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12 Tweet Interview

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L’errore imperdonabile nel galateo
il non fare la scarpetta! il primo valore d’educazione è il rispetto dell’ambiente: pulire il piatto risparmia tonnellate di detersivi; e rispetta anche la sacralità del cibo
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L’errore imperdonabile in cucina
mettere in cucina uno come me che adora mangiare, ma non sa cucinare
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L’ingrediente da celebrare
l vino rosso: per sfumare gli arrosti e per stare allegri ancora prima di cominciare la cena
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La musica diffusa che ti piacerebbe in un ristorante
i concerti brandeburghesi di Bach… stanno bene con tutto e alleggeriscono tutto
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Il luogo più romantico a Milano in cui portare il/la partner
Largo La Foppa: nel cuore di Brera e vicino anche al parco, allo studio di mio zio pittore, a Moscatelli, all’ex Obraz cine-studio e.. altro.
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l personaggio milanese che inviteresti a cena
Gianni Dova, nel cui studio fin da piccolo mi incantavo fra i profumi di trementina, acqua ragia e i colori ad olio
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Il punto debole di Milano
Le biciclette in affitto a 36 narcoeuro annuali più vicine a casa mia sono ubicate a circa tre chilometri di distanza, un pò troppo per chi non abita in centro
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Il punto forte di Milano
I Navigli dalla darsena fino a Gaggiano: dove sembra di ritrovare il tempo e dimensioni perdute
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Il museo che a Milano ancora non c’è
Il museo d’arte dedicato solo a opere realizzate col pennello da artisti viventi, italiani e anarchici
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Un suggerimento al sindaco
Incrementare a dismisura le piste ciclabili fino ad ingoiare tutte le automobili
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La tua città preferita
Barcellona: un po’ Roma, un po’ Genova, un po’ Milano, il meglio da ogni città
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Un motto su misura per te
AAAA Amore Arte Amicizia Anarchia. Contro l’Incubismo spacciato in ogni modo per toglierci energia: venduto, affittato, comprato, pubblicizzato, propagandato, per garantire il primato del Potere
. . .

Tu e Milano
Con Milano ho un rapporto di odio e amore. Per molti anni, appena potevo, lasciavo la città invernale, grigia e triste per approdare in luoghi più assolati e luminosi. Poi mi sono trasferito negli Stati Uniti: dopo sette anni nel New England – dialogando con Emily Dickinson e con gli scoiattoli, gli spiriti dei pellerossa, le foglie autunnali – ho cominciato a sentirne la mancanza. Ho scoperto adesso che Milano va vissuta in dosi “romeopatiche”, alternandola alle luci della Liguria che per fortuna è molto vicina. Nel declino degli ultimi anni ho anche scoperto riserve di semi preziosi di voglia di fare: ci sono ancora milanesi che ne spargono a piene mani. E’ così che ho avuto modo di collaborare con belle gallerie, come la Galleria Blanchaert, Nuages, lo Studio Bolzani; e avuto ispirazioni come la collezione di ritratti di scrittori famosi. Ma, soprattutto, ho tradotto il mio rapporto con Milano – o meglio il mio riaffezionamento alla città – in una serie di acquarelli dedicati a suoi luoghi che amo di più: il Castello, il Duomo, via Mercanti, Corso Monforte.. e insomma tanti posti che significano qualcosa per me. E fra i miei progetti più genuinamente milanesi metto la storia delle 10 figlie di Paolo Biffi: nientemeno che colui che nel 1852 inventò il panettone! Un escursus artistico che mi ha molto appassionato, realizzato per la galleria piacentina Biffi Arte

 

Articolo di: Serena Omodeo

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