Lungo la via, smarrendosi un poco e finalmente, perdendo la cognizione del tempo, in una pausa relax sui Colli Piacentini abbandoniamo il rumoroso e alienante social bagarre, imbattendoci in B&B, in casali ristrutturati che raccontano la storia di borghi e castelli.
Usciti dalla disputa e subbuglio urbano ci geolocalizziamo in un territorio di campagna nelle vicinanze Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto che parlano di preistorici arenili i cui depositi marini favoriscono la coltura dei vigneti. Non sono distanti neanche Toscana e Marche. Focalizziamo una sorta di ombelico, una spirale d’energia che percepirete visitando i luoghi di cui fra poco scriveremo.
Se possiamo consigliarvelo, preferibilmente si abbandoni l’automobile; in campagna, si vada a piedi o a cavallo e in bicicletta.
Vi suggeriamo alcuni indirizzi per soggiornare in questi luoghi, a una ora e mezzo dal centro di Milano, da Genova e dai primi contrafforti piemontesi; ci troviamo in Emilia nelle valli piacentine tra agriturismi, intermezzi sportivi e ristoranti!
Podere Casale –Vicobarone Ziano Piacentino
Accoglienza e gentilezza, corrispondono alla Famiglia Rigamonti che gestisce con garbo e passione il b&b, borgo ristrutturato con molta passione in 10 anni di costante e minuzioso lavoro di cui abbiamo detto qui.
Una piccola produzione di vini offre la possibilità di partecipare a degustazioni guidate in azienda, magari prima di cenare, giusto di fronte, senza bisogno di prendere l’automobile.
Una sosta che ristora, un paesaggio a perdita d’occhio che sfuma fra nuvole, alba e tramonti impareggiabili. Sembrano di lontano, le Nuvole di Fabrizio de André.
Corte del Gallo – Rivergaro
Se volete fare gli sportivi, Love Horses, vi aspetta, potrete imparare ad andare a cavallo. Sarà rilassante e prenderete confidenza con i tempi e i modi di animali fantastici, addestrati al Centro di Equitazione (foto 2), annesso all’Agriturismo Corte del Gallo (foto 3).
Un nuovo modo di essere, in armonia con la natura. Viene insegnata una speciale andatura: la monta vaquera, ancor oggi utilizzata in Spagna per la gestione delle mandrie. Un’andatura che osservata fuori dal contesto lavorativo, appare elegante e precisa, utilizza cavalli sinceri perché siano obbedienti ma soprattutto che siano conquistati dall’addestratore. A 400 metri slm, il clima di cui si può beneficiare e il panorama è straordinario.
La permanenza al Ristorante della Corte del Gallo, saprà regalarvi piaceri per il palato dopo giornate di svago a cavallo, a piedi, in bici (chiedete all’Agriturismo, dopo aver degustato i tortelli verdi agli spinaci e le erbette) vi indirizzeranno ai ragazzi giusti a cui potrete chiedere quali siano i percorsi per mountain bike.
Benefici dell’equitazione sul nostro benessere psico-fisico
Li avevate considerati?
Nella monta a cavallo sono interessati gli addominali, i dorsali e i lombo-sacrali. Questi si contraggono seguendo il ritmo dell’andatura del cavallo, migliorando col tempo il tono e l’elasticità della muscolatura del cavaliere. Ma risultano coinvolti anche i muscoli del pube, dei glutei e quelli della gamba che, sollecitati, si potenziano e acquisiscono resistenza maggiore. Inoltre, traggono giovamento non trascurabile anche i muscoli delle braccia, come gli scapolo-omerali, i bicipiti e i tricipiti, e del collo. Si ha inoltre l’esatta percezione dello spazio (ricordate le metro claustrofobiche di città?) e favorisce la concentrazione, la capacità di orientamento (oggi: orienteering, altra attività molto interessante), il consumo calorico.
Infatti, con l’andatura al passo si consumano 2.8 calorie all’ora per chilogrammo di peso corporeo del cavaliere, se al trotto: 4, se al galoppo: 6,3.
