Luca De Ferrari, proprietario con il fratello Nicolò dei Poderi Boscarelli di Cervognano, frazione del comune di Montepulciano, ha presentato, in un press lunch organizzato dall’Agenzia di Comunicazione PR Comunicare il Vino, quattro vini rossi (foto 1) al ristorante Il Liberty di Milano.
L’azienda
Boscarelli è una realtà a conduzione familiare che nasce nel 1962.
Egidio Corradi, il nonno di Luca e Matteo, viveva a Milano. Toscano e appassionato di vino, comprò nella zona del Vino Nobile di Montepulciano, a Cervognano, due terreni semiabbandonati, ossia i Poderi Boscarelli, perché intuì che fossero in un’area particolarmente vocata alla produzione del sangiovese. Si trattava di 9 ettari dove furono messi a dimora quello stesso anno parte degli attuali vigneti. La figlia Paola e il marito Ippolito De Ferrari da subito fecero loro la mission di Egidio Corradi e divennero i fautori della rinascita del territorio. La prima uscita del Vino Nobile Boscarelli è datata 1968 con una produzione di 2 mila bottiglie.
Paola negli anni ottanta, dopo la prematura scomparsa del coniuge, venne affiancata dai figli Luca e Nicolò De Ferrari, l’ultima generazione. Ed è Luca a spiegare che la loro ambizione è mostrare cosa può produrre, in termini qualitativi, la zona di Montepulciano. Pertanto perseguono l’obiettivo di produrre “con passione, non in grandi quantità, un vino di carattere, elegante, che sia il meglio possibile”.
Il territorio
Cervognano è una zona storica per il Vino Nobile: di origine alluvionale sabbiosa, ha terreni profondi e ricchi e questo conferisce la nota fresca caratteristica dei vini locali in quanto permette di raggiungere la maturità completa pur mantenendo un buon livello di acidità, con ph non troppo alti. Passando gli anni gli impianti sono stati infittiti così che le radici, andando in maggiore profondità, trovando acqua e sostanze nutritive, apportano alla pianta maggiori stabilità e resistenza rispetto a eventi quali pioggia e siccità.
La produzione
Poderi Boscarelli produce100-120 mila bottiglie annue delle quali 50 mila del Vino Nobile in degustazione. Nonostante una produzione complessiva per certi versi contenuta sono commercializzate ben 13 etichette. Ciò grazie allo studio dei suoli che ha portato a frazionare i poderi così da dar vita allo svolgimento di piccole fermentazioni di 20-25 quintali, in tini di legno. La raccolta si effettua in 2-3 passaggi cui seguono altrettante vinificazioni perché nel vigneto il sangiovese ha maturazioni e caratteristiche diverse. L’impostazione della cantina prevede per il Nobile di Montepulciano l’uvaggio classico per cui sangiovese (secondo il disciplinare deve rappresentare almeno il 70 per cento delle uve) completato con altri vitigni autoctoni come il canaiolo, il colorino e il mammolo. Ciò non ha impedito di effettuare esperimenti anche con vitigni internazionali, ma è il sangiovese l’uva protagonista. Va inoltre precisato che i vini Boscarelli non sono biologici, anche se da più di 20 anni sono seguite tutte le pratiche come per le conduzioni bio. La produzione non è volutamente certificata per una forma di sfiducia nell’interpretazione stessa del bio.
In un prossimo futuro la Docg Nobile di Montepulciano, attualmente declinata con base e Riserva, sarà affiancata dalla denominazione Pieve, dove il sangiovese dovrà rappresentare almeno il 90 per cento delle uve.
Nel progetto invecchierà minimo 2 anni, dei quali uno in bottiglia, potrà essere prodotto solo da vigneron proprietari dei vigneti e sarà sottoposto a due commissioni di assaggio.
I vini in degustazione
Prugnolo Rosso di Montepulciano 2021 (foto 2)
È l’erede del Chianti Colli Senesi che Boscarelli produceva negli anni settanta ed è vinificato utilizzando circa l’85 per cento di sangiovese e il 15 per cento di mammolo. Questo conferisce al vino profumo floreale, speziato, ma non segnatamente fruttato. Prugnolo 2021 è molto giovane, praticamente appena spremuto, ed è prodotto nel rispetto della sostenibilità, utilizzando i propri lieviti e non quelli industriali,
In cantina non viene effettuata nessuna pratica se non l’aggiunta di solforosa quanto basta per proteggere i vini, ampiamente nei limiti consentiti. Produzione di 20-30 mila bottiglie.
Caratteristiche gustative
Colore rosso rubino vivace, profuma di fiore, di prugna, di piccola frutta e possiede nuance speziate. In bocca è immediato e la freschezza compensa i tannini giovani; è succoso con, note sapide e sorso lungo.
