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Abbiamo presentato le Cantine Pellegrino in occasione di una degustazione di alcune sue referenze qui.

Abbiamo ora degustato Passito di Pantelleria ‘Nes’  2015 vino sorprendente.

Pantelleria è la terra vocata dello zibibbo, uva che matura in terreni impervi battuti dal vento, allevata ad alberello pantesco, ora Patrimonio Unesco. Le uve, dopo la raccolta, sono lasciate appassire su graticci e su terrazze, quindi conferite nella cantina Pellegrino qui operante dal 1992. Le uve di Nes, in particolare, nascono in vigneti che radicano a Martingana, a Scauri e a Rekhale, ossia in zone costiere esposte a sud. Nes, ha un residuo nettamente superiore a quello di altri passiti naturali, e per ogni litro di vino sono pressati sofficemente 4 kg di uva passa. Le uve sono raccolte a mano da metà a fine settembre, in cassettine con capacità massima di 10 kg, in modo che gli acini non si schiaccino. Giunte in cantina si procede con la pressatura soffice, cui segue l’aggiunta di uva zibibbo appassita. La fermentazione avviene a temperatura controllata di 16°, interrotta portando la temperatura a 13 °C. Il vino matura per 10 mesi in vasche di acciaio a temperatura controllata.

Note gustative

Nel calice riproduce colore dorato con riflessi ambra
Il profumo è ampio, ricco di sfumature e comprende frutta candita, marcate note agrumate, datteri, albicocche molto mature appena colte calde di sole, pesca sciroppata, ricordi di salvia e di eucalipto, e di melissa.
In bocca si apre a ventaglio ed è un susseguirsi di sentori gioiosi, di sensazioni dolci, morbide, mielate che accompagnano una solida struttura sostenuta da 14 gradi alcolici, denso con ricordi di frutta matura e candita, sorso decisamene lungo, inarrivabile sapidità e intensa persistenza.

Abbinamenti

Dolci alla pasta mandorle, pasticceria mignon, Gorgonzola Piccante, Roquefort, Stilton con stilla di miele o da servire dopo cena in luogo di un Porto..

Vino sorprendente che piace anche a chi è poco propenso ad acquistare vivi dolci. Piace non solo pel la complessità e la pienezza, ma per la versatilità e per la completezza. Oltre che abbinato, da centellinare a fine pasto come unico protagonista.

Di questo Autore