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Si è tenuta presso l’ Hotel nhow Milano, la quarta edizione di Milano Sake Challenge 2024 (la terza edizione l’abbiamo presentata qui). L’ evento è stato organizzato da  Sake Company e dalla Sake Sommelier Association d’Italia, ci spiega Giorgio Maggioni, Sales Manager/Sake Sommelier SSA, e si divide in tre giurie.

La giuria di design giudica l’estetica delle 500 e più bottiglie di sake eposte, prodotte principalmente in Giappone, ma anche da altri paesi come le Hawaii. In Italia c’è una richiesta di bottiglie esteticamente belle, spiega Giorgio Maggioni, e pertanto già dalla prima edizione vi era, come oggi, una giuria composta da designer, professionisti del settore per giudicare le bottiglie.

La seconda giuria formata da un centinaio di sake sommelier certificati ha valutato organoletticamente le stesse referenze, ossia il plain tasting, ma coperte così da renderle irriconoscibili, divise per le principali categorie di sake, ogni sommelier ha dovuto analizzare una quarantina di bottiglie e giudicarle valutando l’aspetto visivo, sapore aspetto complessivo. E per ogni categoria sono state premiate le eccellenze. Inoltre ogni giudice doveva indicare un abbinamento teorico tra cinque piatti o ingredienti rappresentativi della cucina italiana conosciuti anche in Giappone, ossia Parmigiano Reggiano, Prosciutto di San Daniele, Carpaccio di pesce, Pasta alla carbonara, Gelato al pistacchio salato.

Da ciò una terza giuria di chef, sommelier addetti al settore, ha messo in pratica gli abbinamenti teorici abbinando ai prodotti elencati circa 200 sake, quelli cioè che hanno avuto i voti più alti. Il pairing aiuta il consumer sia in Italia sia in Giappone ad abbinare il sake con questi cibi. Per cui ha un valore anche di marketing.

L’edizione dell’attuale Milano Sake Challenge si è conclusa con una degustazione aggiuntiva alla presenza della governatrice della regione di Yamagata, prefettura a nord del Giappone riconosciuta come regione gourmet. Sono stati proposti circa 20 sake abbinati a primizie giapponesi alla presenza di Koseki Toshihiko Sensei uno dei massimi esponenti nella ricerca e nello sviluppo del sake. Maiko Takashima cofondatrice di Sake Company ci ha presentato Koseki Toshihiko, spiegandoci che si fregia del titolo di Sensei ossia di Maestro. Da 35 anni svolge una ricerca in qualità di super esperto di produzione di sake. Nella sua attività promuove nuovi tipo di riso, e nel centro ricerca dove opera vi è una sezione dedicata al lievito dove tutti i produttori di sake portano il proprio. Koseki li controlla e fornisce indicazioni su come produrre il sake migliore. Fornisce inoltre consulenza per risolvere problemi di lievitazione risalendo alle cause e trovando le soluzioni.

 

L’evento di quest’anno si è rivelato,  per numero di etichette esposte e partecipazione, di grande successo e pertanto ha gettato le basi per il prossimo.

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