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Chi non conosce i mitici taccuini neri per appunti, annotazioni, schizzi, Moleskine, usati già nel secolo scorso da scrittori, artisti e viaggiatori, quali Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Bruce Chatwin? Sulla scia della memoria, ispirato al classico “café littéraire”, nacque a Milano a fine luglio del 2016 , in corso Garibaldi, il primo Moleskine Café  in Italia, dopo quello già esistente in Svizzera all’interno dell’Aeroporto di Ginevra.

Un format che mescola elementi diversi: dalla galleria d’arte al negozio, alla libreria a luogo di ristoro, ideale per ritagliarsi pause di relax, seduti ai tavoli già dal mattino per gustare una colazione tradizionale fino a sera, all’ora dell’aperitivo, con vini e focacce, piatti di affettati e proposte vegetariane.

E’ in cartello un  programma di conferenze, eventi e mostre tra gli scaffali della boutique su cui sono esposti gli oggetti della collezione che, naturalmente, si possono acquistare.

“Fedele allo stile Moleskine, con le sue linee pulite ed essenziali che si sposano con la modernità della gamma cromatica dai toni neutri, come le pagine di un taccuino, il Moleskine Café è un luogo che ridà una carica di energia e dinamismo grazie al caffè, all’arte e alla conversazione, ma dove è anche possibile trovare il silenzio perfetto per staccare la spina, leggere e creare.” E’ quanto si augurarono i progettisti di questo nuovo spazio che invitavano a seguirli anche su Facebook. Il progetto si è concretato e le attività del Moleskine spaziano tra tavole rotonde sulle regole dell’era digitale, presentazione libri,  le mostre con Calligraphy Master

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