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Vi sono vini la cui storia si intreccia a quella di una persona che ha saputo capirli meglio di altri, valorizzarli, modellarne il profilo nel modo migliore. È il caso del Gewürztraminer, bianco dall’inconfondibile aroma di probabile origine tedesca che ha trovato in Alto Adige l’habitat ideale.

La sua storia è millenaria. Tuttavia, il criterio della qualità di questo vino ha iniziato a giocare un ruolo fondamentale nelle scelte produttive in tempi molto più recenti, ossia verso la fine degli anni settanta. Va però detto che un ulteriore grande impulso l’ha ricevuto a partire dagli anni novanta.

E ciò grazie anche a un uomo, Willi Stürz, enologo, tutt’ora mastro cantiniere della Cantina di Tramin. Suo merito è intuire la potenzialità di questo vino, così da farlo diventare uno dei più rappresentativi del territorio.

Stürz entrò nella Cantina nel 1991, trovando un panorama viticolo definito dalla netta prevalenza dei vitigni a bacca rossa, sostanzialmente schiava, i quali rappresentavano circa l’80% dell’intero vigneto.

Oggi, grazie al suo impegno, circa il 70% delle viti sono a bacca bianca vale a dire gewürztraminer oltre che chardonnay. È sufficiente questo dato per capire il lavoro svolto dall’enologo. Anche il profilo del vino è cambiato con il tempo. Da morbido, ha assunto, e sta assumendo, maggiore verticalità, più croccantezza ed è proprio la vena fresca a renderne più equilibrata e piacevole la beva oltre a fornire maggiore eleganza.

Pertanto il Consorzio Vini Alto Adige a coronamento degli oltre 30 anni di carriera ha voluto dedicare a Willi Stürz un omaggio cinematografico nell’ambito della serie rivolta ai pionieri del panorama vinicolo dell’Alto Adige (video 2).

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