Vino Nobile di Montepulciano 2019 (foto 3)
Sostanzialmente da uve sangiovese, circa 85 per cento, e canaiolo. Matura 2 anni: il primo anno è elevato in legni piccoli di 3, 5 e 7 ettolitri di diversi passaggi, quindi affina un anno in botti da 30-40 ettolitri. È una referenza storica con composizione e invecchiamento pressoché immutati dal 1968, primo anno di produzione. In questa referenza lo stile della Maison bene si esprime, cifra stilistica che privilegia il frutto puro, pertanto con vendemmia di uva raccolta non particolarmente surmatura, e dove il gusto del sangiovese si esprime in pienezza, non coperto dal legno, che invece fa da sfondo. Circa 50 mila le bottiglie prodotte.
Note gustative
Rosso rubino; al naso petali di viola, frutta matura, ribes nero, mirtillo e note speziate. In bocca si apre, piacevole freschezza e tannino giustamente presente senza essere aggressivo e note minerali.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2018 (foto 4)
È prodotto quasi esclusivamente con uve sangiovese e rappresenta circa il 10 per cento della produzione totale, ossia attorno a 10 mila bottiglie annue. Non è un cru; nasce da più porzioni di vigneti dell’azienda, e viene assemblato “dosando” le varie cuvée. In genere sono le uve di 3-4 vigneti, vinificate e affinate come tradizione vuole, ma il vino è proiettato verso il futuro: il Vino Nobile da sangiovese al 100 per cento è un obiettivo della DOCG considerato necessario per conferire all’immagine del Vino Nobile un carattere di novità e di curiosità. Nel Riserva Boscarelli c’è solo una piccola percentuale di colorino, pari al 2-3 per cento, che comunica colore ma non corpo, semmai una nota sapida. Luca De Ferrari sottolinea come negli ultimi vent’anni vuoi per il clima, vuoi per la selezione clonale, sia cambiato il colore di questo vino, storicamente scarico, mentre negli ultimi anni si sempre più concentrato. La maturazione dura dai 28 ai 32 mesi. Prima della commercializzazione il vino affina in bottiglia per alcuni mesi.
Note gustative
Colore rosso rubino intenso con appena accennate sfumature granate. Al naso si evidenziano sentori floreali di rosa e di viola, di frutta estiva fresca e in confettura, ricordi balsamici di spezie e di torrefazione. In bocca è elegante, superba espressione del territorio, dotato di salda struttura, tannini ben levigati e freschezza che dà slancio al sorso; lunga persistenza.
Vino Nobile di Montepulciano Il Nocio 2018 (foto 5)
Prodotto unicamente da uve sangiovese, è il cru Boscarelli. Il vino nasce da Vigna del Nocio, un appezzamento di 2 ettari acquisito nel 1988. Posto in cima a una collina a 280-350 di altitudine, separato dal resto della proprietà, era il vigneto del fattore. Si trattava di un vino diverso dagli altri e dal 1991 è diventato il cru aziendale. Il vigneto si estende su due ettari, suddividibile in tre terreni separati e diversi: una parte alta sabbiosa, una centrale argillosa, e una piccola più bassa con terreni alluvionali. Rispetto a come il terreno influisca sulle caratteristiche del vino, Luca De Ferrari spiega come le sabbie conferiscono meno acidità e più eleganza nel tannino, e una punta in più di maturità; l’argilla incide sul colore, sulla consistenza nel tannino, mentre la terra rossa dà un po’ più di acidità e di sapidità. Le tre parti del cru, tutte 100 per cento sangiovese, maturano in tre momenti diversi e tra la prima e l’ultima raccolta intercorrono da 10 a 15 giorni. Sono pertanto vinificate separatamente e separatamente sono elevate in legni di 5-10 hl per 24 mesi. Ha quindi luogo la cuvée utilizzando le basi in percentuali che variano secondo le caratteristiche della vendemmia e una volta imbottigliato il vino affina un ulteriore anno. La denominazione Pieve nascerà da vini come questo. Produzione 4-5 mila bottiglie.
Note gustative
Rosso rubino con riflessi granati. Al naso è fruttato, mirtillo, ciliegia poi ricordi di macchia mediterranea, di timo, di cioccolato. In bocca è ampio, elegante, con trama tannica ben levigata, piacevole nerbo acido; ancora ricordi fruttati e lunga persistenza.
Abbiamo incontrato i vini Poderi Boscarelli all’ultima edizione di Simply the Best, la selezione delle migliori etichette italiane operata da Civiltà del Bere in base ai punteggi delle Guide specializzate più qualificate, e li abbiamo segnalati qui.