorante Laurin all’interno dell’omonimo hotel è un elegante indirizzo dal fascino mitteleuropeo nel cuore della città con un giardino di 4000 mq arricchito da alberi secolari e antichi roseti, perfetto per cenare durante la stagione estiva.

Fin dalla sua fondazione, il Parkhotel Laurin, costruito nel 1910, si è affermato come pilastro della vita culturale e sociale di Bolzano, grazie al suo Laurin Bar & Bistro e alla pregiata collezione d’arte sapientemente curata dal proprietario Franz Staffler, che spazia dal primo Novecento fino ai giorni nostri in una mostra diffusa che coinvolge gli ambienti comuni e le camere. Oggi, il Parkhotel Laurin ospita oltre 200 lavori su carta che segnano un viaggio nel tempo dallo stile liberty fino all’arte contemporanea, passando per impressionismo, espressionismo, Neue Sachlichkeit, futurismo, astrattismo. Nella sala principale del Ristorante Laurin, gli stucchi e gli arredi in Jugendstil dialogano con i dipinti di Marilù Eustachio “Alberi in Sequenza”, che raffigurano 13 alberi realmente presenti negli spazi verdi del Parkhotel Laurin. Nel giardino trovano posto varie testimonianze di espressione contemporanea, tra queste: “En-tra”, il sinuoso nastro vermiglio di Eduard Habicher, la cartolina dallo spazio di Sonia Leimer scritta dall’astronauta Leroy Chiao, l’autoritratto in criptonite di Jacopo Candotti e la glovebox di Christian Kaufman. All’esterno, prima di varcare le porte dell’hotel si può ammirare anche l’installazione urbana permanente “Emozioni di viaggio – Viaggio di emozioni”, curata dall’artista altoatesina Annemarie Laner e realizzata in collaborazione con la Facoltà di design e arti dell’Università di Bolzano: cento medaglie in bronzo costellano il marciapiede di via Laurin, su ognuna di queste una parola diversa (in italiano, tedesco, ladino, inglese o francese) che stimola a pensare al viaggio e alle emozioni che regala.

Foto di Annette Fischer

All’ interno dello storico hotel, il Ristorante Laurin dove lo chef Dario Tornatore propone per l’estate 2024 variopinti piatti per deliziare gli ospiti e i gourmand, portando il suo bagaglio di esperienze culinarie collezionate in tutto il mondo, dando vita a composizioni culinarie contemporanee ispirate alla tradizione e alla stagionalità altoatesina. Lo chef del Parkhotel Laurin ci confida: “La mia cucina è profondamente radicata nella stagionalità, grazie al nostro stretto rapporto con allevatori e contadini locali: sono le loro materie prime di qualità a ispirarci costantemente nella creazione di nuovi piatti. Il nostro obiettivo è rinnovare i sapori della tradizione, proponendo piatti contemporanei che riescano a evocare memorie culinarie del passato. Il menu è in costante evoluzione, siamo sempre alla ricerca di nuovi sapori per sorprendere e deliziare i nostri ospiti”. Un’esperienza culinaria, quella del Ristorante Laurin, che in estate si arricchisce con gli show cooking nel parco: «Un elemento distintivo della nostra cucina è l’uso sapiente del fuoco: selezioniamo le migliori carni e le facciamo riposare nei nostri frollatori per esaltare tutti gli aromi. Non solo carne alla brace, ma anche il pescato del giorno, proveniente dall’Adriatico e dal Mediterraneo».

L’obiettivo è quello di dar voce agli ingredienti locali dell’Alto Adige attraverso una cucina che rispetti la materia prima. Il menu estivo che lo chef Dario Tornatore ha creato per il Ristorante Laurin si fonda su un equilibrio tra gastronomia regionale, mediterranea e internazionale che gioca con sorprendenti consistenze e interpretazioni.

Ne sono un esempio i Ravioli del plin al pulled pork, shiitake e jus al Cynar, un piatto ricco di sapori con un succulento ripieno di carne dolcemente affumicata, la dolcezza della pasta all’uovo che lo avvolge, l’umami dei funghi shiitake e il contrasto del jus al Cynar. O ancora la Porchetta di maiale, erbe e patate alla “Gia-n’duja”, un piatto molto apprezzato dagli ospiti e altrettanto caro a chef per il suo forte richiamo mediterraneo: la porchetta viene preparata a partire da pance di maiali allevati sull’altopiano del Renon, aromatizzate con un rub di erbe e poi cotte dolcemente al forno. Ad accompagnare la porchetta, del pak-choi alla brace e delle crocchette di patate alla “Gia-n’duja”, un gioco di parole che riassume l’equilibrio tra due ingredienti: pasta di nocciole e n’duja calabrese. Ad accompagnare le gustose creazioni dello chef Tornatore, una carta dei vini con oltre 400 etichette in cui spicca una vasta selezione di vini biodinamici e alcune rare eccellenze.

Nell’estate al Parkhotel Laurin non manca la musica con le emozionanti serate di Live Piano Music, gli artisti sono selezionati dai direttori Helga Plankensteiner e Michael Lösch, musicisti altoatesini di spicco. Inoltre l’atmosfera intima ed elegante del grande parco ospita anche il Südtirol Jazz Festival e il prossimo 18 agosto, dalle ore 20.00 il concerto di musica da camera dell’Orchestra giovanile Gustav Mahler nell’ambito del Bolzano Festival Bozen.

 

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