Skip to main content

Segnali positivi sulle presenze straniere quest’estate nel nostro Paese incominciano ad avvertirsi in diverse regioni, specialmente quelle che nel passato hanno registrato il tutto esaurito. L’estate 2020, però, è particolare e quanto è avvenuto di buono nel passato, potrebbe anche non essere sufficiente per attrarre nuovi ospiti. Ma quelli che si sono trovati bene da noi, cominciano a farsi sentire per valutare la possibilità di venirci a trovare, dicono alcuni albergatori di tre regioni che sono anche famose per come sanno prendere gli ospiti anche per la gola e, cioè, Liguria, Toscana e Umbria.

Così, Logis Hotels che, per completezza d’informazione dobbiamo segnalare che è la prima catena di ristoratori e albergatori indipendenti in Europa (2.400 hotel distribuiti in 8 paesi), ha messo a punto una strategia che strizza l’occhio proprio al nostro ricchissimo patrimonio enogastronomico, per convincere turisti stranieri e di altre regioni italiane, a visitarli per scoprire l’ampia varietà di materie prime che assicura un territorio molto variegato dal punto di vista morfologico – colline, coste, montagne e pianure – che hanno reso celebre la cucina italiana in tutto il mondo e solleticato la fantasia degli chef di ogni tempo.
Cosa ha fatto Logis Hotels? Ha selezionato un albergo per ogni regione, mettendo nel piatto tutto il buono che offre il territorio circostante. La prima scelta è caduta su tre regioni, probabilmente in attesa di completare il progetto per tutte le regioni italiane dove ci sono Logis Hotels.

Così, il ristorante dell’Hotel Clelia Deiva Marina, che ripropone il meglio della tradizione della cucina ligure, è stato scelto per il suo ricco assortimento di piatti regionali e marinari, accostando le pietanze classiche e più amate cucinate come una volta e piatti innovativi e originali a base di pesce crudo, dove l’eccellenza della materia prima e la freschezza del pescato è il principale marchio di fabbrica. Qui, insomma, si trovano le lasagne al pesto e la focaccia di Recco, dal coniglio alla ligure ai corzetti con pesto di noci, un’ampia scelta di paste fresche e secche nonché torte salate e farinate, fino ai baci di Alassio e lo sciroppo di rose.

In Toscana, invece, sono stati scelti i colli cortonesi e aretini, dove il ristorante del Logis Hotel Farneta  seleziona le materie prime per i suoi piatti della tradizione, spesso rivisitati in maniera originale e raffinata e, con a disposizione una carta di vini veramente notevole perché l’ospite possa scegliere quello giusto per poter accompagnare, per esempio, proposte gastronomiche fatte con il  pane senza sale, la pappa al pomodoro, resa celebre da Gian Burrasca, la fettunta passando per la panzanella e la ribollita; senza dimenticare pollame e selvaggina, protagoniste indiscusse di piatti di carne a base di pollo, faraona, carne di oca e piccione ma anche lepre, cinghiale e fagiano. Non mancano poi i salumi, dalla finocchiona al salame toscano e gli irrinunciabili formaggi, da quelli stagionati a quelli più freschi. Grande spazio hanno poi i dolci, come i famosissimi cantucci (foto 3).

Per scoprire un terra da salumi e da tartufi, come l’Umbria, l’approdo scelto è il ristorante I Rodella dell’Hotel Antico Forziere di Casalina Deruta, dove i gemelli Stefano e Andrea Rodella propongono una cucina contemporanea, ma improntata sulla tradizione che unisce prodotti freschi di stagione, con un’ampia varietà di piatti di carne e di pesce (vi dice qualcosa il Lago Trasimeno?), nonché prodotti della terra come legumi, funghi, tartufi e, immancabili, i famosi salumi di Norcia.

Non è escluso che, in corso d’opera, il progetto venga allargato ad altre regioni, visto che Logis Hotels è sinonimo di accoglienza e i membri del gruppo sono impegnati a portare avanti l’idea di albergo personalizzato e sostenibile all’insegna di un approccio etico e ad incentivare esperienze e consumi a favore dei produttori locali nell’ambito del progetto #PerUnMondoPiùLocale.

Di questo Autore