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Malcesine (foto 1) è un borgo medievale di 3700 abitanti; si trova all’estremo nord della sponda veronese del Lago di Garda, al confine con Trentino e Lombardia. Il centro, che conserva l’impianto urbanistico medievale, è “a misura d’uomo”, percorso da viuzze acciottolate dove si affacciano piccole botteghe. Il comune è una delle poche località Covid free dell’Italia settentrionale. Da un punto di vista paesaggistico l’incontro tra acqua e montagna è sicuramente suggestivo.

E il Garda, il più grande lago d’Italia, un pezzo di Mediterraneo incastonati nelle montagne, se a sud ha l’ampiezza del mare, qui a nord si restringe, stretto dai monti, così da ricordare un fiordo. Il panorama si snoda in un continuum di spaccati di grande suggestione: a est gli uliveti e il Monte Baldo (considerato il “Giardino d’Europa” per via del suo variegato patrimonio floristico); a ovest le spiagge del Lago di Garda, le Prealpi Bresciane e l’Adamello; a nord il Monte Brione e, sullo sfondo, il Gruppo del Brenta; infine a sud il dolce anfiteatro delle Colline Moreniche.

Pertanto la zona suggerisce notevoli spunti non solo per la vita balneare che offre il lago dal nuoto, al windsurf favorito da venti favorevoli, ma anche per intraprendere percorsi alla scoperta del territorio. Il già ricordato Monte Baldo, per esempio è una tappa obbligata sia durante la stagione invernale, ma anche e soprattutto in quella estiva: oltre a essere un incantevole parco naturalistico, unico per biodiversità con oltre sessanta specie di orchidee e fiori rari, è il luogo dove praticare molte attività sportive all’aria aperta, dal trekking (foto 2) al parapendio, dal nordic walking alla mountain bike.

Si raggiunge comodamente in soli 15 minuti grazie alla Funivia Malcesine – Monte Baldo (foto 3), tra gli impianti funiviari più moderni e avanzati al mondo, che grazie alle sue cabine rotanti è in grado di far apprezzare appieno il panorama unico del Monte Baldo e del Lago di Garda raggiungendo quasi quota 1700 metri.
Malcesine, inoltre, possiede spazi per correre, strade ciclabili, sentieri.

Per quanto non sia terra di vigneti gli wine lover non rimarranno delusi. Più a sud, infatti, a due passi dal lago, si trova  Ca’ Maiol (foto 4)
, reputata azienda vitivinicola.

La cantina è l’epicentro di un’iniziativa promossa dai ristoratori locali. Questi, per valorizzare i prodotti del territorio propongono piatti con ingredienti del posto , abbinati, in accordo con la Cantina, ai vini più adatti così da crrare una sinergia tra ristorazione gardesana e cantina vinicola, sinergia che, in ultima analisi, valorizza la produzione enogastronomica del territorio. Così il turista può organizzare un percorso degustando in ogni ristorante uno specifico piatto gardesano abbinato al vino. La cucina locale non è solo a base di pesce di lago, ma comprende anche prodotti dell’entroterra, come le carni, i formaggi, tartufi estivi il tutto condito con il celebrato olio, definito “oro liquido”, così da garantire una cucina a chilometro corto.

Per non dire dei locali in cui godersi un aperitivo vista lago, magari accompagnato dalle sarde del lago o altri stuzzichini.

Tra natura ed enogastronomia non si può dimenticare il patrimonio artistico e culturale: meritano una visita il Castello longobardo (sede di importanti raccolte di storia naturale, dipinti e antiche galee veneziane) e il (edificato dagli Scaligeri a cavallo del XIII e XIV secolo) con il giardino a piano terra e gli affreschi al primo piano.

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