Se pensiamo che un grammo di vino fa assumere 7 calorie…
Partendo dalla Corte del Gallo si può utilizzare un percorso studiato per la mountain bike. Oggi 30 km di salite e discese ripide. Corsi seguiti da istruttori certificati. Chiedete informazioni sempre all’agriturismo. L’inizio di un’avventura per i ragazzi, di nuova imprenditoria di giovani fondatori nelle Valli Piacentine di una attività entusiasmante che speriamo possa unirsi al circuito bici europeo, un giro d’Italia del gusto.
Costi / benefici della bici
In bici il tasso metabolico aumenta, migliorando la viscosità del sangue. La velocità del flusso di ossigeno aumenta dagli 8 litri di quando si è a riposo ai 100 litri al minuto delle vostre prestazioni di picco.
Inoltre, aumenta l’afflusso di sangue al cervello, rendendo più vigili Gli ormoni della felicità (serotonina) vengono a questo punto rilasciati, rendendo la vostra esperienza molto piacevole col desiderio di poterla ripetere ancora. E’ pure un buon inizio per perdere peso, nel caso vi foste abbuffati di delizie piacentine che sono il must in ogni occasione, matrimoni ed eventi organizzati negli agriturismi piacentini.
Ristorante Hotel Piacentino – Bobbio
In centro a Bobbio, Il Ristorante Piacentino, “fila” a mano i suoi maccheroni alla piacentina (foto 4 ) che non mancano mai nel menù.
Per degli abbinamenti celebrativi suggeriti per i maccheroni del Piacentino, noi abbiamo proposto i nostri preferiti:
Champagne Millesime Moet & Chandon – Epernay – 2008 Grand Vintage, Champagne Dufour – Landreaville Aube – Le Champ du Clos, Pinot Blanc.
Abbinamenti nella tradizione: Gutturnio Superiore per non farsi mancare mai quest’opera d’arte di pasta.
Altre possibilità di scelta al Ristorante Piacentino esperta nella ristorazione, propone i vini più rinomati della zona, come i vini de La Tosa che vengono proposti ogni giorno per i tipici maccheroni forgiati col ferro da maglia e salumi dalla Coppa piacentina dop, Salame piacentino dop.
In tutta Bobbio esiste il tradizionale “Bractòn”, Brachettone, preparato da carni di razze suine al pascolo, prodotto e venduto nella salumeria in centro a Bobbio, la centenaria Porta Nova.
L’uso prevedeva la macellazione del maiale in inverno, intorno a Natale e se ne apprezzava il gusto saporito a Carnevale e dopo la Quaresima per Pasqua..
Il Bractòn si ottiene dalla spalla del maiale che viene disossata e sgrassata, lasciando la cotenna. La spalla, conciata con aglio, noce moscata, chiodi di garofano e foglie di alloro viene fatta riposare, una settimana in sale e poi cucita quasi a sembrare un saccoccio, fatto stagionare per tre settimane, legato tra due stecche. Il prodotto per essere servito, viene lessato per 5 ore circa e servito col puré, anche il giorno dopo. Viene anche affettato fine per un aperitivo sfizioso. Si consuma nel giro di due settimane (anche prima, secondo noi…)
Ricchi anche i dessert al Piacentino tra tanti, il Busslan, la ciambella, i biscotti, Buslanein, tipici biscotti piacentini dalla caratteristica forma, grandi come un Donuts americano ma dall’inconfondibile aroma di limone..
Nel Piacentino fare la pasta, i tortelli ad esempio, prende 10 anni di esperienza, per chiuderli con la coda, senza romperli, in pochi gesti.
Siamo stati a lezione di tortelli a casa dell’agronauta, Stefano, coltissimo e preparatissimo nel racconto storico del luogo, della Famiglia Malvicini Fontana, che nel 1969 ha festeggiato i 1000 anni di storia scritta e documentata, della Famiglia Malaspina, della Famiglia Zanardi Landi…
Agronauta – Piozzano
Tutte queste son tappe, ritrovi, staffette di racconti, passar la parola. I percorsi si fan interessanti per scolaresche curiose di rileggere sul posto: storia e scienze naturali (nella foto 5 fiore di vite).
