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Il Pinot Nero in Oltrepò Pavese, raggiunge nelle zone più vocate livelli qualitativi più che rispettabili. A sostenerlo fu Luigi Veronelli che nel 1961 scrisse in Vini d’Italia del “Pinot eccellente della località Pernice, in Comune di Rocca de’ Giorgi, dal bel colore rubino chiaro e dall’intenso bouquet”.

Si trattava del cru Pernice della Tenuta Conte Vistarino Rocca de’ Giorgi di cui abbiamo scritto qui. Il vigneto, reimpiantato nel 1995,   radica in un terreno tendenzialmente calcareo, con parti di argilla, sabbia e in misura minore, di  pietrisco. Si estende su una superficie di 3,5 ettari a 350-400 metri  di altitudine con esposizione a sud.

Pernice è, insieme a Tavernetto  e Bertone, uno dei tre cru di Pinot nero dalla Tenuta ultrapadana.

E’ il cru più caratterizzato. Reimpiantato nel 1995 si estende su 3,5 ettari a 350-400 metri di altitudine. Le uve subito dopo la raccolta sono portate in una cantina supertecnologica recentemente ristrutturata dove sono  premacerate a freddo e vinificate  in legno; il vino ottenuto è a sua volta affinato in barrique nuove e di pochissimi passaggi per circa un anno. Segue l’assemblaggio, l’imbottigliamento e un altro anno di affinamento. Abbiamo provato il 2015, vino che  lascia  intendere una più che buona longevità.

Alla degustazione possiede colore rubino che vira al granato intenso e luminoso.

Al naso si colgono profumi floreali di rosa leggermente appassita, quindi sentori fruttati, in particolare di ciliegia,  quindi di mirtillo e di ribes nero. Si avvertono nuance di cacao, di cuoio, di tabacco e note speziate.

In bocca è complesso, sapido, avvolgente dotato di piacevole freschezza con tannini ben levigati, finale lungo e persistente.

Temperatura di servizio: 16 °C

Abbinamenti: agnello al forno

Nota emozionale: pomeriggi festivi primaverili

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