La creatività dei pasticceri si esprime anche nella preparazione dei dolci più tradizionali, come nel caso del panettone. Non più prerogativa di Milano, questa dolcezza natalizia ha trovato nuova linfa nel sud Italia.
Pertanto la ricetta originale si è arricchita di nuovi ingredienti, dai pistacchi ai fichi. Ma Roberto Di Pinto, chef del ristorante Sine, napoletano puro sangue, con O’ Panettone, è andato più in là in quanto ha conferito una nota che vorremmo definire fusion.
Infatti, se si fosse limitato a unire canditi di solo limone, come ha fatto, avrebbe avuto una golosa intuizione. Contestualmente al limone, però, con cui ha conferito una nota caratteristica in alternativa ad arancia candita e uvette, ha saputo accentuare la milanesità del dolce unendo lo zafferano, spezie che a Milano è sacra come gli amanti del risotto giallo “de Milan” ben sanno.
Ed è l’incontro di questi due ingredienti a conferire un soffio fusion. Il panettone, realizzato e confezionato in collaborazione con Sal De Riso, più nel dettaglio è preparato con un’infusione di zafferano iraniano in pistilli, ossia il più pregiato in assoluto; i limoni sono quelli della Costa d’Amalfi IGP.
Nel tagliarlo si respira l’inimitabile “profumo di panettone” indissolubilmente associato alle festività natalizie. La pasta mostra una bella occhiatura, è intensamente gialla e in bocca rileva una testura morbidissima grazie anche all’irrinunciabile umidità che la caratterizza, interrotta dalla croccantezza della granella di zucchero e dalle mandorle incastonate nella crosta.
Un passaggio sul calorifero o nel forno caldo spento, accentua profumo e morbidezza. O’ Panettone pesa un chilogrammo ed è venduto a 42 euro.