Si fa merenda, si pranza, si cena e si può soggiornare esclusi i giorni di lunedi, martedì e mercoledi.
Per continuare a raccontare le preziose tradizioni della cultura vitivinicola piacentina, possiamo ricordare che i vitigni diffusi nel piacentino sono: Bonarda (croatina), Malvasia, Ortrugo, Barbera.
La denominazione di origine controllata “Gutturnio” (a base di Barbera: dal 55 al 70%; Croatina – localmente detta Bonarda: dal 30 al 45%; ) obbligatoriamente seguita da una delle seguenti menzioni: frizzante, Superiore, Classico Superiore, Riserva, Classico Riserva
La produzione comprende i comprensori di produzione delle uve comprendono totalmente il territorio collinare del comune di Ziano Piacentino e comprendono il territorio collinare parziale dei comuni di: Pianello Val Tidone, Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Nibbiano, Agazzano, Piozzano, Gazzola, Vigolzone, Rivergaro, Ponte dell’Olio, Castell’Arquato, Carpaneto Piacentino, S. Giorgio Piacentino, Gropparello, Alseno, Lugagnano Val d’Arda e Vernasca.
Da Sandro Oddi, si può degustare un vino rosso da uve Fruttano, un vino novello, piacevolmente beverino, si presta nell’abbinamento anche col il pesce. Le cose semplici sono quelle più care da conservare.
Nella tradizione, la qualità
Sandro Oddi, ex alpino, dice: “Nelle varie epoche storiche, attraverso i secoli, la tradizione si è conservata fino ai nostri tempi tramandando l’amore per la terra e i suoi prodotti, alle generazioni successive che hanno saputo rafforzarsi in esperienza e prestigio.”
Qui si seguono regole antiche per riportare alla mente sapori e abitudini che hanno la forza di fermare il tempo, almeno l’illusione di un attimo. Come tenere un bicchiere per bere alla nostra salute.
“vinum merum placentinum laetificat” cioè il vino piacentino schietto e puro allieta lo spirito
Agriturismo il Gelso – Montecanino
Coltivano ortaggi e vigna. Patate e zucche, producono vino sfuso e in bottiglia…l’altra verdura dell’orto è invece ad uso interno dell’agriturismo per la produzione di contorni, giardiniere, primi piatti e antipasti.
Marito e moglie, il figlio, profondamente assoldati da questo territorio. Chiaccherando di rimpatriate di Alpini, scopriamo che di qui passano bikers che amano piegare (fate attenzione, rispettate i limiti di velocità) sulle curve delle colline e amano una sosta qui.
Dopo una notte di sonno ristoratore, nei comodi letti delle ampie camere, immerse nel silenzio totale, la crostata che vi aspetta al mattino, in fette extra-large, è ricca di marmellata, confettura prodotta rigorosamente in casa.
Noi l’abbiam portata via con noi, una porzione, per una merenda durante la giornata di grandi scavallamenti fra le colline. Niente di più piacevole che fermarsi a lato delle stradine in salita, in mezzo ad un campo di papaveri rossi (foto 1) e far parte di un quadro, quasi fosse di Monet.
Buon tour piacentino!
Partners on tour:
#MangiarePiacentino
#VisitEmilia
Roberto Rossi, www.agriturismipiacentini.it
Giorgio Bertuzzi photographer
Ecco, la ricetta dei biscotti Buslanein da ripetere appena se ne avesse voglia.
Preparazione dei Buslanein
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, mettere al centro il burro a pezzetti e lo zucchero, quindi i tuorli, un pizzico di sale e la scorza grattugiata di un limone.
Impastare il tutto aiutandosi con un po’ di latte versato man mano.
Ricavare dall’impasto delle biscioline, ritagliarle in pezzetti lunghi circa 8-10 cm. Con queste formare dei circoli che dovranno essere saldati con una lieve pressione delle mani.
Disporre in una teglia sulla carta da forno e infornare a 180 °C per circa 15 minuti..